La Mercedes #75 SunEnergy1 di Lucas Stolz, Jules Gounon e il gentleman Kenny Habul conquista la 12 ore di Bathurst 2023: risultati e classifiche dell’edizione record per distanza percorsa

La 12 ore di Bathurst 2023 ha visto appena 4 safety car, con le ultime 5 ore sotto bandiera verde, ma il finale ha visto comunque ben 3 auto racchiuse in meno di 2 secondi. Questa edizione vede anche il nuovo record di distanza, 323 giri o 2006 chilometri.
A trionfare è la Mercedes #75 SunEnergy1 di Jules Gounon, Lucas Stolz e Kenny Habul. Gounon vince per la terza volta consecutiva, (2020, 2022 e 2023), mentre Lucas Stolz e Kenny Habul trionfano per la seconda volta consecutiva.
Habul era l’unico amatore presente nella classe PRO, e guidando per appena 76 minuti, il tempo minimo previsto, è riuscito nell’impresa di assicurarsi la seconda vittoria assoluta in una delle corse più difficili del mondo. Lo scorso anno infatti vinse, ma il format previsto era Pro/AM.
“È incredibile”, ha dichiarato Habul dopo la gara. “Luca e Jules hanno guidato da pazzi con questa macchina e sono molto orgoglioso di loro”.
“Volevo vincere la assoluta, ho guidato davvero bene e sono orgoglioso di me stesso… sono davvero orgoglioso, orgoglioso di tutti, orgoglioso della squadra”.
Secondo posto per la Porsche #912 EMA Manthey di Campbell/Jaminet/Preining, sempre nella lotta del gruppo di testa, ma che ha faticato contro le Mercedes, dominanti in questo weekend. Non ha aiutato la decisione strategica nell’ultima sosta di rifornirsi di meno.
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Fatale il datalogger per la #999 GruppeM di Marciello/Engel/Grenier
La Mercedes #999 GruppeM di Engel/Marciello/Grenier giunge 3ª, dopo aver guidato gran parte della corsa. Fatale per la Mamba un problema al datalogger nella penultima ora: la sostituzione ha chiesto 20/25 secondi secondi, permettendo alla #75 di Gounon di passare in testa. Engel ha poi rischiato troppo nel sorpasso pur avendo gomme nuove contro gomme usate, mandando la #75 nella ghiaia e prendendosi un drive through.
Malgrado la rimonta di Engel, le 3 vetture sono giunte in quest’ordine alla bandiera a scacchi, in appena 1,4 secondi malgrado oltre 4 ore e 45 minuti di bandiera verde.
4° posto per WRT e BMW, 6°per la BMW #46 di Rossi, Chaz Mostert vince in Pro/AM
Le due BMW WRT sono giunte ai piedi del podio: la #32 di Weerts/Vanthoor/Van Der Linde è 4ª, a 44 secondi dal vincitore, anche se comunque ha faticato contro la a Porsche e le Mercedes. La Mercedes #888 è giunta quinta dopo un problema tecnico nel corso dell’ottava ora, con Feeney/Goetz/Van Gisbergen è stata nel gruppo di testa fino a quel punto.
La BMW #46 di Rossi/Martin/Farfus è giunta 6ª a un giro, rallentata da un guasto alle luci posteriori che è stato riparato sotto bandiera verde a 2 ore e mezzo dalla fine, perdendo un giro. Il debutto di Valentino Rossi a Mount Panorama è stato abbastanza positivo, e si segnala solo un uscita di pista alle esses.
In classe Pro/AM trionfa la Audi #65 Melborune Performance Centre di Chaz Mostert, Fraser Ross e Liam Talbot. La vittoria è giunta nel finale dopo una sosta non prevista della Audi #777 di Feller/Mies/Shahin, mattatrice nelle prime ore, ma non va dimenticata la prestazione di Chaz Mostert. Il 2 volte vincitore della Bathurst 1000 ha dato spettacolo, recuperando a un suo errore che ha causato un drive through e tornando nel giro di testa nelle prime ore, e poi dando il massimo per rimediare una toccata al muro di Talbot costata tre giri.
