In questo secondo appuntamento della breve serie che ci porterà ad analizzare le possibilità dell’attuale griglia di F2 per un approdo in F1, parliamo di pubblicità. Fra grandi speranze e grandi risorse, i quattro piloti oggi in esame sollevano sempre un gran clamore mediatico e conquistano, con o senza risultati, visibilità e sponsor significativi. Oggi parliamo di Tatiana Claderon, Nikita Mazepin, Mick Schumacher e Giuliano Alesi.
Cognomi ingombranti F1 F2
Dal loro arrivo nella categoria propedeutica, Mick Schumacher e Giuliano Alesi non hanno impressionato per risultati, anche se spesso vittime di episodi sfortunati al di fuori dal loro controllo. Entrambi figli di grandi piloti Ferrari, fanno parte dell’academy del Cavallino Rampante rispettivamente dal 2019 e dal 2016. Schumacher, che recentemente ha conquistato la sua prima vittoria nella categoria, è in forze alla Prema, accanto a Sean Gelael. Il tedesco classe 1999 ha colpito, nel 2018, per la conquista del campionato European Formula 3 ai danni del controverso Dan Ticktum. Alesi, al contrario, ha fatto molta “gavetta” nell’ormai defunta GP3, pur senza ottenere risultati brillanti.
Se per Schumi Jr l’approdo (meritato o meno: è troppo presto per dirlo) l’approdo nella massima categoria pare solo questione di tempo, la faccenda potrebbe non essere altrettanto semplice per il giovae Alesi, al momento relegato al 19esimo posto nella classifica F2.
Talento e risorse
Non tutti sulla griglia di F2 possono contare sul vantaggio (arma a doppio taglio) dei figli d’arte, ma sicuramente altri hanno adeguate risorse per tenere i loro sogni di gloria in F1 ben vivi. Tatiana Calderon e Nikita Mazepin occupano spesso le cronache del paddock, per i motivi più svariati. “Tata”, classe 1993, detiene una serie di primati importanti. Prima donna sul podio nella Formula 3 britannica, prima donna in Formula 2. La Calderon, peraltro, ha all’attivo diverse “escursioni” su vetture di Formula 1,. in virtù della sua collaborazione come collaudatrice con Sauber prima e Alfa Romeo poi.
La colombiana, dotata, oltre che di un grande supporto di pubblico, anche di importanti e ricchi sponsor, .non ha paura a dichiarare che il suo obiettivo è l’arrivo nella classe regina. La ventiseienne, però, farebbe bene a prestare attenzione alla rapida ascesa della britannica Jamie Chadwick, che, ben più giovane, ha frantumato molti dei primati di Tatiana, ha conquistato un posto al simulatore Williams, e ha all’attivo vittorie, trofei e tantissimi punti. In un mondo, quello delle corse, dove la presenza di una donna in griglia sembra un token obbligato e sembra quasi impensabile che due donne (sacrilegio!) possano occupare posti “riservati” ai rampolli delle serie minori, forse le due ragazze saranno costrette a contendersi un solo posto al tavolo dei grandi.
La storia è tutta diversa per Nikita Mazepin, la cui strada per il successo è stata ben spianata dall’ingente supporto ricevuto grazie al suo cognome, che vale un miliardo e mezzo di dollari. Il padre, businessman russo, si è conteso l’acquisto della Force India con Lawrence Stroll, che alla fine ha avuto la meglio. Il giovane Nikita, comunque, ha subito trovato posto nel miglior team di F2 per la sua stagione di debutto nella categoria,. totalizzando però appena 6 punti contro i 196 del compagno De Vries. Ciononostante, il russo ha impressionato per la sua velocità nei test in-season sulla Mercedes W10, sopravanzando di molto i rivali e. dimostrando le sue potenzialità, oltre che quelle della vettura di F1.
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