La nuova Alfa Romeo Sauber C37, realizzata dallo chief designer Eric Gendelin e da Luca Furbatto, è frutto di un progetto audace con lo scopo di migliorare le prestazioni della scuderia elvetica.
Spinta dal motore Ferrari 2018 il team svizzero spera di fare un grosso salto in avanti e poter lottare a centro gruppo. Non basta questo però per incrementare le prestazioni così i tecnici di Hinwil hanno svolto un lavoro massiccio sul telaio, uno dei tanti punti deboli della C36.
Il muso è stato rivisto e si ispira ad una soluzione già vista sulla Force India negli anni passati, senza essere però troppo estremo, rimane la piccola protuberanza anteriore ma la sezione esterna è stata chiusa per incrementare i flussi d’aria sotto la vettura e permetterne il passaggio sul fondo scalinato e il diffusore. Un altro cambiamento in questa zona è la presenza di un doppio S-duct, nella C36 non era presente, sistema che permette di incanalare l’aria turbolenta proveniente dal sotto del muso e espellerla al di sopra di esso come flusso aerodinamico.
La Sauber è la prima monoposto a presentare delle appendici aerodinamiche al di sopra del tanto discusso Halo. Queste “alette” sono previste dal regolamento tecnico e hanno come scopo quello di indirizzizzare il flusso aerodinamico, disturbato dalla nuova protezione, verso l’airbox.
La presa d’aria del motore si presenta molto stretta e divisa in due parti principali,;quella più grande alimenta la power unit Ferrari mentre quella più piccola porta l’aria verso gli scambiatori. È presente anche un terzo slot più piccolo sopra il poggiatesta che alimenta gli elementi secondari. Il roll-bar con lo spuntone nel mezzo è ripreso dalla Mercedes W01.
L’ala posteriore è supportata da due piloni incurvati di scuola Ferrari, solo la Red Bull ne presenta uno,;e due grandi aperture per far fuoriuscire il calore da sotto il cofano.
Il team svizzero non ha ripreso le fiancate della SF70-H,;cosa fatta invece da Haas e Williams ma ha proposto una soluzione diversa e innovativa che richiama a tratti le Benetton di fine anni ’80 e inizio ’90. È presente una doppia presa di raffreddamento dei radiatori,;la prima nella posizione tradizionale e la seconda leggermente più arretrata permettendo di liberare spazio sul fondo vettura e contenere la dimensione delle pance. Ci sono anche dei deviatori di flusso, in stile Force India 2017, a ponte non collegati con i deviatori sulle fiancate.
Le sospensioni sono rimaste push rod adottando però lo stesso attacco a pivot della Mercedes W08 e poi della Toro Rosso STR12. Questo sistema rende paralleli i 2 bracci, superiore e inferiore, della sospensione andando quindi ad influenzare meno l’aria diretta alle bocche di raffreddamento.
L’interasse della vettura è stato allungato di oltre 100mm ciò dovrebbe permettere di avere più spazio tra le fiancate e le ruote posteriori,;consentendo un miglior controllo della scia dei pneumatici anteriori. Sul fondo sono rimasti gli 11 slot in prossimità delle ruote posteriori che servono ad aumentare il carico aerodinamico generato.
Come per tutte le altre scuderie la versione finale della C37 sarà visibile solo a Melbourne,;prima tappa del mondiale 2018 mentre per le prime novità basterà aspettare fino al 26 quando avranno inizio i test invernali.