F1 Academy | Come la presenza di Susie Wolff salverà la serie

Formula Uno annuncia Susie Wolff come nuova managing director della F1 Academy. La sua presenza a salverà le sorti della categoria?

Forse c’è speranza. La Formula Uno sceglie Susie Wolff come nuova managing director della neonata F1 Academy. Mossa intelligente quella di Domenicali e degli ideatori della nuova serie, che debutterà il prossimo 28 Aprile a Spielberg, soprattutto dopo il flop della W Series. Un fallimento, quello del campionato tutto al femminile nato nel 2019, neppure fin troppo nascosto ormai: al di là dei problemi finanziari che hanno portato alla effettiva chiusura anticipata della serie, in quattro anni nessuna delle partecipanti è mai riuscita a passare “allo step successivo” e a proseguire il proprio percorso verso la Formula Uno.

susie wolff
Fonte: @Motorsport.com

Esempio eclatante è quello di Jamie Chadwick, tre volte campionessa della categoria e costretta a volare in America, nella IndyNXT,  per cercare di mandare avanti la propria carriera. Anche perché, al momento, di una nuova stagione della W Series non se ne sente proprio parlare.

Perché la presenza della Wolff potrebbe salvare la F1 Academy?

Già dall’annuncio, considerando il precedente della W Series, le aspettative riguardo questa nuova Academy (che, in realtà, di “Academy” ha ben poco, ma assomiglia molto più a un normale campionato) erano molto basse, tanto da apparire come un vano re-make della W Series. Un progetto nato forse più per accontentare chi reclama un motorsport più femminista e in cui, adesso si può dire, neppure i creatori stessi hanno creduto più di tanto.


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Mettere la Wolff al comando della F1 Academy potrebbe giovare non poco alla serie in termini di visibilità. Vuoi, da una parte, l’esperienza in Formula Uno con la Williams e i successi con Venturi in Formula E, vuoi per il matrimonio con Toto Wolff e il sostegno della Mercedes dall’altra. Finalmente il pubblico ha un figura di riferimento, da applaudire nel bene o da fischiare nel male. Sarà una nuova sfida per la Wolff, chiamata a non deludere le aspettative e a “far funzionare” questa nuova categoria.

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