Nelle giornate del 5 e 6 ottobre i piloti F3 sono scesi in pista a Jerez per i test post-stagionali, qui il recap delle sessioni.
Sebbene gli impegni ufficiali per i piloti F3 siano terminati con il finale di stagione a Monza, c’è ancora tempo per la pratica: a Jerez si sono infatti svolti i test post-stagionali. Prima occasione delle tre messe a disposizione dalla FIA, la due giorni di Jerez rappresenta sicuramente una grande opportunità per macinare chilometri.
I test si sono svolti in quattro sessioni totali, una al mattino dalle 9 alle 12 e una al pomeriggio dalle 13 alle 16 per ogni giorno. Tutti i piloti hanno avuto a disposizione una sola mescola di pneumatici, ovvero la più dura.
Proprio riguardo i piloti, sono molte le novità nella entry list di questo evento: su 30 piloti, ben 17 saranno volti nuovi che non hanno preso parte alla stagione 2023. Su 10 squadre, ben 6 schierano piloti nuovi in tutte e tre le vetture, mentre quattro hanno corso con un pilota già presente nella stagione conclusa.
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Vediamo ora nel dettaglio come sono andate le varie sessioni.
Giovedì
La prima ora di test non ha regalato molto spettacolo. Buona parte del lavoro dei team è stata la occupata da controlli alle vetture e giri di installazione. Gli unici piloti a scendere sotto il minuto e 32 sono stati Voisin, Maloney e David, quando è stata esposta la bandiera rossa per un’escursione di Dufek. Dopo una seconda interruzione causata da Emmo Fittipaldi, il team Rodin Carlin si è fatto valere occupando le prime tre piazze.
La poca esperienza unita ad un tracciato complesso sicuramente non ha aiutato lo svolgimento lineare delle sessioni. In totale, nella mattinata si contano ben 4 bandiere rosse, che hanno reso la sessione molto spezzettata. Alla fine della mattinata, la classifica recitava: Goethe, Minì, Boya.
Il pomeriggio si apre invece con il team PREMA in grande spolvero. Al miglior tempo fatto segnare da Minì a inizio sessione, si aggiunge infatti quello di Beganovic che completa l’1-2. L’attacco al tempo dura però poco in quanto molti preferiscono concentrarsi sul collezionare km ed esperienza.
La classifica ritorna a muoversi negli ultimi minuti, ma nessuno degli attacchi riesce a scalzare Minì dalla prima piazza. Tra i due PREMA si infila però Browning, che completa la top 3 pomeridiana. Combinando i risultati, la prima piazza del giovedì va a Goethe, che nel mattino era stato l’unico insieme a Minì a scendere sotto l’1:31.
Venerdì
La sessione mattutina del venerdì si è aperta subito con tanta azione in pista. Si cerca l’attacco al tempo, e in un primo momento lo trova Beganovic fissando l’asticella a 1:30.100. La sua prima posizione dura però poco: Boya sarà il primo a scendere sotto il muro del 30, tempo che verrà poi ulteriormente migliorato dai due PREMA.
Dopo la prima bandiera rossa di giornata, causata da un’escursione di Ugochukwu, il focus dei team si è spostato sui long-run. Il finale di sessione non regala ulteriori emozioni in quanto Browning prima, e Voisin poi pongono fine alla mattinata spagnola.
Nel pomeriggio invece, non si segnalano tempi particolarmente interessanti. Ad avere la meglio è stato Stenshorne, che ha stampato un 1:31.717. Seguono Browning e Wurz, che chiudono la top 3 del pomeriggio.
Neanche il tempo di raccogliere e analizzare i dati che sarà di nuovo tempo di scendere in pista. Prossimi test già il 10-11 Ottobre sempre in Spagna, questa volta a Barcellona.
Foto di copertina: Federico Palmioli per F1inGenerale
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