Nel weekend finale del DTM a Hockenheim, F1inGenerale ha avuto la possibilità di intervistare il pilota italiano del Super GT, Ronnie Quintarelli. Ecco la seconda parte dell’intervista con il 4 volte campione Super GT.
Nella seconda parte dell’intervista con Ronnie Quintarelli F1inGenerale ha affrontato i temi relativi alla stagione in corso del Super GT, al weekend di Hockenheim con il DTM e con 6 costruttori in pista e alla Dream Race di fine novembre al Fuji.
Prima parte intervista
Siamo alla vigilia del gran finale di Motegi, in una stagione del Super GT molto difficile per te, per Tsugio Matsuda e per la Nissan GT-R #23. In cosa state trovando difficoltà?
A livello di performance in qualifica parliamo probabilmente della mia migliore stagione; su sette gare 3 pole position. Il problema è che nel Super GT quanto più veloce vai in gara, più vieni penalizzato per il weekend successivo. Sicuramente ci sono state delle situazioni che non hanno giocato a nostro favore; ci è mancato in alcune occasioni il passo gara e questo ci ha portato a raggiungere 4 podi ma non abbiamo ancora vinto una gara. L’importante per un costruttore come Nissan è arrivare all’ultima gara ancora in lotta per il titolo e con tutto da decidere.
Da parte dei fan c’è la speranza di un’unione DTM-Super GT per il futuro. Tu che conosci bene il campionato giapponese, credi sia davvero fattibile?
A livello di gara internazionale come la Dream Race di fine novembre al Fuji sicuramente sì. Però un campionato unico la vedo molto difficile; sarebbe fattibile solo se si decidesse di fare un qualcosa a livello mondiale. Questo però richiederebbe notevoli investimenti e non so sinceramente se per il DTM il ritorno sia cospicuo anche perchè l’obiettivo di entrambi i campionati è limitare i costi. Per quanto riguarda me, come rappresentante di Nissan, ti dico che preferirei uno o più eventi internazionali come la gara al Fuji.
Ad Hockenheim si è fatta la storia con 6 costruttori in pista. Quanto è stato importante per te e soprattutto come è avere la vettura a disposizione per un’intera gara?
Essere ad Hockenheim è una grande soddisfazione. Il DTM è un campionato che ho sempre ammirato per la sua competitività. Essere qua e rappresentare un costruttore come Nissan Nismo è davvero un grande onore anche perchè sono l’unico pilota italiano. Non è stato molto semplice adattarsi con i nuovi pneumatici in poco tempo però abbiamo cercato di fare del nostro meglio. Sicuramente avere la vettura per un’intera gara è stata una grande cosa perchè abbiamo potuto lavorare di più sull’assetto; tuttavia l’utilizzo dei pneumatici Hankook ci ha penalizzato.
Credi quindi che al Fuji sarete avvantaggiati rispetto alle sette vetture del DTM?
Sicuramente sì. Non avremo nessuna scusa per non far bene; conosciamo bene la pista e sappiamo come sfruttare i cordoli. Non vedo l’ora di correre lì soprattutto perchè utilizzeremo la nostra vettura da gara e non quella di esibizione usata qui ad Hockenheim. Con l’esperienza di questo weekend ( DTM Hockenheim finale ndr) si è capito in quale direzione andare con il setup della macchina per sfruttare al meglio gli pneumatici Hankook. Poi avendo come costruttore 4 vetture in pista, sarà più facile in poco tempo mettere giù un programma di lavoro e azzardare qualche setup diverso.
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