Facciamo un passo indietro di più di 30 anni. Siamo nel 1986, precisamente il 2 maggio del 1986, e i rally stanno vivendo forse il periodo più amato da ogni appassionato; auto con prestazioni così pazzesche da essere pericolose.
Nessun limite di potenza, nessuna regola particolarmente invadente e scarsa sicurezza. Benvenuti nell’ epoca “Gruppo B”, follia pura.Tornando a noi, sono le 14:58 di quel 2 maggio che nessun appassionato vorrebbe ricordare, e Lancia ha appena ritirato le sue Delta S4 dal Tour de Corse. Il motivo è uno delle pagine più tristi di questo meraviglioso sport motoristico: Henri Toivonen ed il suo navigatore Sergio Cresto hanno appena perso la vita in uno spaventoso incidente. Ma ancora una volta, facciamo un salto indietro di qualche anno.
Chi è Henri Toivonen? Chiamarlo “pilota” per i suoi tifosi è riduttivo. Henri è stata una delle più grandi personalità di questo sport, un uomo che ha fatto sognare grandi e piccini a suon di “Scandinavian flick” e traversi. Un vero e proprio talento naturale, un predestinato.
Fonte: Motorsport.com
Henri Toivonen nasce il 25 agosto 1956 a Jyväskylä, in Finlandia. Il padre, Pauli, fu campione europeo di Rally nel 1968, e non ci pensò due volte a piazzare il piccolo Henri su un kart, quando aveva solo 5 anni. Crescendo Henri continua a dedicarsi alle competizioni su pista, sempre su kart e anche su vetture turismo, ma il richiamo dello sterrato era troppo forte, “e rally fù”.
Dopo qualche rally locale comincia a fare esperienza, ottenendo sempre risultati incoraggianti, guidando vetture come Porsche 911, Fiat Abarth 131 e Ford Escort.
Il primo record non tardò ad arrivare, infatti nel 1980 a bordo di una Sunbeam Lotus diventerà il più giovane pilota di sempre a vincere una gara ufficiale, a soli 24 anni. Il record durò fino al 2008, quando un certo Jari-Matti Latvala vinse il Rally di Svezia.
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Fonte: lister 2013
Proprio la stagione successiva Toivonen riuscì a far vincere il Campionato Costruttori alla casa britannica, facendosi un grande nome nel panorama rallystico. Le offerte, infatti, non tardarono, e nel 1982 arrivò la chiamata da parte dell’ Opel, conquistando una vittoria nel campionato europeo.
Nel 1984 la Lancia decise che era lui l’uomo su cui puntare per vincere il WRC, e così Henri si ritrovò a bordo di una belva a trazione posteriore e sovralimentata da un Volumex: la Lancia 037.
Nello stesso tempo, a bordo di una Porsche 911, si portò a casa 3 rally europei, perchè la competizione non era mai abbastanza.
L’avventura a tempo pieno in Lancia non comincia al meglio; nel Rally di Costa Smeralda Henri sbatte e in seguito all’incidente si rompe 3 costole. Ma è a fine stagione che arriva il bello. Salutata la 037, con la quale vinse prima il Rally di Sanremo, Lancia sfodera la sua mostruosa Delta S4, con la quale Henri vince subito l’ultimo Rally della stagione, il RAC.
Dopo un finale di mondiale 1985, il 1986 può far solo ben sperare; infatti il finlandese vince subito a Montecarlo, ma ritirandosi il Rally successivo (Svezia) per un guasto al motore.
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Come detto inizialmente, questa pagina di sport è tanto bella quanto pericolosa, infatti poco tempo dopo, nel Rally di portogallo il pilota Joaquin Santos, a bordo della tanto bella quanto sfortunata Ford RS200, uccide 3 spettatori in seguito ad un incidente.
Fonte: The Garage Blog
Fonte: Lancia Klub
E qui torniamo a quel 2 maggio 1986. Henri Toivonen esce di strada con la sua belva da più di 500cv e meno di 1000kg di peso. Tragedia. La vettura si ribalta, colpisce qualche albero e poi prende inevitabilmente fuoco, a causa di una perdita di benzina che appena finita a contatto con l’incandescente turbocompressore crea un incendio enorme.
Nonostante l’arrivo sul posto di Miki Biasion non c’era nulla da fare, le fiamme erano troppo alte, e ormai era troppo tardi. L’incidente mortale del finlandese (che stava guidando il rally con circa due minuti di vantaggio);regala la vittoria a Saby, su Peugeot 205 T16, che per rispetto decise di non festeggiare.
Poco giorni dopo la FISA decise di abolire per sempre le Gr.B a partire dalla stagione 1987, dando vita all’epoca Gr.A, ma nessuna altra categoria avrebbe potuto sanare la ferita che ha lasciato la scomparsa di Toivonen e del suo navigatore Sergio Cresto nel cuore dei tifosi.
Fonte: Rallyssimo