Sin dalla nascita la W Series è stata criticata: molti, anche personaggi di spicco come Susie Wolff, temevano che potesse essere controproducente per il raggiungimento della parità fra donne e uomini nel motorsport; altri, tra cui David Coulthard – promotore di questa categoria – e Claire Williams, sostenevano fortemente questo progetto. Ora, a campionato finito, traiamo le conclusioni. W Series
Un passo in avanti per le donne verso la F1
Ancor prima che la W Series finisse, circa a metà stagione, il team principal Williams rimase impresso dalle performance della sua connazionale numero 55. Claire ha arruolato Jamie Chadwick come development driver per la scuderia di Grove.
Williams ci aveva visto lungo: ad agosto la britannica verrà incoronata prima campionessa W Series.
Jamie non ha nascosto che, con i $500.000 vinti nel campionato femminile, vorrebbe gareggiare in F3 nel 2020. Sfortunatamente quella somma non è sufficiente per “comprarsi” un sedile in un top team che le agevoli l’ascesa verso la F1.
Marta Garcia vuole correre in Nuova Zelanda
La 19enne spagnola vorrebbe investire i $100.000, guadagnatasi finendo 4^ nella classifica del campionato, nel campionato neozelandese TRS. La Toyota Racing Series utilizzerà la chassis Tatuus F3, che viene utilizzata in W Series.
Marta vorrebbe prenderne parte per migliorare le sue capacità alla guida, soprattutto su circuiti con curve veloci come Brands Hatch, su cui la spagnola ha faticato. Il campionato della Nuova Zelanda inizierebbe e finirebbe in tempo per permettere alla spagnola di prendere parte alla seconda stagione del campionato femminile, con la speranza che l’esperienza guadagnata in TRS le permetta di laurearsi campionessa W Series.
Alice Powell e l’endurance
La 26enne britannica si è guadagnata un posto nel campionato americano IMSA grazie alla sua vittoria a Brands Hatch. Sul circuito “Virginia International Raceway” Alice prenderà il posto di Christina Nielsen, impegnata con Mercedes alla 10 ore di Suzuka, al volante della MSR #57 Acura NSX GT3 del team Meyer Shank Racing. Al suo fianco ci sarà Katherine Legge.
Per la Powell sarà la prima gara negli Stati Uniti e solo la seconda di tipo endurance.
Sebbene sia solo il primo anno, la W Series ha già raccolto degli ottimi risultati in termini di preparazione delle pilote ad affrontare altre categorie. Ci auguriamo che in futuro permetta alle ragazze di compiere il grande salto verso le classi regine del motorsport.
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