La Minardi è conosciuta per la sua attività in Formula 1 ma non tutti sanno che la squadra italiana si giocò la vittoria della Dakar nella classe dei camion, ecco il racconto di Giancarlo Minardi.
Il 1985 fu un anno estremamente importante per la Minardi. Il team italiano esordì in quell’annata in Formula 1, ma non fu quella l’unica vettura sulla quale la squadra lavorò in quella stagione. Infatti, la Minardi avviò il progetto Dakar in quell’anno per poi iscriversi alla edizione del 1986, rally in cui lottò per la vittoria e del quale Giancarlo Minardi ha parlato in un’intervista a Racingnews365.

Il costruttore faentino esordì in Formula 2 nel 1980 e passò alla Formula 1 nel 1985, correndovi per 21 stagioni prima di diventare di proprietà del gruppo Red Bull. Quella del 1986, ottava edizione dello storico evento, fu invece la sola esperienza alla Dakar della Minardi.
A formare l’equipaggio furono il navigatore Adriano Antolini, il co-pilota Denis Biffi e il pilota Gaudenzio Mantova. Per l’occasione, il camion scelto era un pesante CVS (Costruzione Veicoli Speciali) con motore Iveco.
“È stata una sfida enorme, che abbiamo dovuto affrontare durante la stagione in aggiunta alla F1.” ha detto Minardi a Racingnews365. “Siamo comunque riusciti a realizzare un’auto che andasse veloce sulle dune, nonostante la mancanza di esperienza. Penso che avremmo potuto fare bene in futuro, ma abbiamo semplicemente perso troppo tempo con il nostro progetto F1. Per questo non potevamo intraprendere un altro progetto a tempo pieno focalizzato sulla Dakar. Ma è stato un progetto in amicizia, sicuramente non si trattava solo di performare.” ha aggiunto il fondatore.
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I sogni di vittoria della Minardi, stabilmente seconda nella categoria di appartenenza, sfumarono a causa di un inconveniente tecnico: “Verso la fine del rally eravamo addirittura al secondo posto nella classifica dei camion. L’impianto elettrico non è stato installato correttamente e questo alla fine ci è costato caro. Dal momento che il cablaggio non era del tutto perfetto, alla fine è scoppiato un incendio nel camion. È stato ovviamente un peccato per la squadra, ma anche per i nostri piloti. Non potevano più cambiare nulla della situazione e di conseguenza il nostro camion alla fine è bruciato completamente e per noi l’avventura della Dakar finita lì.”
“Penso che se avessimo avuto più tempo negli anni successivi, saremmo potuti essere ancora più competitivi. Ingegneri e i meccanici del team fecero il tutto senza esperienza, ma negli anni successivi sarebbe stato diverso.” conclude Minardi.
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