In un’intervista esclusiva Enzo Trulli ci ha parlato del suo primo anno in F3 e dell’importanza di avere vicino una figura come quella del padre.
È tempo di bilanci per team e piloti dopo l’ultima gara della stagione. In occasione del GP di Monza abbiamo intervistato in esclusiva Enzo Trulli che ci ha parlato del suo primo anno in F3 con il team Carlin e dell’importanza di avere vicino una figura come quella del padre.
Terminato il primo anno in Formula 3. Ci fai un bilancio di questa stagione in Carlin?
E.T. :”Per me è stato un anno abbastanza difficile. Non era in programma di gareggiare in Formula 3 quest’anno. Per questo motivo ho poi fatto fatica anche con la preparazione e sono arrivato in Bahrain con pochi test. Una volta lì abbiamo avuto problemi con il motore che hanno peggiorato da subito le cose. Nonostante tutto mi sono trovato molto bene con il team e con i miei compagni di squadra. Zak [O’Sullivan] lo conoscevo già mentre con Benavides si è creato da subito un buon rapporto”.
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Per quanto riguarda la prossima stagione invece? Cosa puoi dirci sul tuo futuro e cosa ti aspetti?
E.T. :”Non so ancora nulla per il prossimo anno. Il budget richiesto per rimanere in questa categoria è difficile da sostenere e trovare sponsor in questo periodo è davvero complicato, vedremo”.
Sicuramente per te è importante avere vicino una figura come quella di tuo padre che è stato tanti anni in Formula 1 e che ha vinto su una pista storica come quella di Montecarlo. Che tipo di rapporto avete e in cosa ti aiuta?
E.T. : “Sicuramente averlo con me è stato di grande aiuto. Per me è da sempre un punto di riferimento e cerco di mettere in pratica tutti i consigli che mi dà. Quando ero in Formula 4 UAE eravamo solo io e lui. Ogni volta guardavamo insieme dati e video per capire su cosa migliorare”.