La notizia era attesa già nel gp di F1 del Messico: Pato O’Ward e Oliver Askew sono i nuovi piloti IndyCar del team Arrow McLaren SP. Ufficiale l’addio di James Hinchcliffe.
Il team Arrow McLaren SP ha tolto i veli alla lineup IndyCar per la stagione 2020. Dopo l’addio di Marcus Eriksson è arrivata un’altra sorpresa: James Hinchcliffe non è stato confermato per il 2020. La sua conferma infatti sembrava cosa fatta ma il nuovo team, con la partnership tra McLaren Racing e Schmidt Peterson ha deciso di voltare pagina, puntando su una lineup molto giovane, entrambi vincitori del campionato Indy Lights: Patricio O’Ward e Oliver Askew.
O’Ward ha vinto il titolo Indy Lights nel 2018 con 9 vittorie all’attivo mentre Askew quest’anno con 7 vittorie. Il messicano ha già avuto modo di prendere parte ad alcune gare IndyCar, la prima con Harding Steinbrenner e altre con il team Carlin. La scelta dei piloti è stata giustificata da Sam Schmidt:
”Con la nostra esperienza in Indy Lights, abbiamo seguito molto da vicino sia Oliver che Pato. Non avrei potuto immaginare un capitolo migliore per Arrow McLaren SP. Hanno dimostrato il loro valore in Indy Lights e meritano un posto in IndyCar a tempo pieno.” *
"Proven winners and exciting prospects, I have no doubt that they will form an excellent pairing as we take on the 2020 season." https://t.co/e9cmvyLNLD#INDYCAR // @ArrowMcLarenSP
— NTT INDYCAR SERIES (@IndyCar) October 30, 2019
Il team non è nuovo all’ingaggio di piloti rookie; infatti nel team canadese hanno avuto modo di debuttare sia Robert Wickens che Simon Pagenaud. Alle parole di Sam Schmidt hanno fatto eco quelle di Gil De Ferran, Direttore sportivo di McLaren Racing:
”Sono lieto di dare il benvenuto a questi due giovani ragazzi. Oliver e Askew rappresentano la nuova generazione di piloti IndyCar. Non ho dubbi sul fatto che saranno una coppia eccellente nella stagione 2020 e un investimento a lungo termine per Arrow McLaren SP.” *
A pagarne le spese James Hinchcliffe, entrato nel team nel 2015 e vincitore di tre gare. La sua esperienza è stata fondamentale nello sviluppo del team e nei momenti di difficoltà come ha sottolineato lo stesso Schmidt:
”James è stato il nostro ambasciatore negli ultimi cinque anni. La nostra amicizia risale ai tempi della Indy Lights quando abbiamo iniziato un viaggio straordinario. Ho il massimo rispetto per lui e vorrei ringraziarlo per il suo duro lavoro. Sappiamo che è un pilota molto motivato e determinato e faremo in modo che possa trovare un sedile in IndyCar o in un’altra serie.” *
* Credit: Indycar.com
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