A Norimberga, in occasione del weekend DTM del Norisring, F1inGenerale ha intervistato in esclusiva Philipp Eng, pilota BMW, terzo in campionato.
Nella tua stagione di esordio nel DTM hai ottenuto una pole e una vittoria con i V8 aspirati. Quest’anno hai replicato lo stesso con dei motori completamente diversi. Quali sono le tue sensazioni?
Si sono riuscito ad adattarmi facilmente a questi nuovi regolamenti e ogni volta che salgo in macchina, sono impressionato da tutta questa potenza; è una sensazione sempre nuova per me. Sicuramente da pilota ma anche da appassionato prima di tutto, il nuovo DTM sta andando nella giusta direzione con tanta battaglie in pista e il ruolo del pilota che viene messo di nuovo al centro di tutto. Avendo tutta questa potenza a disposizione, la gestione in gara degli pneumatici e le strategie decise con gli ingegneri sono fondamentali
Phillip siamo quasi a metà stagione, come giudichi il tuo weekend al Norisring, una pista cittadina completamente diversa da quelle viste in calendario finora?
Non è andata come mi aspettavo. Prima del Norisring ero secondo in campionato alle spalle di René (Rast ndr) e ora mi trovo terzo dietro Nico (Muller ndr). Ho cercato di portare a casa quanti più punti ho potuto. Arrivati a questo punto della stagione è fondamentale essere costantemente a punti, in top 5, per avere la possibilità di giocarsi il titolo fino all’ultimo. Il Norisring è una pista atipica, con tante sconnessioni soprattutto sui rettilinei; è necessario avere quindi anche un assetto specifico con un buon compromesso tra bilanciamento e carico aerodinamico.
Hai preso parte lo scorso mese alla 24 ore del Nürburgring. Quanto è diverso l’approccio tra una gara di durata e una gara sprint come quelle del DTM?
Ovviamente la prima differenza è che nel DTM sei da solo e il risultato delle gare dipende in maniera esclusiva da te stesso; se fai un errore la responsabilità è soltanto tua. Nelle gare endurance sai che dividi la vettura con altri 2 o 3 compagni di squadra e tutto è un compromesso; la tua posizione di guida, il setup della vettura e sai che se commetti un errore devi dare spiegazioni al tuo compagno di squadra. Un aspetto in comune invece è il fatto che le gare di durata ormai sono diventate delle vere e proprie gare sprint. DTM BMW Eng
Dopo la 24 ore di Le Mans al termine della Superseason del WEC, BMW ha deciso di dare l’addio al campionato endurance. Qual è la tua idea?
Ci sono state molte ragioni alla base e sinceramente sono rimasto molto sorpreso. Essere parte di quel progetto è stata una cosa fantastica. Ma alla fine sono un uomo BMW e se un giorno mi chiedessero di andare a correre nel campionato turismo russo perchè c’è bisogno di piloti, ci andrei tranquillamente. Le Mans è una grande gara e aver preso parte per due volte è stata una grande esperienza. DTM BMW Eng
Quanto è importante per il DTM avere un brand internazionale come Aston Martin?
È una cosa fantastica avere Aston Martin con noi. Probabilmente dimentichiamo che hanno costruito una vettura in soli 90 giorni. Questo merita tanto rispetto da parte di tutti noi. Hanno un grande team alle spalle e grandi piloti. Al momento sono in difficoltà, è naturale ma prima o poi se la giocheranno insieme a noi e Audi.
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