La Porsche #20 di Estre-Christensen-Lietz conquista di prepotenza una 24 ore di Spa eccezionale, segnata nelle ultime tre ore da numerose safety car e dal ritorno della pioggia
Ventiduesima ora: Muller a muro, Estre in testa!
La BMW #34 Walkenhorst, dopo la sua sosta da 5 minuti, viene colpita da una foratura: ne approfitta per passare a Slick. È ora 16a, mentre Bortolotti, sulla Lamborghini #63, dopo aver effettuato anch’egli la sosta da 5 minuti, è 12°.
La Audi #1 mantiene la sua leadership, mentre la Mercedes #4 e la Porsche #20 continuano a inseguirsi, ma perdono tempo rispetto a Muller, che ha ora più di 10 secondi su di loro.
La pista continua a asciugarsi, e la scelta della BMW #34 si rivela eccellente: passa la Lamborghini #63, ed è più veloce di 9 secondi rispetto alla testa, da cui si sdoppia. Anche la Audi #25 di Winckelhock ha messo le slick, e attacca rapidamente le posizioni di testa.
Di conseguenza sia la Mercedes #4 di Engel che la Porsche #20 di Estre vanno ai box, rientrando quinto e sesto. Il giro dopo la sosta però Estre riesce a passare la Mercedes a Eau Rouge. Poco dopo rientra anche Muller sulla #1, portando Winkelhock in testa. Il tedesco tuttavia è fuori dal ciclo delle soste degli altri.
Estre attacca la Audi #1 di Muller poco dopo la sosta, ma mentre Estre porta l’attacco decisivo per questa 24 ore di Spa, Muller si gira e sbatte contro le barriere: fortunatamente continua.
#ICYMI, the gamechanging moment of the race so far: Nico Müller spins the #1 Audi at Les Combes under pressure from Kevin Estre. (2/2) #Spa24h 🇧🇪🎢 pic.twitter.com/GQPiooY3N2
— CrowdStrike 24Hours of Spa (@24HoursofSpa) July 28, 2019
Ventitreesima ora
L’errore di Muller non è eccessivamente grave, non ha rotto parti del bodywork malgrado il contatto con le gomme a bordo pista. Ha solo tre secondi di gap dal gruppo Estre-Engel.
Marcus Winkelhock effettua la sua sosta, passando le redini a Haase.
Con 106 minuti alla fine il gruppo di testa è composto dalla Porsche #20 di Estre, dallaMercedes #4 di Engel e dalla Audi #1 di Muller.
La BMW #34 Walkenhorst guidata da Catsburg si porta in sesta posizione, continuando la sua rimonta. Quando poi deve fermarsi, è la Audi #25 a ereditare la posizione, ed è ora a 90 secondi dalla testa.
Il passo gara dei primi si è stabilizzato sul 2’25”, con una pista asciutta ma ancora insidiosa, quando mancano 90 minuti alla fine.
Il principale duello in pista è adesso tra la Honda #30 di Van Der Zande e la Porsche #98 GPX. Jaminet riesce a passare la Honda, non senza difficoltà e un bloccaggio al Bus stop. La Lamborghini #563 di Caldarelli va in seguito all’attacco di Van Der Zande, e si piazza in settima posizione.
Tra Estre e Engel, la coppia di testa, si è formato un gap di 13 secondi, mentre Muller sulla #1, in terza posizione, è a 17 secondi da Engel.
Sorpasso e controsorpasso tra la Audi #1 di Mueller e la Porsche #998 di Tandy per la terza posizione, finchè Tandy non riesce a passare al Bus Stop.
Pit Stop per Engel e Caldarelli, seguiti un giro dopo da Estre e Tandy: è la sosta finale.
Ventiquattresima ora: torna la pioggia e succede di tutto!
La situazione però si complica, con il ritorno della pioggia, mentre tutti sono su slick: Engel viene passato da Tandy, e poco dopo anche da Rast sulla Audi #1. Rast però va largo a Pouhon, e Engel sulla Mercedes #4 è di nuovo quarto.
La classifica adesso vede la #20 GPX seguita dall’Audi #25 e dalla Porsche #998.
I tempi sono attorno al 2’32”, ma nessuno monta le wet.
La Audi #25 di Haase, che era fuori sincronia con gli altri, rientra ai box, e torna in pista settima. La Porsche #998 con Tandy intanto va larga al Bus Stop, senza conseguenze.
La BMW #34 Walkenhorst soffre una doppia foratura e rientra nono. Intanto la Porsche #20 di Estre viene chiusa dall’Audi #17 in fase di doppiaggio, ma nonostante il violento contatto, la Porsche continua.
Dopo alcuni giri però, Estre inizia a perdere molti secondi: gira in 2’34” contro i 2’29” di Tandy sulla #998. Il suo vantaggio è però di 22 secondi.
Tandy continua a girare 2 secondi più veloci di tutti gli altri, probabilmente a causa di gomme più nuove, mentre la pista è ancora umida.
Nuova safety car
Ma il rischio è in agguato: la Porsche #16 Modena Motorsport esce di pista e sbatte violentemente contro le barriere: la FCY è di nuovi attivata, mentre la vettura di Simonsen viene tristemente trainata.
La safety car è in pista, con Estre (#20) seguito da Tandy (#998), da Rast( #1), da Engel (#4) e dalla #25 Audi di Haase. Queste 5 vetture sono le uniche sul giro di testa, ma sono divise dai doppiati.
La Safety Car rientra con 15 minuti alla fine. Estre con pista libera si allontana subito. Le safety car però portano safety car, e Renè Rast nel frattempo va a muro, mentre la Porsche #54 Dynamic scivola a Pouhon e prende anche la Ferrari #444.
Con 10 minuti alla fine il podio virtuale è adesso composto da Estre, Tandy e Engel, mentre viene attivata la Full Course Yellow.
Esce la safety car, e la #23 Lexus va in testacoda dopo una sosta ai box.
Con meno di 5 minuti alla fine la safety car torna ai box.
La battaglia finale è tra la #98 e la Honda #30 per la quinta posizione, con Van der Zande che si difende dalla Porsche di Jaminet disperatamente, ma alla Source la #98 riesce a passare.
Estre non ha che da gestire il suo vantaggio, e taglia il traguardo della 24 ore di Spa con 3 secondi su Tandy. Engel sulla Mercedes #4 completa il podio.
Vittoria in Silver Cup per la #78 Audi Barwell Motorsport, mentre in PRO-AM è la Aston Martin #97 TF Sport, guidata tra l’altro da Thiim a prendersi gli onori. In classe AM è la Ferrari #33 del Rinaldi Racing a dominare la classe.
Una vittoria quella della Porsche #20 GPX Racing che viene 9 anni dopo l’ultima nella 24 ore di Spa perla casa di Stoccarda, e assolutamente meritata per la squadra di Lietz-Estre-Christensen, che partita 11a, è riuscita rapidamente a entrare nel gruppo di testa, grazie alle prestazioni sul bagnato. L’errore di Muller li ha facilitati, ma sono sempre stati fantastici nei sorpassi, e ormai in quel frangente la posizione era già presa.
Grande delusione per Audi e Mercedes, che con la #1 e la #4 avevano serie possibilità di successo.