Louis Deletraz e Pedro Piquet formano la line-up del team Charouz Racing System nella prossima stagione di Formula 2.
Délétraz, ritorno in Charouz Deletraz Piquet
Per Louis Délétraz si tratta della quinta stagione in F2, la seconda con lo Charouz Racing System, dalla scorsa stagione affiliato con la Sauber, dopo quella disputata con i cechi nel 2018. Deletraz Piquet
Lo svizzero viene da un’annata abbastanza positiva con la Carlin, nella quale è salito tre volte sul podio, chiudendo in ottava posizione il campionato.
Ancora a caccia del primo successo in F2, Deletraz ha detto: “Non vedo l’ora di lavorare di nuovo con i ragazzi di Charouz, molti dei quali sono gli stessi del 2018, quando correvo per loro. So che hanno una buona esperienza come me, quindi sono sicuro che metteremo tutto insieme per fare qualcosa di buono nel 2020. Mi concentro sulla lotta al vertice e voglio vincere con Charouz. Farò il massimo”.
Deletraz mantiene i contatti anche con le altre categorie: si ritiene interessato a provare una vettura di Formula E e viene da un test con la Rebellion LMP1 nel WEC.
Piquet, il salto dalla Formula 3
Pedro Piquet sarà invece al debutto nella categoria, dopo un buon anno con la Trident in F3. Il brasiliano ha infatti vinto una Sprint Race e conquistato due ulteriori podi, chiudendo quinto in campionato.
Figlio del tre volte campione del mondo di F1 Nelson e fratello di Nelson Jr vincitore della prima stagione di Formula E, vanta la vittoria di due campionati di F3 brasiliana – 2014 e 2015 – ed un secondo posto finale nel 2017 nella Toyota Racing Series.
Pedro Piquet ha dichiarato: “Dopo due anni in GP3 e F3, è giunto il momento di fare il passo successivo nella mia carriera e penso di essere pronto per la sfida che la F2 offre. Penso che la F3 sia stata un buon allenamento e questo mi aiuterà sicuramente. Sono felice di unirmi a Charouz perché hanno avuto due anni ottimi in F2 e hanno un’auto veloce. Uno degli altri motivi per cui ho deciso di andare lì è perché conosco molto bene la parte ingegneristica del team e sapevo che avrei lavorato con brave persone”.