Con i test di Sebring di ieri da parte di Penske e Schmidt-Peterson cala il sipario sulla stagione Indycar 2018. Una grande occasione per Marcus Ericsson che ha percorso i primi chilometri sulla DW12 motorizzata Honda.
Con l’ultima gara della stagione di F1 ad Abu Dhabi, Marcus Ericsson dopo 5 stagioni ha lasciato il ruolo di pilota ufficiale per andare oltre oceano a gareggiare in Indycar con lo Schmidt-Peterson Team. Nella giornata di ieri, Ericsson ha avuto modo di provare per la prima volta una vettura Indycar in un test privato del Team Penske e Schmidt-Peterson sullo storico circuito di Sebring. 5 vetture in pista: le 3 Penske Chevrolet di Josef Newgarden, Will Power, Simon Pagenaud e le due Honda di James Hinchcliffe e Marcus Ericsson. Queste le prime parole dello svedese:
“Non avevo mai visto dal vivo queste macchine prima. E ‘stato bello vedere gli altri ragazzi scendere in pista. La macchina sembra davvero bella. Ho visto molte clip su internet per prepararmi a questo evento. Essere qui oggi e avere anche il Team Penske è un posto perfetto per me.” [Credit: Indycar.com]
Questi primi chilometri in pista con la #7 hanno rappresentato per Ericsson il primo di una serie di test per favorire l’avvicinamento alla prima gara della stagione Indycar 2019. Un’occasione nella quale lo svedese non ha mancato di fare paragoni con la F1 che lo ha visto protagonista e continuerà a vederlo come 3°pilota Alfa-Sauber.
Yeah, @Team_Penske looked pretty 🔥 at @sebringraceway. #INDYCAR pic.twitter.com/JFxNW9Z44u
— NTT INDYCAR SERIES (@IndyCar) December 5, 2018
“Questo test mi riporta indietro al motivo per cui mi sono innamorato delle corse. La F1 sarà sempre F1, lo sai? Ma a volte è un po ‘artificiale in qualche modo. Questo mi riporta alla passione delle corse. Come pilota, devi lavorare con questa macchina molto di più. La F1 parte sempre dalla perfezione, mentre qui devi avere a che fare con l’auto che hai e poi perfezionarla. È molto più lavoro da parte del pilota. Questa è la più grande differenza.” [Credit:Indycar.com]
Come Ericsson anche il Team è rimasto sorpreso dai suoi primi chilometri in pista e lo stesso direttore generale di Schmidt-Peterson, Taylor Kiel, ha dichiarato di essere stato impressionato dalla performance di Ericsson non tanto per i tempi in pista ma per la facilità di adattamento alla nuova vettura. In Indycar infatti non c’è servosterzo e il carico aerodinamico e l’efficienza dei freni sono di gran lunga inferiori ad una F1. Kiel inoltre ha dichiarato che Ericsson testerà nuovamente la vettura a Gennaio in preparazione al Gp di St Petersburg il 10 Marzo.
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