Superbike | Alla scoperta dei team 2022: i team indipendenti in lotta per un pugno di punti a ogni weekend

La Superbike, anche nel 2022, vedrà impegnati un vasto sottobosco di team indipendenti. Queste squadre sono fondamentali per lo sviluppo della competizione e dei giovani piloti in rampa di lancio. Queste squadre partecipano a una lotta intensa per la classifica a loro dedicata e per la conquista dei preziosi punti che, in taluni casi, sono fondamentali per la loro sopravvivenza.

team indipendenti Superbike 2022
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I team indipendenti fanno una parte importante nell’apparato sportivo della Superbike; la stagione 2022 non farà di certo eccezione. Tanti team indipendenti, alcuni con il supporto delle case maggiori, prenderanno parte alla stagione ormai prossima all’inizio con diversi piloti esperti, di giovane speranze o comunque perfetti per gli obiettivi di queste realtà.

Per questo ultimo approfondimento riguardante i team della Superbike 2022, abbiamo deciso di suddividere l’analisi per fornitori delle moto.

Ducati

La casa di Borgo Panigale pone grande attenzione ai team indipendenti e al progetto di crescita dei piloti anche per la stagione 2022 della Superbike. Infatti, da quest’anno, Ducati sarà impegnata anche nella nuova Supersport con il team ufficiale.

Tornando ai team indipendenti Ducati impegnati nella Superbike 2022, non si può non partire dal team Motocorsa. La squadra italiana, giunta al secondo anno nella massima categoria delle derivate dalla serie, conferma il sorprendente e strabiliante Axel Bassani. L’italiano, al debutto anch’esso nella categoria, ha saputo subito classificarsi nella top ten finale del campionato, grazie a una grande costanza e al secondo posto raccolto in gara1 a  Barcellona. Dopo aver mancato il titolo di miglior indipendente per soli diciotto punti, Bassani e Motocorsa si candidano alla leadership in questo 2022.

Anno di rilancio, invece, per Go Eleven. Il team piemontese, archiviata un’annata sottotono con un pilota esperto ma in calo di prestazioni come Chaz Davies, ha deciso di ripartire dal debuttante Philip Oettl. Il tedesco, impegnato per la prima volta in una competizione mondiale con cilindrate oltre i 600 cm3,  ha chiuso il 2021 in Supersport con una valida quinta posizione finale e diversi podi. Se Oettl è sicuramente una scelta congrua, rimangono dubbi riguardo al mancato ingaggio di Loris Baz. Il francese, che correrà con MGM Racing, aveva raggiunti ottimi risultati nelle tappe corse con Go Eleven nel 2021 in sostituzione di Davies.

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Un team che ha bisogno di una forte scossa è Barni Racing. La squadra, italiana come tutte le altre motorizzate Ducati, è passato in poco dalle stelle, alle stalle. Infatti, se nel 2019 era il team indipendente di riferimento per Ducati, ora si ritrova a essere l’ultima delle squadre equipaggiate dalla casa italiana. Il 2021 della squadra italiana era iniziato con una scommessa: ingaggiare e rilanciare un pilota come Rabat. La scommessa è fallita in breve tempo e, dopo la prima metà di stagione, Barni ha deciso di allontanare lo spagnolo e di affidare la moto al figliol prodigo Cavalieri, anch’ello in uscita dopo un inizio deludente con Pedercini.

Per il 2022 Barni Racing ha optato per una nuova scelta audace: ingaggiare Luca Bernardi. Il sammarinese, autore di una grande stagione in Supersport fino alla rottura di alcune vertebre, ha fatto il doppio salto e si troverà a dover affrontare un importante Campionato Mondiale. Nonostante le indiscusse capacità, i dubbi della vigilia sono tutti legati alla poca esperienza del pilota nato a Città di San Marino.

Yamaha

La casa dei tre diapason sta ampliando la sua rete di team clienti, tradizionalmente limitata a GRT. Infatti, dopo l’arrivo la scorsa stagione di Gil Motorsport, la rete delle squadre legate a Yamaha si amplierà con l’arrivo del team MotoXRacing. Il team debuttante ha deciso di affidarsi, a sua volta, a un pilota inesperto: Roberto Tamburini. L’italiano, Campione italiano Supersport 2010, vanta una discreta permanenza nel Mondiale Supersport. Nonostante la poca esperienza generale in Superbike, MotoXRacing è una struttura con tanti anni di lavoro sulle spalle e probabilmente conoscerà il modo migliore per affrontare questa competizione.

In casa Gil Motorsport, per motivi famigliari, non ci sono mai stati dubbi sulla conferma di Cristophe Ponsson. IL francese ha concluso la scorsa stagione in ventesima posizione con trentasei posizione.

