Nel weekend finale del DTM a Hockenheim, F1inGenerale ha avuto la possibilità di intervistare il pilota italiano del Super GT, Ronnie Quintarelli. Ecco la prima parte dell’intervista con il 4 volte campione Super GT.
Nella prima parte della nostra intervista con Ronnie Quintarelli abbiamo ripercorso la carriera del pilota veneto, dai primi anni dei Kart alla chiamata in F3 in Giappone, dal sogno sfumato della F1 fino ai 4 titoli vinti nel Super GT con un costruttore giapponese.
Ronnie innanzitutto raccontaci un pò come è nata la possibilità di correre in Giappone e diventare il recordman di titoli nel Super GT.
Ho avuto la fortuna di conoscere il Giappone sin dai tempi dei kart, quando ogni anno si teneva la coppa del mondo. Mi ha sempre incuriosito soprattutto per il modo di fare dei giapponesi, gentili e pronti a metterti a tuo agio. Poi quando correvo in Europa nelle formule minori (all’epoca non esistevano le academy dei team) e dovevo passare in Formula 3, mi è arrivata un’offerta dal Giappone come pilota professionista, una cosa inimmaginabile, e l’ho sfruttata come biglietto di sola andata. L’Italia è sempre stata presente nel motorsport giapponese e poi c’è il famoso Gp di Macao. La vittoria in Formula 3 al secondo anno mi ha poi lanciato verso la Formula Nippon, dove ho ottenuto la prima vittoria nel 2007, e il sedile ufficiale nel Super GT di Nissan nel 2008.
Sappiamo che sei stato molto vicino alla F1 nei primi anni 2000. Cosa ne pensi dell’attuale campionato?
In passato mi ha sempre attratto anche vedendo il calibro dei piloti come Mansell, Senna, Prost. Adesso essendo tutti più giovani di me, li vedo in maniera diversa. Quindi sì, guardo la F1 come classe regina del motorsport mondiale ma senza rancore. Sono felice di aver vinto in Giappone ed essere diventato uno dei più vincenti nel mondo delle ruote coperte. Nei primi anni c’era dentro di me un pò di amarezza per non essere arrivato in F1 ma una volta arrivato al top, diventando pilota ufficiale dei costruttori giapponesi, mi sono concentrato sul vincere quanto più possibile; essere il migliore sotto tutti i punti di vista è sempre stata la mia aspirazione.
Per gli anni a venire, ti concentrerai esclusivamente sul Super GT oppure pensi di intraprendere nuove strade come ad esempio la 24 ore di Le Mans?
Al momento sono concentrato al 100% sul Super GT. Devo assolutamente vincere un altro titolo in Giappone per mettere a sicuro il record di titoli e cercare di guadagnare posizioni nelle classifiche all time di vittorie e pole position sui piloti giapponesi. Al momento sono al quarto posto nella classifica dei vincitori della gare -al primo c’è il mio compagno di team Tsugio Matsuda- e secondo nella classifica dei poleman. A livello di Le Mans ed Endurance se ci fosse una chiamata sicuramente non rifiuterei ma con il programma di sviluppo delle vetture e delle gomme in Giappone è davvero difficile trovare del tempo per preparasi ad una gara così dispendiosa. Ronnie Quintarelli Super GT
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