In Silver Cup vince la #10 Myland di Fawcet/Gaunt/O’Keeffe, una squadra tutta australiana. La (decimata) classe Invitational va alla #111 di Currie/Donaldson/Taunton, l’unica MARC Car (con carrozzeria Mazda) rimasta.
Sintesi della gara
Prime due ore
La partenza è stata dietro la Safety Car a causa delle temperature.
Le prime 5posizioni si sono mantenute nel corso delle prime fasi, con Maro Engel alla guida sulla #999 GruppeM, che allunga a 5 secondi nella prima ora.
Dietro però la lotta è stata intensa da subito, con Ricardo Feller sulla Audi #777 The Bend assoluto protagonista: partito 16°, ha tagliato il gruppo come se fosse burro chiudendo la prima ora incollato alla BMW #32 di Dries Vanthoor in 7ª posizione.
Il primo ritiro e incidente è quello dell’Audi #74 Valvoline, l’unica Pro, dopo un contatto forse a Griffins Bend. La R8 è finita nelle barriere, e dopo essere tornata ai box non c’è stato altro da fare che confermare la fine della gara per la squadra.
Le prime soste vedono grandi divergenze sulle strategie: alcuni prendono gomme nuove (ma perdendo tempo), altri cambiano pilota, altri optano per una sosta più corta ma proseguendo su gomme usate.
La #999 GruppeM e la Mercedes #888 ora proseguono molto ravvicinate, mentre dietro la #75 SunEnergy1 prosegue perdendo posizioni, Kenny Habul è ora al volante.
Il protagonista della seconda ora è Chaz Mostert. Il campione australiano, preso il volante della Audi #65 Melbourne Performance Centre, commette un errore in uscita pit lane e viene punito con un drive through. Quindi il 2 volte vincitore della Bathurst 1000 è autore di uno stint spettacolare, 1,5 secondi più veloce di tutti gli altri, riuscendo a sdoppiarsi prima della fine dell’ora.
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Dopo due ore la prima Safety Car, poi altre due prima del primo terzo di gara
La terza ora vede la prima Safety Car, causata dalla Porsche #4 di Grove, a muro a Skylane. Secondo Grove la causa è un contatto con l’Audi #222.
La Mercedes #999 GruppeM non si ferma subito, ed è costretta ad accordarsi al gruppo in 5ª posizione quando effettua la sua sosta.
Si riparte quindi 20 minuti dopo con la #888 di Shane Van Gisbergen davanti alla Porsche #912 di Campbell e alle BMW di Rossi e Weerts.
La #75 SunEnergy1 è costretta a un drive through per aver superato la linea gialla in uscita pit lane, ma intanto Kenny Habul completa il suo tempo minimo di guida, 75 minuti, e può sfruttare le Safety Car che seguono per riaccodarsi al gruppo di testa.
C’è anche un discreto momento per la BMW #32, che tocca la #101 in un doppiaggio.
La Audi #65 nel frattempo è costretta a rientrare nel garage dopo una toccata a muro, e rientra 3 giri dopo.
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Ci sono due Safety Car in successione prima della fine della quarta ora: la prima per un doppio incidente a Skyline, causato da un sorpasso azzardato della Audi #47 Supabarn sulla Mercedes #44 Valmont.
La seconda è causata pochi minuti dopo la fine della prima dalla Mercedes #19 Nineteen Corp, unica GT4 in pista
Dalla quinta alla ottava ora
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La Porsche #912 nel frattempo passa in testa, sfruttando una sosta più veloce rispetto alla Mercedes #888 grazie a una migliore gestione del carburante e alle ottime soste di Manthey.
Van Gisbergen è stato messo sotto attacco da Farfus inizialmente, rientrato sulla BMW #46 dopo il primo stint di Rossi. Il pilota brasiliano però sbaglia e deve difendersi da Engel sulla #999, andando al contatto e permettendo a Sheldon Van Der Linde sulla #32 di superare entrambi.
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La Porsche #912 e la Mercedes #888 rimangono su due strategie diverse, ma dopo 5 ore Jaminet e Feeney sono ancora insieme.
