Ultimamente si parla spesso di “Party Mode”, una mappatura della Power Unit che permetterebbe di aumentare la potenza per alcuni chilometri. Stiamo dunque parlando del famoso “bottone magico” di cui dispone Mercedes e anche Ferrari da un paio di anni.Mappatura Power Unit
Il polverone è stato recentemente sollevato da Red Bull che lamenta una superiorità Mercedes in qualifica rispetto agli altri concorrenti in termini di prestazioni. Tale vantaggio è ottenuto semplicemente facendo variare al pilota le impostazioni della ECU (Electronic Control Unit) attraverso i settaggi sul volante.
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L’ECU gestisce elettronicamente le 5 componenti della Power Unit ovvero: Internal Combustion Engine (ICE), Turbocompressore, MGU-K, MGU-H e il pacco batterie.
La Party Mode rientra fra le “Engine Modes”,;esse non sono altro che mappature preimpostate della ECU con cui si controlla il consumo di combustibile, la potenza e la sua erogazione.
Esistono diverse Engine Modes, esse vengono scelte dal pilota in base all’esigenza che si ha durante la competizione. In qualifica viene sovente utilizzata, soprattutto in Q3, la Party Mode. Tale mappatura non è nient’altro che la modalità che permette di far raggiungere alla Power Unit la massima potenza tecnologicamente ammissibile dalla stessa.
Questa modalità non è comunque utilizzabile per un long run. Il propulsore termico infatti non sarebbe in grado di sopportare le sollecitazioni,;per un tempo relativamente lungo, indotte da un’erogazione di questo tipo principalmente a causa dell’eccessivo surriscaldamento.
Una mappatura di questo tipo influenza la massima potenza raggiungibile dalla Power;Unit;(voci dal Paddock parlano di circa 50 cv in più), ma ciò che cambia sostanzialmente è l’erogazione della potenza. L’ECU regola tutte le componenti affinché queste garantiscano alla monoposto una risposta fulminea al pedale dell’acceleratore,;ovviamente a sfavore dei consumi di combustibile e della durata dei componenti stessi.
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In ogni caso la Party;Mode non è l’unica modalità interessante, esistono svariate mappature,;tutte ugualmente importanti: esistono mappature che garantiscono una certa autonomia permettendo quindi di ultimare la gara in sicurezza,;esistono mappature che permettono di far raffreddare la PU surriscaldatosi durante l’inseguimento di una vettura, esistono mappature che preservano la PU al fine di evitare penalità derivanti dalla sostituzione della stessa e così via.
Si capisce subito come l’avvento delle ECU permetta una certa flessibilità,;ovvero adattare la monoposto alle più svariate condizioni, a patto che questo strumento sia utilizzato nel migliore dei modi.
La polemica inscenata dalla Red;Bull trova fondamento perché i team clienti dispongono di un set di mappature preimpostate e bloccate dal costruttore del propulsore. Tali mappature permettono una flessibilità limitata, che a volte poco si adatta alle condizioni di gara/qualifica:;i team costruttori dispongono quindi di un vantaggio non indifferente.