Il vero nemico sono i freni: inquinano più del diesel, allarme sulle automobili elettriche

Un nuovo studio dell’Università di Southampton: il particolato emesso dalle pastiglie dei freni inquina più del diesel, allarme automobili elettriche

Il particolato emesso dalle pastiglie dei freni inquina più del diesel: lo studio che lancia l’allarme sulle automobile elettriche. L’Università di Southampton ha fatto luce su un tema spesso dimenticato ma che, con l’avvento delle EV, assume importanza chiave. Tutto pare collegato alla presenza del rame che, in alcuni tipi di pastiglie, è associato ad un aumento degli effetti nocivi sui polmoni delle persone.

Il vero nemico sono i freni: inquinano più del diesel, allarme sulle automobili elettriche
Allarme particolato emesso dai freni: le automobili elettriche inquinano di più – PH: Pexels

L’elettrico inquina più delle auto normali!“: una frase che, più o meno supportata da studi o statistiche, abbiamo spesso sentito dire o letto sui social. Se la nuova sensibilità sostenibile vuole spingere sull’acceleratore della transizione ecologica, è innegabile che talune criticità non vadano ignorate. Infrastrutture ed incentivi sono la base di questo ampio progetto, ma la fattibilità dell’elettrificazione non è tutto.

Nel recente passato, molto si è fatto per limitare le emissioni provenienti dai gas di scarico degli autoveicoli, associate ad un maggiore rischio di malattie cardiache o polmonari. Un nuovo studio, pubblicato dall’Università di Southampton, fa ora luce su un tema che prescinde dal tipo di propulsione: l’emissione di particolato legata all’usura delle pastiglie dei freni, tanto maggiore quanto più è pesante il veicolo in questione.

Anche le automobili elettriche inquinano

Con la svolta ecologica che ormai da tempo dà forma all’industria automotive, le emissioni di particolato provenienti dai gas di scarico passano in secondo piano. Nel Regno Unito e in alcune parti di Europa, il particolato proveniente dall’usura delle gomme, dei freni e dell’asfalto la fa da padrone. A mettere in luce il problema, secondo il dottor James Larkin, autore dello studio, sono le automobili elettriche.

Le persone generalmente associano l’inquinamento delle auto ai tubi di scarico e pensano che i veicoli elettrici abbiano zero emissioni – spiega in un articolo pubblicato sul sito dell’Università di Southampton – Tuttavia, i veicoli elettrici producono ancora particolato a causa dell’attrito e dell’usura della strada, degli pneumatici e dei freni“.

Il nostro obiettivo è stato capire come i diversi tipi di composizione chimica delle pastiglie influenzino la tossicità delle particelle emesse e cosa questo possa significare per la salute degli individui“. Lo studio è stato condotto su quattro composizioni differenti: a basso contenuto metallico, semi-metalliche, organiche non in amianto e ibride-ceramiche. I risultati emersi sono quantomeno allarmanti.

Particolato proveniente dai freni: il nemico è il rame

Gli scienziati coinvolti negli esperimenti hanno concentrato la loro attenzione sulle più piccole particelle emesse dall’usura dell’impianto frenante. Si tratta di polveri fini dal PM2.5 in giù, particelle dal diametro trenta volte inferiore a quello di un capello umano. Queste possono penetrare in profondità fino agli alveoli polmonari, che consentono lo scambio di ossigeno da e verso il flusso sanguigno.

Un fenomeno che, ogni anno, è associato a quattro milioni di morti premature in tutto il mondo“, specifica l’articolo in questione. Il particolato emesso è stato raccolto dai ricercatori, che ne hanno poi studiato l’interazione con cellule provenienti dal rivestimento dei polmoni. Delle composizioni analizzate, le pastiglie organiche non in amianto si sono rivelate le più pericolose in termini di tossicità.

Al secondo posto si sono attestate le pastiglie in ceramica che, come quelle organiche non in amianto, presentano alte concentrazioni di rame. In seguito ad esperimenti volti alla rimozione del rame, le particelle emesse si sono rivelate essere meno tossiche.

Possibili risvolti sull’industria automotive

I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Particle and Fibre Toxicology. Gli scienziati suggeriscono che una riduzione del contenuto di rame nelle pastiglie dei freni possa contribuire a mitigare alcuni degli effetti nocivi del particolato dei veicoli.

Il commento del prof. Matthew Loxham è chiaro: “Questa ricerca ha importanti implicazioni per la salute e per le politiche future, perché nel momento in cui passiamo dalle auto diesel e a benzina ai veicoli elettrici, le emissioni di particelle non di scarico potrebbero aumentare nel tempo a causa del fatto che i veicoli elettrici sono più pesanti di quelli con motore a combustione e creano un maggiore attrito“.

Le emissioni di particolato emesso durante la frenata saranno misurate nella nuova normativa Euro 7 (alVolante.it), che entrerà in vigore il 1° luglio 2027. Imporrà importanti limiti sulle automobili elettriche, che non potranno superare i 3mg/km di polveri fini prodotte dalle frenate. Le automobili ibride e a combustione, invece, avranno un limite di 7mg/km.

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Foto Copertina: Pexels