Le Aston Martin di R-Motorsport non saranno al Fuji a novembre per la Dream Race, il weekend congiunto del DTM con il Super GT.
La Aston Martin sta chiudendo la stagione 2019 in grosse difficoltà; al Nürburgring nella giornata di domenica Paul di Resta dopo aver accusato un problema in qualifica non ha preso parte alla gara2. Tuttavia non bisogna dimenticare da dove sono partiti gli uomini del team R-Motorsport: un’auto costruita in meno di tre mesi per essere ai test pre-stagionali del Lausitzring e per prendere parte al weekend di apertura della stagione DTM ad Hockenheim. La presenza di Aston Martin è una delle novità del 2019, insieme ai nuovi motori turbo e alle gare congiunte con il Super GT. DTM Aston Martin Fuji
Un grande lavoro di squadra, confermato anche dal test privato di Vallelunga a cui sia Audi che BMW hanno dato il loro assenso. Il team svizzero sta già lavorando per il 2020 e per questo motivo non sarà al Fuji per la Dream Race, la gara congiunta tra DTM e Super GT. A dare la comunicazione è stato lo stesso Team Principal, Florian Kamelger al Nürburgring ai microfoni di Motorsport.com:
”Siamo dispiaciuti di dover rinunciare alla Dream Race per concentrarci sulla stagione 2020. È sicuramente un grande evento per tutto il motorsport. Purtroppo tra tutti i team siamo quelli con un budget minore e la trasferta in Giappone richiederebbe notevoli risorse economiche a livello logistico.”
Quindi a rappresentare il campionato turismo tedesco saranno solo i due marchi tedeschi Audi e BMW, con la casa di Ingolstadt che potrebbe coinvolgere anche il team WRT che ben sta figurando in questo finale di stagione. Questo quindi potrebbe ridurre il numero di vetture che parteciperanno alla Dream Race; inizialmente di era parlato addirittura di una dozzina di vetture mentre Gerhard Berger sembra aver ridotto il numero tra le 6 e 10 vetture, stando a quanto riportato da Motorsport.com.
Ad Hockenheim, nel weekend finale, invece da Giappone ci saranno i tre marchi Honda, Lexus e Nissan con la NSX-Gt affidata a Jenson Button, la LC500 a Hirakawa-Cassidy e la GT-R a Quintarelli-Matsuda.
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