Per il team GRT, ma soprattutto per i suoi piloti, sarà una stagione fondamentale. Garrett Gerloff, dopo l’incidente di Assen e l’affiancamento di un mental coach, è diventato la controfigura di se stesso. Infatti, dopo la tappa olandese, le prestazioni dello statunitense, apparso nervoso nelle prime tappe, sono andate vistosamente in decrescendo e non ha più aggiunto uno piazzamento a podio.

Nonostante il trionfo nel trofeo indipendenti, Gerloff è chiamato al salto di qualità se vuole proseguire il suo percorso in Superbike. Yamaha gli ha subito preferito Locatelli la scorsa stagione; probabilmente è questo il motivo alla base del nervosismo emerso in Gerloff. Ora, con la possibilità di fare tabula rasa, il pilota texano può ripartire da zero e ritornare ai livelli ante Assen 2021. Nozane, invece, dopo un anno di apprendistato passato a imparare le basi per correre in un Mondiale (compreso imparare l’inglese), è chiamato a dimostrare che i motivi per cui occupa tale sella non sono esclusivamente legati al marketing di Yamaha.

Kawasaki

Il 2021 di Kawasaki è stato quasi disastroso dal punto di vista delle squadre da essa motorizzate. Infatti, sia Puccetti, che Pedercini e Orelac hanno dovuto fare i conti con diverse problematiche.

Puccetti, salutato Forès, decise di affidarsi a Lucas Mahias che, alla prima stagione in Superbike, ha fatto vedere buoni risultati prima di subire un infortunio al polso che gli ha pregiudicato il proseguo della prima stagione. Dopo aver anche saltato le ultime tre prove stagionali, Mahias ha avuto il tempo di recuperare dall’infortunio e, forte della riconferma, si presenta come uno dei piloti più attesi della stagione prossima alla partenza.

Il team Pedercini riparte da zero dopo una stagione a dir poco da dimenticare. La squadra dell’ex pilota ha alternato ben otto piloti sulle due selle delle Kawasaki. I cinque punti raccolti dalla squadra, due con Mossey, tre con Cresson, sono la base da cui ripartire in questo 2022. Per tentare di rialzarsi, Pedercini ha deciso di non schierare una seconda moto, e di affidare la rimanente a Loris Cresson. Il belga conosce bene l’ambiente e la moto e reincarna perfettamente l’identikit del pilota giusto per ricostruire sportivamente il team.

Orelac, infine, ripartirà dal pilota ceco Oliver Konig. Il pilota ha già assaggiato la Superbike lo scorso anno, dove ha preso parte all’ultima tappa di Mandalika con la Kawasaki del team Pedercini. Questo team, insieme a Pedercini, ha l’imperativo di raccogliere punti per avere garantite le risorse economiche per il proseguo dell’attività.

BMW

La casa di Monaco, dopo il debutto nel 2019, l’anno scorso ha iniziato a vendere la nuova M1000RR a dei team privati. Il primo anno di attività di BMW con i team clienti non è stato sicuramente entusiasmante. Infatti, sia Bonovo, che soprattutto RC, non hanno concluso la stagione con i loro relativi piloti. RC, che impiegava una moto ibrida tra quella nuova e la prima BMW del nuovo corso in Superbike, ha corso solo le prime quattro tappe con Eugene Laverty prima di annunciare il ritiro per motivi anche economici. Bonovo MGM, invece, ha saltato la trasferta extra europea finale in seguito alla rescissione consensuale del contratto con Jonas Folger. Per il Mondiale Superbike 2022, BMW ha deciso di affidare il programma dei team indipendenti alla sola struttura di Bonovo MGM. Il team, al suo secondo anno nella categoria, godrà di due moto, affidate al collaudatore Laverty, ed a Loris Baz. Laverty, che ha corso la scorsa stagione anche con il team ufficiale, in sostituzione di Sykes, ha chiuso in diciannovesima posizione, mentre Baz, che ha sostituito Davies a Jerez e Portimao, ha raccolto abbastanza punti per chiudere quindicesimo in classifica generale. Come per il team ufficiale, anche il team MGM si prepara a una stagione dove l’obiettivo è di mettersi in luce costantemente.

Honda

Come per BMW, anche a Iwata si è deciso di affidare a un solo team le moto prodotte. Anche quest’anno, come da tradizione, le moto saranno affidate al team MIE, legato a doppio filo al fornitore di telai Moriwaki. Dopo essere finalmente riusciti a schierare la moto nel 2021, affidandola a un pilota competente come Mercado; per il 2022 il team ha scelto di schierare una seconda moto, affidata all’ex pilota del Motomondiale Hafizh Syarhin. La scelta del pilota malese non è un caso. Infatti, la figura di Syarhin vede un mix di appettibilità per i mercati asiatici e di esperienza. Infatti, prima di tornare nella classe di mezzo, Syarhin ha corso in MotoGP con Yamaha e KTM. L’obiettivo per il 2022 è senza dubbio quello di uscire definitivamente dall’anonimato in cui versa sportivamente il team da molti anni.

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