F1 Academy: idea geniale o ennesimo tentativo vano?

Idea geniale o ennesimo tentativo vano? La F1 Academy è scesa in pista per la prima volta sul tracciato di Jeddah e le premesse sono state decisamente buone: ecco un’analisi della situazione

Tra pilote che promettono lotte al cardiopalma e sponsor di tutto rispetto,  l’Academy potrebbe regalare uno spettacolo che donerà visibilità e fama alla categoria.

F1 AcademyFonte: F1 Academy

Idea geniale o ennesimo tentativo vano? Il dubbio riguardante la F1 Academy diventa sempre più insistente ed invasivo. Nata dalle ceneri della W Series, la nuova categoria sembra essere decisamente diversa rispetto al predecessore che, al netto delle speranze, non è mai riuscita ad ottenere quella visibilità che si era prefissata.

Paura e dubbi, dunque, questa stagione sono leciti soprattutto se si pensa al fatto che una categoria interamente al femminile nel mondo Motorsportivo non attira ancora abbastanza audience. Eppure la F1 Academy potrebbe capovolgere tutto ciò che credevamo ovvio.

I punti di forza

Nel corso del primo GP dell’anno, infatti, l’attenzione riservata alla categoria è stata decisamente più alta rispetto al passato. A renderlo possibile, innanzitutto, la lotta tra Doriane Pin ed Abbi Pulling.

Vincitrice ed estremamente competitiva la prima, vicina, anzi vicinissima la seconda, tanto da riuscire a mettere in atto anche un sorpasso.

Una lotta, quasi ruota a ruota, che in F1 manca da un pò e che sicuramente sa accendere gli animi dei tifosi. Ad aiutare la visibilità del weekend anche il fatto di coincidere con quello di Formula 1, e la presenza, oltre che di top team a supporto delle pilote, di alcune stelle.

E’ stato impossibile non notare, infatti, l’abbraccio tra Hamilton e l’emergente Pin. Tutti fattori che potrebbero rendere quest’anno quello giusto e riportare in pista anche il sesso femminile.

Non mancano ovviamente i dubbi: far correre le ragazze nello stesso fine settimana della categoria regina potrebbe “rubare attenzione ed ascolti” portando le persone a concentrarsi sulla serie principale. Come previsto, infatti, l’audience è stata molto più alta per la Formula 1 e ancora una volta l’Academy è passata in secondo piano.

Resta un dato di fatto, però, che la presenza sempre maggiore di donne nelle serie minori sia già di per sé un segnale positivo, tanto quanto la fama crescente di alcune di loro come ad esempio la Weung o la stessa Pin.

Forse, dunque, è solo questione di tempo. Dopotutto solo le settimane ed i mesi, infatti, potranno dirci se l’idea di Susie Wolff si rivelerà vincente, se qualcuna delle 15 pilote riuscirà ad emergere e magari, chissà, ad arrivare in F1.

Immagine in evidenza credits to: F1 Academy

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