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Raffaele Marciello lascia il suo segno intanto, andando a superare nel corso della sesta ora la #888 e la #912, mentre a metà gara guida la #75 SunEnergy1, su una strategia diversa. La Porsche #912 ad esempio sembra costretta a risparmiare molto carburante.
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Con cinque ore alla fine c’è l’ultima safety car della corsa. La causa è la Mercedes STM #222, a muro a The Dipper, proprio davanti a Gounon sulla #75.
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Quest’ultima safety car consente alle auto delle classi minori di sdoppiarsi, mentre le 7 vetture Pro rimaste sono ancora tutte sul giro di testa con 5 ore alla fine.
Si riparte quindi con 4 ore e 45 minuti alla bandiera a scacchi. Van Gisbergen non riparte bene, e procede lentamente a causa forse di problemi di gomme per un paio di giri. Viene superato da Ellis (#77), Van Der Linde (#32) e Martin (#46)
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Intanto Maro Engel riesce a superare finalmente la #912 di Preining, portandosi in testa dopo la sosta della SunEnergy1 con 4 ore alla fine. Van Der Linde sulla #32 prende Ellis sulla #77 e si porta quarto.
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Dalla nona alla 11ª ora 12 ore di bathurst 2023 risultati
Raffaele Marciello, passato al comando sulla #999 GruppeM, allunga fino a 27 secondi sulla #912 Manthey di Jaminet. La Mercedes #888 intanto si becca un drive through per infrazione nel corso della sosta con 3 ore alla fine.
Ci sono problemi anche per la BMW #46 WRT con 2 ore e mezzo alla fine: bandiera nero/arancio, deve cambiare i fari posteriori.
La Mercedes #75 SunEnergy1 intanto riesce con uno stint breve a riportarsi sulla strategia della #999 GruppeM.
Con due ore alla fine ci sono quasi 30 secondi tra la #999 GruppeM e la Porsche #912, passata a Campbell, 40 secondi tra la #999 e la #75.
Il problema al datalogger della #999 costa la vittoria a GruppeM
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Ma c’è un problema con il datalogger per la #999: emerso con un’ora e 42 minuti alla fine, il problema va e viene per alcuni minuti finchè l’unità di telemetria non cede del tutto con 85 minuti alla bandiera a scacchi. La #999 deve sostituire l’unità secondo la direzione gara.
Intanto la #75 SunEnergy1 di Gounon, con gomme nuove, recupera terreno sulla #912 e chiude lo stint in coda alla Porsche.
Le soste finali vedono la Mercedes #999 e la Porsche #912 sostituire le gomme, mentre la Mercedes #75 SunEnergy1 resta su gomme usate, e riparte in testa quando la GruppeM, a lungo leader della corsa, è costretta a perdere 22 secondi per cambiare il modem del datalogger usato dalla direzione gara.
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Nel frattempo in Pro/AM la Audi #777 è costretta a una sosta per cambiare i freni non prevista, e perde la prima posizione a vantaggio della #65 di Mostert.
L’assalto finale 12 ore di Bathurst 2023 risultati
L’ultima ora si apre quindi con la lotta tra Gounon e Engel, mentre Campbell rimane a 13 secondi circa.
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Engel cerca più volte il sorpasso a The Chase, senza riuscirci. Poi, con 43 minuti alla fine, Engel infila Gounon, ma i due si scontrano e Gounon finisce nella ghiaia. La direzione gara giustamente decide per un drive through per la #999.
Matt Campbell ora ha gomme fresche contro la #75, e parte all’assalto, anche se Gounon si difende bene sui tempi.
Intanto Juncadella sulla #77 Craft-Bamboo si gira e tocca il muro. Le riparazioni a box prendono 2 giri, e cede la 6ª posizione a Farfus sulla BMW #46.
Campbell non riesce ad agguantare Gounon, forse perché Manthey ha rifornito di meno all’ultima sosta per guadagnare qualche secondo, e deve fare fuel saving. Engel nel frattempo recupera i 14 secondi di gap dopo la penalità, giungendo alle spalle di Campbell, ma non c’è più tempo: i primi tre giungono alla bandiera a scacchi divisi da appena 1,4 secondi.
Classifica 12 ore di Bathurst 2023 risultati
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