Carlos Sainz non ha nascosto un certo disappunto nell’aver appreso delle modifiche al programma del Sabato in Qatar tramite i media e non attraverso la FIA, dopo l’allarme lanciato da Pirelli nella notte in merito al fattore sicurezza.
Carlos Sainz non ha nascosto un certo disappunto nell’aver appreso delle modifiche al programma del Sabato in Qatar tramite i media e non attraverso la FIA, dopo l’allarme lanciato da Pirelli nella notte in merito al fattore sicurezza. Le analisi condotte dalla casa italiana hanno infatti evidenziato come, stint molto lunghi con un singolo set di pneumatici, in particolare le soft, avrebbero potuto provocare seri danni alla circonferenza della gomma, costringendo la federazione ad intervenire.
Sainz apprende delle modifiche al programma in Qatar tramite i media e non dalla FIA
“Se è necessario per la sicurezza, allora dobbiamo farlo”, ha commentato Sainz in merito alle modifiche apportate in corsa dalla federazione per arginare il problema sicurezza relativo agli pneumatici emerso durante le qualifiche.
“Ovviamente non apprezzo e non mi piace il fatto che siamo arrivati qui nel 2021 e nel frattempo ci sono stati due anni per reagire a questi cordoli inadeguati. C’è stata una riasfaltatura, un rifacimento dei cordoli, e per qualche motivo la FIA ha insistito con questo disegno di cordoli che sta uccidendo gli pneumatici”.
Come sappiamo, i cordoli sono stati interamente rivisitati alla vigilia del weekend, e proprio essi sarebbero la causa dei problemi riscontrati nelle analisi condotte da Pirelli, in quanto l’interferenza ad alta frequenza data dal passaggio sui cordoli ad alta velocità creerebbe problemi di delaminazione in stint molto lunghi con lo stesso set di gomme.
Per cercare di mettere una pezza, la FIA ha rivisto i track limits in curva 12 e 13, spostando la linea bianca di 80 cm all’interno. Inoltre, sono state anche varate delle misure cautelari, che prevedono l’obbligo di effettuare almeno 3 soste in gara, e non percorrere un singolo stint per più di 20 giri, qualora Pirelli dovesse confermare i problemi post Sprint.
“Non sto dando la colpa alla Pirelli”, aggiunge il madrileno. ‘‘Ma allo stesso tempo è chiaro che c’è qualcosa che non va. Siamo arrivati qui oggi in mattinata e abbiamo appreso le notizie dalla stampa. Nessuno ci ha informato che ci sarebbero state modifiche ai track limits. Nessuno ci ha detto che i pneumatici si stessero delaminando o cose del genere”.
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”Dobbiamo apprendere le cose dalla stampa, il che non è chiaramente il modo in cui le cose dovrebbero essere fatte. Come GPDA non eravamo contenti della situazione. Speriamo che la collaborazione cominci a migliorare, perché leggere le cose dalla stampa quando è in gioco la sicurezza e il nostro contributo dovrebbe essere preso in considerazione, non è sufficiente”.
Lo spagnolo, dopo aver concluso la sprint race al sesto posto, ha parlato anche della possibile strategia da adottare in gara: “Ho un’altra soft nuova. Magari la metterò per un giro, farò la partenza della mia vita e poi andrò ai box!”.
”Ma allo stesso tempo domani sarò sul lato sporco della griglia, che oggi sembrava piuttosto povero. A parte questo, abbiamo una media nuova, una dura nuova e due medie usate che sembrano in uno stato decente”.
”Quindi ad ogni sosta abbiamo gomme in abbondanza. Anche se credo fermamente che non dovremmo rischiare sulla delaminazione degli pneumatici, perché qui le curve sono molto veloci. Non vorrei che domani si verificassero forature o cose del genere su una pista così veloce”, conclude Carlos.
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