Nel quarto weekend stagionale della W Series al Norisring, F1inGenerale ha avuto modo di parlare con Vicky Piria, l’unica pilota italiana nel campionato.
Vicky sei l’unica pilota italiana in questo nuovo campionato tutto al femminile, una sfida lanciata al mondo del motorsport. Da pilota cosa ne pensi.
Fare un campionato del genere è assolutamente una grande cosa. Il livello è molto alto e la concorrenza è elevata con tante giovani promesse. Io sto imparando tantissime cose, con una macchina molto diversa da quella che ho guidato cinque anni fa. Ringrazio la W Series per avermi dato la possibilità di ritornare nuovamente in una macchina di tipo “Formula”.
Ad Assen proverete, in via sperimentale, un weekend con una doppia gara. Da parte dei tifosi le reazioni sono molto positive. Invece per quanto riguarda voi piloti?
Per me è assolutamente positiva come cosa. In weekend con una sola gara difficilmente si prendono dei rischi perchè si vuol portare a casa dei punti. Con una doppia gara invece le cose cambiano perchè puoi imparare tantissime cose da una gara all’altra e puoi rischiare molto di più.
Lo scorso mese, in nel secondo meeting della FIA a Parigi, è stato deciso di assegnare dei punti per la superlicenza anche a coloro che partecipano alla W Series. Secondo te, inizia finalmente a muoversi qualcosa nel mondo del motorsport per le giovani pilote?
È assolutamente giusto assegnare dei punti anche a noi perchè, ripeto, la competitività è alta e io considero questo campionato anche più competitivo rispetto alla Formula 3 europeo che ho fatto cinque anni fa. Questo rappresenta un grande passo e un buon modo verso la sfida intrapresa, ossia quella di portare le ragazze avanti nel motorsport.
Secondo te, qual è il principale motivo per cui uomini e donne non riescono a competere agli stessi livelli?
È semplicemente un discorso di popolarità. Ci sono poche donne veloci con una visione tecnica del motorsport; a questo bisogna aggiungere il fatto di aver preso delle giuste scelte, di avere un ottimo manager e di avere del budget a disposizione. Ed è qui che io vedo nella W Series un grande punto di forza: veder crescere 18 donne sotto tutti gli aspetti senza dover pensare ai problemi legati al budget.
Nel prosieguo della tua carriera sportiva, in quale categoria ti piacerebbe correre?
Ce ne sono tante ma se dovessi scegliere direi l’endurance; guidare e portare al limite un prototipo per le gare endurance sarebbe davvero una bella sfida. W Series Vicky Piria
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