Nell’ultima parte dell’intervista che Giorgio Roda ha concesso a F1inGenerale si parla di GT3 a Le Mans, piloti Silver, Spa contro Le Mans e del suo futuro
Qualche tempo fa il neocampione del GT Italiano Endurance 2020 Giorgio Roda, che ha recentemente concluso la stagione con AF Corse, Alessio Rovera e Antonio Fuoco, ci ha concesso un’intervista molto lunga e interessante, che concludiamo in questa terza parte, ricca di spunti assai interessanti sul futuro delle corse Endurance, nonchè diverse curiosità sulle 24 ore di Spa e Le Mans. giorgio roda intervista le mans
Parte 1: Lo stato del GT Italiano dopo il COVID-19: ne parliamo con il campione Giorgio Roda
Parte 2: l’evoluzione delle GT3
Nel futuro di Le Mans ci saranno le Hypercar, meno veloci delle LMP1. Cambierà qualcosa per le GT, che avranno anche meno posti a disposizione? giorgio roda intervista
Farà poca differenza perché comunque vanno molto più veloce delle GT. Bisogna però vedere queste nuove Hypercar, perché nessuna è ancora scesa in pista facendo vedere quanto vanno forte. Si legge che dovranno depotenziare le LMP2 per farle andare più piano delle Hypercar quindi ci si avvicinerà un po’ tutti. Ovviamente le classi saranno ancora distinte sopratutto in piste come Le Mans con quei lunghi rettilinei dove la differenza si sentirà sempre tanto.
Poi bisognerà capire anche il criterio di ammissione: prima o poi le GT3 entreranno a far parte di Le Mans ma non potranno ammettere tutte le case automobilistiche. Presumibilmente chi sarà in Hypercar potrà entrare in GT3, e quindi si vedrà chi vorrà sviluppare le Hypercar, è un punto di domanda.
Quindi la GTE morirà e sarà sostituita dalla GT3?
Va a cicli: una volta c’era la GT1 e la GT2, adesso la GT2 (o GTE) e la GT3, adesso esiste anche la Gt4 che va 10 secondi al giro più piano delle GT3. Ma sono convinto che se aspettiamo 3/4 anni le GT3 più forte, le GT4 molto più forte e le GT2 spariranno. È un ciclo, non cambia mai niente perché i tempi sono sempre quelli, diciamo che cambiano i nomi alle classi. Sono convinto al 100% che per il 2023 le GTE-PRO saranno GT3, così come le GTE-AM.
Un argomento spinoso: la categorizzazione dei piloti FIA, che usa quattro classi (Platinum, Gold, Silver, Bronze) vede proprio nella Silver a cui appartieni la classe più critica, con giovani professionisti (i cosiddetti “super silver”) e piloti amatori insieme…
Io potrei reputarmi un vero Silver, tra i pochi che sono rimasti.
Ci sono poi dei piloti professionisti categorizzati come Silver, che durano 2-3 anni finché non sono spostati a Gold come ad esempio Nielsen, che l’anno prossimo sarà Platinum. Alessio Rovera, con cui ho corso [e vinto il Campionato italiano GT Endurance di quest’anno, ndr] è un bravissimo Silver, ma onestamente questo è il suo lavoro, durante la settimana è sempre in auto.
Quando farà un campionato internazionale come ELMS o WEC, e glielo auguro, spero che possa rimanere il più a lungo possibile Silver, ma viste le sue capacità non penso che lo rimarrà per molti anni.
Forse servirebbe un’altra categorizzazione?
Una via di mezzo? Sì, ci sono anche le deroghe specie nel Blancpain, dove i Silver non troppo forti passano a Bronze. È un discorso ostico, perché comunque esistono Bronze che sono in realtà professionisti e dovrebbero essere Silver.
Ogni anno ci scontriamo con queste cose, ma ormai lo sappiamo e sta anche al team riuscire a formare l’equipaggio più competitivo possibile sfruttando anche la categorizzazione dei piloti.
La 24 ore di Spa è la gara regina della classe GT3, ed è anche molto diversa da Le Mans, caratterizzata dalle 4 classi di Prototipi e GT… giorgio roda intervista
Sono due gare diverse. Le Mans è Le Mans. Già la domenica delle verifiche tecniche c’è un aria diversa in circuito, è proprio una questione mentale.
Ovviamente la gara in sé va gestita in modo diverso: ci sono rettilinei molto lunghi e c’è tempo per respirare, bisogna stare attenti al traffico ma non è comunque ingestibile, infatti a Le Mans si fanno anche i tripli stint di notte quando è più fresco.
Spa è difficile, ardua. Ogni volta si cerca di fare Eau Rouge in pieno. Il traffico è di macchine uguali, è molto più complicato da gestire rispetto alle LMP1 che ti sorpassano sul dritto e volano via, in GT3 serve una gestione molto diversa sia se sorpassi sia se vieni sorpassato. giorgio roda le mans
Tecnicamente reputo più complessa di gestione la 24 ore di Spa, e di gestione mentale la 24 ore di Le Mans, che non è per niente uno scherzo per la sua storia e perché è comunque l’evento automobilistico più seguito al mondo.
Una differenza curiosa tra le gare ACO e SRO sono i tempi minimi in pit lane da rispettare, mentre nell’ELMS ogni secondo è perso…
Infatti quest’anno durante la prima corsa [del GT Italiano] al Mugello, abbiamo fatto le prove di cambio pilota prim della gara, e io sono entrato in macchina di corsa, ma poi mi han detto di fare con calma perché con il tempo imposto bisogna stare comunque fermi ai box, e con calma poi ripartire. Non abbiamo più fatto le prove di cambio pilota per farle il più velocemente possibile.
Mentre nel WEC, nell’ELMS più veloce sei meglio è, mi ricordo che con Cairoli eravamo velocissimi, entrambi magri, entravamo e uscivamo dalla macchina, allacciati e pronti in 14 secondi, ed è bello perché comunque anche il team è coinvolto nel dover fare il cambio pilota e cambio gomme in meno tempo possibile, ed è comunque parte della competizione come in F1. Il tempo imposto di 2 minutinel GT Italiano è una delle cose che non mi è piaciuta del campionato, la trovo un po’ inutile.
Per cambiare le impostazioni del sedile c’è un comando?
Il sedile è fisso, perchè sul tetto c’è la botola di estrazione in caso di incidente e quindi non può muoversi.
La pedaliera si sposta avanti e indietro con una leva, proprio come sulle auto stradali, se invece un pilota è molto più basso ci sono gli inserti fatti con la schiuma, molti li usano.
Vogliamo chiudere questa intervista chiedendo le tue ambizioni per il futuro…
Il mio obiettivo primario è tornare alla 24 ore di Le Mans, perchè mi ha lasciato l’amaro in bocca in entrambi i casi, nel 2018 eravamo terzi alle 7 di mattina, poi si è rotta una sospensione quando c’era in macchina Cairoli, mentre l’anno dopo non siamo mai stati in gara dopo la seconda ora, e ci siamo dovuti ritirare.
Stiamo lavorando con AF Corse per avere la possibilità di tornare a Le Mans e finirla, ovviamente il più avanti possibile. La mia aspirazione è continuare è correre con Ferrari e continuare almeno per un po’ con AF Corse.
Ringraziamo Giorgio Roda per questa lunga e interessante intervista che ci ha concesso.
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