Superbike | GP Aragon – Sintesi Gara1: Rea vince su Bautista. Razgatlioglu amministra la terza posizione

La Gara1 del GP di Aragon Superbike è stata una gara tutt’altro che avara di emozioni. A trionfare è stato Rea, dopo un lungo duello con un ritrovato Bautista. Razgatlioglu, in difficoltà con le gomme, amministra la sua terza posizione.

Credit: Twitter

È arrivato il tempo per la prima gara stagionale della classe regina del panorama delle derivate dalla serie. La Superbike arriva a Gara1 del GP di Aragon con gli equilibri quantomai confermati: infatti, anche in queste prime sessione del Mondiale 2022, sono stati i primi alfieri di Ducati, Kawasaki e Yamaha a rendersi protagonisti.

Le Prove Libere di venerdì hanno premiato Jonathan Rea e Alvaro Bautista. I piloti Kawasaki e Ducati sono stati i più veloci, prevalendo su Razgatlioglu. Se i già citati ben figurano, delude Redding, mentre la maglia nera va alla coppia Syahrin-Cresson.

Dopo che Baz strappa a Bautista il miglior tempo nelle FP3, lo spagnolo di Ducati viene beffato anche nella Superpole, dove a rubargli la Pole Position è stato il Campione del Mondo in Carica Razgatlioglu. A chiudere la prima fila di Gara1 del GP di Aragon Superbike sarà Jonathan Rea, a cui è mancato il guizzo finale. La seconda fila era composta da Rinaldi, Lowes e Locatelli. La terza ha visto partire Lecuona, un fantastico Mykhalchyk e Bassani. Quarta fila per Baz, Gerloff e Oettl.

Sintesi Gara1 GP Aragon Superbike


La Gara1 del GP di Aragon Superbike si è svolta sotto un cielo sereno, con temperature di 16°C  per l’atmosfera e di 28°C. Il vento, abbastanza forte, soffia a 17km/h.

Al via parte perfettamente Bautista che, però, viene infilato alla uno da Toprak. Alla cinque arriva anche Rea su Bautista e, poco dopo, infila anche il turco di Yamaha che, alla otto, tenta un attacco suicida che, per fortuna, si risolve in scioltezza. Sul controrettilineo, Razgatlioglu fa da cavia per la Ducati di Bautista che si francobolla alla moto blu,

Giro 2 – Alla uno, Razgatlioglu si libera dal rischio Ducati e infila Jonathan Rea. Sul rettilineo che porta alla dieci è Rea a infilare la moto nipponica del Campione del Mondo. Sul rettilineo che porta all’ultima curva si avvicina di nuovo Bautista, ma stacca presto e desiste.

Giro 3 – In prima curva si presenta un’ulteriore occasione di affondo per Bautista che, conscio delle difficoltà nel primeggiare in staccata su Razgatlioglu, desiste. Nel mentre, i primi quattro (i primi tre più Rinaldi) iniziano a mettere un secondo e due sugli inseguitori, capitanati da un sorprendente Lecuona.

Giro 4 – Sul traguardo la classifica era la seguente: Rea, Toprak, Bautista, Rinaldi, Lecuona, Lowes, Locatelli, Vierge, Laverty, Mykhalchyk, Bassani, Baz, Gerloffm, Oettl, Nozane, Mahias, Tamburini, Bernardi, Redding e Ponsson. Nel T1 Lowes infila Lecuona e si mette all’inseguimento dei primi quattro.

Giro 5 – Razgatlioglu si riprende la leadership con una staccata devastante in curva uno. Nel mentre, Rinaldi perde il contatto con i primi tre e vede scendere a nove decimi il vantaggio su Lowes, Lecuona e compagni. Bautista, in queste prime fasi di gara, dimostra di non voler inserirsi prepotentemente nella lotta dei primi due.

Giro 6 – In curva uno Bautista rompe gli indugi: Razgatlioglu viene messo a sandwich con gli altri due e perde entrambe le posizioni dopo aver avuto un contatto all’esterno con lo spagnolo. Bautista infila anche Rea alla quattro ma, tre curve più tardi, Bautista risponde. Il controsorpasso del nordirlandese arriva alla undici ma, sul rettilineo successivo, riprende con facilità la prima posizione.

