Al contrario di Monza e Suzuka, la regola di rispettare un tempo massimo in ogni giro di qualifica, introdotta dalla FIA in Italia, potrebbe rivelarsi controproducente in occasione del weekend di Las Vegas, a causa delle basse temperature.
Al contrario di Monza e Suzuka, la regola di rispettare un tempo massimo in ogni giro di qualifica, per evitare traffico e potenziali casi di impeding, potrebbe rivelarsi controproducente in occasione del weekend di Las Vegas, a causa delle basse temperature che non permetterebbero agli pneumatici di funzionare nella giusta finestra d’esercizio. Andrew Shovlin, trackside engineering director di Mercedes, ha voluto mettere in guardia la federazione sui possibili rischi.
Shovlin avverte: la regola sul tempo massimo in qualifica potrebbe causare problemi a Las Vegas
Fino al gran premio precedente a Monza, tutti i piloti erano obbligati a rispettare un delta massimo nell’in lap, non avendo però alcuna restrizione sugli out-lap. Tutto ciò è cambiato dal GP d’Italia in poi (con la sola eccezione di Singapore), ed i piloti sono stati costretti a non sforare il tempo massimo anche nel giro d’uscita.
L’esperimento si è rivelato un successo sia in Italia che in Giappone, e non è stato registrato alcun caso di impeding. Da un lato, la regola ha reso le cose difficili per quei piloti che volevano andare piano di proposito per evitare il surriscaldamento degli pneumatici. Dall’altro, però, ha reso le qualifiche molto più facili da gestire per le squadre, in quanto i distacchi in pista sono molto più facili da prevedere.
“Tutti fanno lo stesso tempo ora”, ha affermato Shovlin. ”Questo ha riordinato la sessione di qualifica, ed è il motivo per cui la FIA l’ha fatto. Ci sono stati alcuni casi in cui si è sfiorato l’errore o si sono raggiunte velocità di percorrenza molto elevate, per cui la pianificazione è più semplice. Ma la parte difficile è che diventa molto vincolante”.
“Alla fine tutti girano sul delta, perché se si decide di fare un giro più veloce, arrivi incollato alla vettura che precede e si inizia il giro con un secondo di distacco dalla macchina che precede”.
Suzuka si prestava bene alla regola sul delta in qualifica
Tuttavia, in piste come Suzuka, da sempre un circuito mangia gomme, i piloti erano ben contenti di girare il più lenti possibili, per evitare di mettere troppa temperatura sullo pneumatico. A Las Vegas il discorso però è diverso. Il freddo della cittadina del Nevada – considerando anche che il GP si disputerà a fine Novembre – rischia di creare problemi, qualora i piloti saranno obbligati a rispettare un delta time.
“La FIA ha detto ‘vedremo come va per ora’, ma sa che probabilmente non è una soluzione duratura”, aggiunge Shovlin. ”Ci saranno circuiti in cui dovranno aggiustare la regola”.
“Come è successo in Giappone, si voleva andare il più piano possibile, quindi tutti hanno fatto la stessa cosa. Quando ci si trova su una pista come Las Vegas, dove è necessario mettere molta energia negli pneumatici, improvvisamente si scopre che i piloti spingono a livelli diversi. Forse è qui che il tempo sul giro diventerà un po’ più difficile, se non si riesce a trovare lo spazio necessario in uscita box”.
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Fernando Alonso, invece, che non è certo uno che si fa troppi scrupoli nel criticare le decisioni della FIA, non è rimasto granché soddisfatto della regola imposta, chiedendo anche uno svecchiamento generale del format di qualifica attuale, ormai introdotto quasi 20 anni fa.
“Il tempo massimo non ha funzionato. Penso che ci sia stata una buona distribuzione in termini di vetture e che il circuito sia abbastanza lungo, ma stiamo ancora aspettando molto all’uscita dei box per creare un divario”.
“Come ho già detto a Singapore, non c’è una soluzione facile con i motori ibridi e i problemi degli pneumatici, che fanno un solo giro e si surriscaldano. Queste qualifiche sono obsolete per questo tipo di regolamenti”.
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