La categoria femminile nata nel 2019 costretta a licenziare tutti i dipendenti.
A otto mesi dalla chiusura anticipata della stagione 2022, il campionato W Series è ufficialmente in amministrazione controllata. A dicembre, la mancanza dei fondi necessari per correre tutti gli appuntamenti in calendario aveva consegnato a tavolino il terzo titolo nelle mani di Jamie Chadwick. Nei mesi successivi la situazione non è migliorata costringendo l’azienda alla nomina di due amministratori esterni appartenenti alla finanziaria britannica Evelyn Partners LLP.
“Gli amministratori esploreranno ogni opzione possibile per permettere alla W Series di riprendere le sue attività in futuro” si legge nei comunicati ufficiali.
La Evelyn Partners tenterà di risolvere i problemi ecomomici del campionato e di raccogliere i fondi necessari per riportare in pista le ragazze della W Series. La notizia non è stata accolta nel migliore dei modi tra le pilote che hanno partecipato al campionato. Tra di loro, Alice Powell ha voluto ribadire il suo supporto per la categoria tramite i suoi canali social.
“Mi dispiace apprendere la notizia dell’amministrazione della W Series. Alla fine mi ha permesso di tornare a correre. Si può essere d’accordo con questo campionato, oppure no…
“Ma la W Series non ha fallito. Ha ispirato e creato opportunità per noi pilote e per molte giovani appassionate di automobilismo.”
“Ho dei bellissimi ricordi, inclusa la mia vittoria al GP di Gran Bretagna 2021, che mi porterò dietro per sempre”, ha concluso Powell ringraziando la CEO della serie Catherine Bond Muir.
>> many young female racing fans too.
I have many great memories from racing in the championship, including my win at the British GP in 2021, which will stay with me forever.
Thank you to Catherine and everyone behind W Series for the memories ❤️#wseries #motorsport #inspire pic.twitter.com/aU8VyVNWte
— Alice Powell (@alicepowell) June 15, 2023
Nuovi orizzonti per il motorsport femminile
Nonostante le buone intenzioni dichiarate dagli amministratori, è difficile, ad oggi, immaginare che la W Series possa avere un futuro stabile. Il campionato è sempre stato gratuito per le partecipanti, con una gestione centralizzata con macchine e tecnici a rotazione che permetteva l’assenza di team indipendenti e strutturati. L’idea di fondo era quella di livellare la competizione tra squadre, togliendo molte delle variabili che spesso, nel motorsport di ogni livello, non permettono ai piloti di esprimere al meglio il proprio talento alla guida. Il tentativo di rivoluzionare il mondo delle categorie minori a livello organizzativo, però, non è andato a buon fine, lasciando la categoria in debito di diversi milioni di sterline.
Per continuare a promuovere l’automobilismo femminile la Formula 1 quest’anno ha lanciato il progetto F1 Academy. La partecipazione non è più gratuita, ma il colosso di Liberty Media contribuisce a metà del budget richiesto, mentre pilote e team provvedono al resto attraverso gli sponsor. Anche la gestione del campionato è differente. Oltre ad utilizzare una vettura di F4, le squadre sono state selezionate tra quelle che partecipano già alle principali categorie giovanili. Questo garantisce un’esperienza più simile a quella degli altri piloti esordienti che dovrebbe permettere alle ragazze di raggiungere più facilmente il loro livello.
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