Test speciale a Fiorano in memoria di Gilles Villeneuve: Charles Leclerc al volante della Ferrari 312 T4 F1 dell'”Aviatore” coadiuvato da Renè Arnoux
Sono passati 40 anni dall’8 maggio 1982, dalle qualifiche del GP del Belgio di F1 in cui ci ha lasciato Gilles Villeneuve, e per celebrare l’anniversario di uno’ dei piloti Ferrari più amati di sempre, Charles Leclerc, Renè Arnoux e la Ferrari hanno organizzato un test a Fiorano con la 312 T4 che fu del canadese.
F1 | 8 maggio 1982: 40 anni senza Gilles Villeneuve, l’acrobata della F1
Il telaio 312 T4/037 è proprio quello con cui Gilles Villeneuve conquistò tre vittorie (su 6 in carriera) nel 1979 a Kyalami, Long Beach e Watkins Glen, portandolo al 2° posto in classifica, dietro solo all’altro ferrarista Jody Scheckter, l’ultimo campione del mondo Ferrari prima dell’era Schumacher.
Charles Leclerc takes a very special car for a run on the 40th anniversary of the passing of F1 icon Gilles Villeneuve #SalutGilles @ScuderiaFerrari
— Formula 1 (@F1) May 8, 2022
Con la guida di Arnoux, che fu il protagonista con Villeneuve del celeberrimo duello a Digione nel 1979, per poi approdare in Ferrari per tre stagioni dal 1983 al 1985, Leclerc ha effettuato alcuni giri sul tracciato di Fiorano.
Guarda su YouTube il video completo: Ricordando Gilles Villeneuve | Charles Leclerc e Renè Arnoux | Ferrari 312 T4
Leclerc: “È stato incredibile”
“È stato incredibile. Ovviamente è molto diverso da quello che guido di solito. Puoi sentire molto di più le vibrazioni, i suoni, puoi giocare molto di più con la macchina. Non c’era molto grip, quindi potevo mandarla in derapata e divertirmi. È veramente folle, e le cambiate sono un’altra cosa diversa, adesso è molto facile passare da una marcia all’altra, ed è veramente difficile da guidare, il posteriore si muove sempre.
Puoi veramente sentire la tensione, adesso abbiamo perso un po’ questo sentimento, ci sentiamo sicuri in macchina, ma quando guidi queste sei riportato nella giusta prospettiva e capisci qual’è il passo in avanti fatto dalla F1 sulla sicurezza. Adesso sulle nostre auto si gioca tutto sui minimi dettagli, all’epoca era probabilmente più il coraggio che contava.”

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