“Spero quantomeno di aver fatto divertire Frank…” Senna Mansell
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Sono queste le prime parole di Nigel Mansell, appena sceso dalla sua Williams, dopo aver realizzato di essere arrivato solo secondo al Gran Premio di Spagna 1986. Siamo sicuri che Sir Frank abbia trovato l’acceso duello fra il suo pilota e Ayrton Senna entusiasmante quanto i tifosi in tutto il mondo. Il 13 aprile di 34 anni fa, infatti, ci consegna uno dei distacchi più contenuti nella storia della Formula 1. Scopriamo insieme come è andata.
Una lotta all’ultima curva senna mansell
Questa gara è stata caratterizzata da una battaglia a tre per la leadership nell’ultima metà della gara. Ayrton Senna, Nigel Mansell e il campione del mondo in carica Alain Prost ebbero tutti l’opportunità di conquistare la vittoria, inseguendosi a stretto giro per tutta la gara. Mansell, arrischiandosi ai box per un treno di Goodyear fresche al giro 63, rientrò nella lotta recuperando oltre 19 secondi negli ultimi 10 giri grazie all’aderenza ritrovata.
Non fu sufficiente per ottenere la vittoria, ma la lotta che ne risultò con Ayrton Senna fece sì che i due tagliassero il traguardo quasi affiancati. Senna superò la bandiera a scacchi solo 0,014 s davanti a Mansell, in uno dei finali più avvincenti nella storia della Formula 1.
Gare da record
Ad oggi, il Gran Premio di Spagna 1986 non può considerarsi la corsa con il minor distacco alla bandiera a scacchi nella F1. Nel 2002, infatti, Rubens Barrichello vinse su Michael Schumacher con appena 0.011 secondi di vantaggio a Indianapolis.
I tifosi, tuttavia, sono divisi anche sulla natura di record del 1986 anche ben prima del 2002. Il Gran Premio d’Italia 1971, infatti, vide Peter Gethin battere Ronnie Peterson per appena 0.01 secondi, in un’epoca, però, in cui non si conteggiavano i millesimi.
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