Il terzo round della W Series di Misano è stato vinto da Jamie Chadwick davanti a Beitske Visser e Fabienne Wohlwend. F1inGenerale ha intervistato in esclusiva Beitske Visser, seconda in campionato.
Beitske hai vinto la tua prima gara a Zolder e sei in piena lotta nel campionato con Jamie Chadwick. Come giudichi il tuo weekend a Misano e la tua stagione finora?
A Misano il weekend è iniziato piuttosto bene nelle Fp1 ma poi nella seconda sessione ho avuto un problema tecnico e non ho potuto girare molto. In qualifica Fabienne (Wohlwend ndr) ha fatto un lavoro fantastico e io non ho potuto far meglio della terza posizione. In partenza invece ne ho approfittato del contatto tra Alice (Powell ndr) e Fabienne e ho subito guadagnato la seconda posizione ma non avevo il giusto passo per vincere la gara. L’importante è stato aver preso punti importanti. Per quanto riguarda la stagione sono soddisfatta anche se devo lavorare sul giro singolo perché non ho ancora ottenuto nessuna pole position; tuttavia la vittoria a Zolder e il podio in questo weekend sono un buon punto di partenza per le ultime tre gare. W Series Misano Visser
W Series è senza dubbio una grande novità nel mondo del motorsport, un modo per permettere alle donne di avere più possibilità per competere alla pari con gli uomini. Da pilota cosa ne pensi?
Senza dubbio è un campionato che mi piace. Il rischio è che tenda a separarci dal resto del motorsport ma ovviamente ciò che tutte ci auguriamo è che possiamo competere;contro gli uomini senza alcun problema e differenza e credo che questo campionato possa offrirci molte più opportunità per il futuro. Al momento ciò che possiamo fare è continuare ad imparare, percorrere tanti chilometri e dimostrare in pista di essere veloci.
Una delle novità del regolamento tecnico è che cambiate ingegnere di pista ogni weekend di gara, oltre a cambiare telaio. Come riesci a gestire questa ulteriore variabile?
È molto interessante come cosa, è una novità che non abbiamo mai visto prima. Ma questo serve sia per evitare che una di noi abbia esclusivamente un ingegnere di pista bravo o meno bravo, e quindi è penalizzata, e sia per avere una visione della categoria a 360 gradi. Alla fine pur essendo un grande;gruppo senza team la rivalità è molto sentita ed è giusto che si lotti ad armi pari perché in pista ognuno di noi vuole essere la più veloce.
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