E così dopo il periodo delle presentazioni e delle parole, si inizia fare veramente sul serio poiché (finalmente) sono cominciati i test invernali della stagione 2018 che anche quest’anno si svolgeranno sul circuito di Barcellona. Diffusore Ferrari 2018
L’importanza di questo giorno non è mai da sottovalutare poichè è in questa occasione che si possono ammirare le vetture nella loro completezza,;visto che spesso i team decidono di nascondere o di camuffare (vedi RB14);certe zone delle proprie vetture durante le fasi di presentazione delle vetture, che preferiscono nascondere ai diretti avversari.
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Di conseguenza oggi è stato possibile osservare come si sono evolute le componenti (diffusore e bargeboards);della nuova creatura di Maranello che sono state ben celate al pubblico durante la fase di presentazione.
Le novità piu importanti della SF71H rigurdano il diffusore ed i bargeboards ma non solo.
Partiamo con un’analisi delle novità apportate al diffusore della SF71H:
Innanzitutto, per rendere comprensibile l’analisi tecnica anche ai lettori meno specializzati, partiamo col spiegare i caratteri generali di questo componente aereodinamico. Col termine diffusore si è soliti indicare quel particolare elemento aerodinamico collocato nella parte terminale del fondo della vettura ed;avente il compito di generare quanta più downforce possibile sfruttando i flussi provenienti dal centro e dal fondo della vettura.
Grazie alla sua posizione il diffusore è sempre stato un componente essenziale per queste vetture poichè permette di produrre un elevato;livello di carico aerodinamico con una resistenza all’avanzamento pressappoco nulla rispetto a quella generata dall’alettone posteriore. Di conseguenza è fondamentale riuscire a massimizzarne l’efficienza in modo da poter;utilizzare un’incidenza d’ala posteriore minore dei concorrenti e raggiungere quindi migliori velocità di punta.
Entrando nel dettaglio è possibile osservare come il nuovo diffusore della SF71H sia una chiara evoluzione della specifica testata dal giovane Charles Leclerc nei test estivi della scorsa stagione,;ed in seguito utilizzata dai piloti ufficiali in alcuni degli ultimi Gran Prix del 2017. Infatti rispetto al diffusore della SF70H è possibile osservare come la parte centrale del diffusore sia rimasta invariata e;di come invece sia stata modificata la parte terminale-laterale del diffusore.
Grazie alle foto è possibile osservare come adesso questa sezione sia stata molto semplificata e linearizzata, infatti sono presenti unicamente 2 soffiature;(sviluppate sia verticalmente che orizzontalmente), a differenza dei molto più numerosi generatori di vortice presenti nelle vecchia versione.
Essendo questo un argomento molto delicato, senza scendere nei dettagli, possiamo dire che l’obbiettivo degli aereodinamici di Maranello;è quello;di creare dei flussi in uscita dal diffusore che possano allontanare dalla zona centrale dello stesso le turbolenze;generate dal rotolamento della ruota;posteriore che potrebbero compromettere la generazione di carico.
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Passando ad analizzare il centro vettura è doveroso concentrare l’attenzione sui nuovi bargeboards laterali. Questi elementi aereodinamici, molto complessi ed elaborati,;permettono grazie alla loro forma divergente verso l’esterno di “laminare” i flussi provenienti dal fronte vettura per dirigerli al di sotto del corpo vettura e quindi verso il diffusore,;oppure per dirigerli fuori dal corpo vettura così da evitare la generazione turbolenze dirette verso il posteriore.
Rispetto all’ultima evoluzione dei bargebards montati sulla SF70H,;anche quelli della sua gemella presentano 4 soffiature verticali fondamentali per diminuire il drag (resistenza all’avanzamento) generato dal componente. Sulla versione 2018 il deflettore più avanzato è stato diviso, nella sua parte inferiore, in diversi deflettori più piccoli,;in modo da poter incanalare un maggiore quantitativo d’aria dirigendola verso l’esterno della vettura con più efficienza e meno drag.
Sono inoltre state modificate le “seghettature” nella parte inferiore dei bargeboards, le quali incanalano quanta più aria possibile al di sotto dei deflettori per poi dirigerla sotto il fondo della vettura,;in modo da poter aumentare quantitativo d’aria diretto verso la parte inferiore del diffusore.
Concludiamo questa breve analisi tecnica con un’ultima chicca per voi lettori.
Osservando con attenzione le immagini della SF71H sembra proprio che i tecnici di Maranello abbiano posizionato,;al di sotto dell’ingresso dell’F-duct ed oltre le soffiature dei piloni dell’ala anteriore (caratteristiche della MCL32), un (relativamente) piccolo deviatore di flusso. Inizialmente si sarebbe portati a pensare che questo flap sia sono un prolungamento dei;piloni dell’alettone ma in realtà pare ci sia molto di più da dire a riguardo.
Infatti analizzando bene le immagini sembra proprio che questo deviatore di flusso richiami nella forma, leggermente “arricciata” nella parte frontale,;le famose zanne della W08 (che ricordiamo hanno il compito di dirigere quanta più aria possibile al;di sotto del fondo della vettura così da alimentare il diffusore nella sua zona inferiore).
Non c’è dubbio che questa forma sia stata assolutamente ricercata e voluta dai tecnici di Maranello,;ma non è detto che questo deviatore sia nato per svolgere i compiti appena elencati. Se fosse come il mio intuito mi porta a credere ciò vorrebbe dire che la SF71-H;faccia veramente sul serio e che forse questo sia veramente l’anno buono per quel titolo che manca da ormai troppi anni.
Foto: AMuS e presentazione Ferrari
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