Questo weekend scatta in Bahrain il campionato di Formula 2. Mick Schumacher guida la pattuglia dei rookie. Luca Ghiotto unico italiano ai nastri di partenza.
Quella del 2019 sarà la quindicesima stagione del campionato che inizialmente si chiamava GP2 e dal 2017 ha cambiato denominazione in Formula 2. Dall’anno della sua nascita, la serie si è dimostrata come quella che meglio prepara i giovani al passaggio in Formula 1.
Tra i venti piloti che oggi formano la griglia della categoria regina, la maggior parte sono infatti passati dalla GP2/Formula 2, a cominciare proprio dal cinque volte campione del mondo Lewis Hamilton, che vi ha partecipato e vinto nel 2006.
A lui si aggiungono Nico Hulkenberg, vincitore nel 2009, Sergio Perez, secondo nel 2010, Romain Grosjean, vincitore nel 2011, Gasly e Giovinazzi, primo e secondo nel 2016 e Charles Leclerc, campione nel 2017.
Quest’anno poi si è avuto un vero boom, con i primi tre classificati dell’ultima stagione, Russell, Norris ed Albon che hanno trovato tutti un sedile in Formula 1.
Una serie che é dunque sempre più in crescita e il parco di piloti 2019 sembra davvero niente male. Nove piloti erano già in griglia nella passata stagione e tra questi, cinque sono giunti nei primi dieci.
Uno dei favoriti per la lotta al titolo è sicuramente Nyck de Vries. L’olandese si è classificato quarto l’anno scorso ed ha disputato un ottimo precampionato, risultando il più rapido in quattro delle sei giornate di test.
Tra i più esperti c’è anche il nostro Luca Ghiotto, che sarà al via della serie cadetta per il quarto anno consecutivo. Dopo un 2018 deludente nella scuderia Campos, il pilota veneto è tornato nel team con cui aveva concluso in un’ottima quarta posizione la stagione 2017. Team che ha tra l’altro modificato il nome da Russian Time ad UNI-Virtuosi Racing.
Da annoverare nella cerchia dei favoriti anche il brasiliano Sergio Sette Camara. Il 2018 per il terzo pilota McLaren è stata un buona annata, conclusa con la sesta piazza e da lui nel 2019 ci si aspetta il salto di qualità.
Complessivamente otto invece le matricole in griglia. Tra di loro il vincitore della GP3 Anthoine Hubert e il campione europeo di Formula 3 Mick Schumacher, ossia i vincitori delle due categorie che da quest’anno hanno unito le forze per dar vita alla nuova Formula 3.
Il pilota della Ferrari Driver Academy è senza dubbio l’uomo più atteso. Dopo il titolo europeo di Formula 3 ottenuto grazie ad un finale di stagione devastante, ci si attende da lui delle conferme anche nella categoria maggiore.
Le premesse sembrano esserci tutte. Il tedesco è stato infatti il più veloce in assoluto della prima sessione di test a Jerez de la Frontera e si è ben comportato anche nella sessione successiva a Barcellona.
Dalla GP3 arrivano anche Nikita Mazepin, che con l’ottimo secondo posto è entrato nel mirino della Mercedes ed altri due membri della Ferrari Driver Academy, Callum Ilott e Giuliano Alesi.
Tanta curiosità anche per l’unica donna al via, la colombiana Tatiana Calderon, anche lei alla sua stagione di debutto.
Due invece i cavalli di ritorno. Il giapponese Nobuharu Matsushita, che dopo una stagione nella Super Formula fa ritorno nella serie che lo ha visto sesto nel 2017 e l’inglese Jordan King.
Per quanto concerne il calendario, è esattamente identico a quello del 2018. Sono infatti state confermate tutte e dodici le prove. Si parte in Bahrain, per proseguire a Baku e successivamente la categoria seguirà come di consueto le tappe europee del calendario di Formula 1. La chiusura nel deserto di Abu Dhabi.
Nessuna modifica anche al programma dei weekend. Previste due gare per ogni appuntamento, con la gara lunga da disputarsi al sabato, mentre la gara sprint alla domenica. Unica eccezione, ma anche questa non è una novità, l’appuntamento nel Principato di Monaco, che vedrà gara-1 al venerdì, mentre la gara sprint si disputerà al sabato.