Giro 7 – Bautista passa primo sul traguardo, seguito da Rea, Razgatlioglu e Rinaldi che, grazie alla bagarre, rientra. In curva sei Bautista perde il posteriore e apre un pertugio a Rea che ringrazia e passa. Nelle retrovie, Lowes dimostra di non avere passo gara e scende fino a due secondi e nove da Rinaldi. Successivamente, alla dodici, l’inglese viene scaricato a terra e termina la sua gara in anticipo. Al tornante finale Rea infila Bautista in percorrenza.

https://twitter.com/WorldSBK/status/1512767265271427079

Giro 8 – Alla uno arriva la replica dello spagnolo e riprende il comando della gara. In tutto ciò, Razgatlioglu rimane in terza posizione a fare lo spettatore non pagante. Nonostante la caduta di Lowes, il gruppo degli inseguitori continua a perdere e arriva ad accusare un ritardo di oltre tre secondi e tre. Locatelli, al timone del gruppo, deve anche guardarsi dalla coppia ufficiale Honda al suo inseguimento.

Giro 9 – Alla sette Rea infila Bautista che, in quella curva, sceglie una traiettoria più tonda e meno squadrata. La risposta della Ducati arriva sul controrettilineo, dove il V4 da  il meglio di se. Sul traguardo, invece, la classifica era la seguente: Bautista, Rea, Razgatlioglu, Rinaldi, Locatelli, Lecuona, Vierge, Mykalchyk, Baz, Laverty, Oettlm Gerloff, Mahias, Bernardi, Bassani e Redding.

Giro 10 – Bautista soffre di scuotimento della moto sul rettilineo iniziale e apre la porta al sorpasso di Rea che non tarda ad arrivare. Nelle curve successive Rea ricomincia a mettere dei decimi sul trentaseienne di Ducati. Rinaldi, dopo aver ricucito qualche giro prima, perde nuovamente il contatto con i primi.

https://twitter.com/WorldSBK/status/1512768688100941825

Giro 11 – Arriva il ritiro per la Wild Card Ruiu. Il sardo avrà occasione di riscatto nella Superpole Race e in Gara2 di domani. Bautista riprende finalmente la posizione su Rea sul controrettilineo. Tuttavia, Bautista va lungo in percorrenza e Rea lo sorpassa e riesce ad avere il giusto slancio per rimanere primo in curva uno.

Giro 12  – Unica variazione in classifica arriva sul controrettilineo, dove Gerloff coglie l’undicesima posizione sorpassando Laverty.

Tredicesimo giro – Razgatlioglu si stacca velocemente dai primi due che continuano la lotta con l’ennesimo sorpasso d Bautista sul controrettilineo ai danni di un Rea che non riesce a incrociare in percorrenza.

Giro 14 – Nuovamente, in uscita dalla sei, Bautista perde il grip al posteriore e, alla staccata successiva, Rea ne approfitta e riprende lo scettro di comandante della gara. Si ripete il solito copione alla dodici dove, questa volta, Rea riesce a incrociare nella percorrenza.

Giro 15 – Staccata potente per Rea alla uno. Il sei volte Campione del Mondo ha dovuto frenare molto per difendersi dallo spagnolo di Ducati, ma la gomma da un accenno di difficoltà. Stessi sintomi, nuovamente alla sei, per Bautista. Razgatlioglu, invece, accusa oltre tre secondi sui primi due.

Giro 17 – Sul traguardo Rea arriva a godere di mezzo secondo su un Bautista in vistosa difficoltà con le gomme.

Ultimo giro – L’ultima tornata inizia con Rea che gode di quattro decimi su Bautista che, nel T1, tiene botta sulla Kawasaki. Sul rettilineo che porta alla dieci Bautista guadagna poco e, per lo spagnolo, l’ultima spiaggia arriva in fondo al lungo controrettilineo. La potenza della V4R permette a Bautista di superare Rea che, con gomme in migliori condizioni, riesce a incrociare per l’ennesima volta e a tagliare il traguardo per primo.

https://twitter.com/WorldSBK/status/1512772215715995653

Jonathan Rea vince Gara1 del GP di Aragon, classe Superbike. L’inglese precede Bautista per soli nove centesimi. Razgatlioglu amministra la sua terza posizione, mentre Rinaldi chiude quarto. Locatelli mantiene il controllo del gruppo degli inseguitori e chiude quinto. Dietro al bergamasco si classificano le due Honda ufficiali, Mykhalchyk, Gerloff e Laverty. Una manciata di punti per Baz, Bernardi, Oettl, Mahias e un Redding in costante difficoltà.

Gara1 GP Aragon Superbike
worldsbk.com

La Superbike torna in pista domani alle 10 per la Superpole Race del GP di Aragon.

 

Seguici su Telegram