Dopo tre giornate di test ad Almeria, le analisi dei dati telemetrici e dei tempi dei giri veloci, la serie femminile ha scelto le 6 ragazze che nel 2020 gareggeranno a fianco delle prime 12 nella classifica della stagione passata.
Sono 18, al momento, le pilote a cui è stato assegnato un sedile in W Series per il 2020. Mancano ancora due nomi, che verranno annunciati prossimamente, affinché arrivino a 20 le monoposto in griglia. Vediamo chi sono le fortunate. W Series nomi 2020
Vecchie glorie W Series nomi 2020
Alle prime dodici nella classifica della stagione inaugurale è stato assegnato un sedile di diritto. In ordine dalla 1^ alla 12^ sono:
- Jamie Chadwick, Regno Unito
- Beitske Visser, Olanda
- Alice Powell, Regno Unito
- Marta Garcìa, Spagna
- Emma Kimilainen, Finlandia
- Fabienne Wohlwend, Liechtenstein
- Miki Koyama, Giappone
- Sarah Moore, Regno Unito
- Vicky Piria, Italia
- Tasmin Pepper, Sud Africa
- Jessica Hawkins, Regno Unito
- Sabre Cook, Stati Uniti
New entry
Ecco chi sono i volti nuovi del campionato femminile:
- Ayla Agren, Norvegia
- Abbie Eaton, Regno Unito
- Belen Garcia, Spagna
- Nerea Marti, Spagna
- Irina Sidorkova, Russia
- Bruna Tomaselli, Brasile
#WSeries announces 18 drivers for 2020 season. 🗣️
Find out who joins our grid for season two: https://t.co/V4ShLHSrhv pic.twitter.com/ePIFXby1bW
— W Series (@WSeriesRacing) October 21, 2019
Non sarà più Marta Garcia la più giovane in pista(18 anni); le debuttanti Marti e Sidorkova hanno rispettivamente 17 e 16 anni!
Le parole di Catherine Bond Muir, CEO della categoria
“Non appena si è concluso il round finale di Brands Hatch, eravamo già proiettati sulla stagione 2020. Abbiamo ricevuto più di 40 candidature ad un sedile e non è stato semplice scegliere. Siamo partiti con i test in Spagna e in seguito le analisi dei dati.
La lista è impressionante: 12 volti della scorsa stagione e 6 nuove pilote, che hanno guidato benissimo ad Almeria. Nel gruppo ci sono ragazze provenienti da 12 Paesi diversi che vanno da tutte le fasce d’età: dall’esperta 30enne Emma Kimilainen alla giovane promessa di 16 anni, Irina Sidorkova.
Ci dispiace molto coloro che non abbiamo selezionato, ma purtroppo la loro delusione è semplicemente un esempio del rischio insito nella vita di qualsiasi atleta ai livelli più alti dello sport agonistico. Più si può vincere, più si può perdere.”
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