10a tappa che porta la carovana di questa Dakar in Argentina. Con un percorso di 795 km, di cui due tratti cronometrati rispettivamente da 243 e 129 km i piloti sono arrivati a Belen, da cui poi partirà la Super Fiambalà. Tappa 10 Dakar

Un Peterhansel in versione schiacciasassi vince anche questa tappa. Il campione francese sta dimostrando perché viene chiamato Mister Dakar, dominando su tutti gli altri, che mai sono riusciti ad impensierirlo davvero. Questa vittoria lo issa in seconda posizione, con grande soddisfazione di Peugeot che ora si ritrova due piloti nei primi due posti.
Al-Attiyah ancora una volta sfortunato; sembrava potesse essere suo il secondo posto di tappa ma ha avuto un problema alla sospensione posteriore del suo Hilux, che lo ha relegato fuori dalla top 10; perdendo così inoltre il secondo posto nella generale proprio ai danni di Peterhansel.
Toyota può comunque sorridere grazie a De Villiers mentre Sainz continua a gestire il suo enorme vantaggio, ora leggermente ridotto a 50′.

Ancora una volta accade di tutto tra le moto; vince Walkner mentre Van Beveren, che si trovava in testa con un enorme vantaggio, a 3km dalla conclusione cade rovinosamente procurandosi uno pneumotorace e una clavicola rotta. Svaniscono così i suoi sogni di gloria e la competizione perde uno dei suoi protagonisti.
Tappa davvero complicatissima per un Road Book appositamente “vago”, che ha tratto in inganno i primi motociclisti; questi, lasciando le loro tracce hanno poi sviato molti di quelli che sono arrivati successivamente.
In seconda posizione il regolarissimo Quintanilla, a più di 11′, ma ciò che è importante è che il pilota KTM ha scavato un solco profondo tra sé e gli altri uomini di classifica; coloro che hanno compiuto veri e propri disastri nella navigazione del secondo tratto della tappa sono Barreda, Benavides, Pryce e Meo, arrivati con distacchi abissali.
Finisce purtroppo anche la corsa del nostro Botturi (fin’ora migliore degli italiani) che per una caduta si è fratturato una clavicola.
