Un grave lutto ha colpito oggi il mondo dell’Endurance, che piange la prematura scomparsa di Sabine Schmitz. La pilota tedesca lottava dal 2017 contro un grave tumore, che l’ha sottratta all’affetto dei suoi cari e degli appassionati ad appena 51 anni.
Una vita dedicata all’Inferno Verde sabine schmitz
Un destino legato a doppio filo ai motori, quello di Sabine Schmitz, fin dalla più tenera infanzia. Nata nel 1969 nell’albergo di famiglia, proprio all’interno del Nordschleife, la Schmitz si avvicina fin da giovanissima al motorsport e dimostra il suo talento vincendo per ben due volte la durissima 24 Ore del Nurburgring. La sua incredibile esperienza in uno dei circuiti più pericolosi del mondo le vale in due occasioni il titolo VLN. Entrambi i risultati, di per sé impressionanti, l’hanno consegnata agli annali come sia come la prima donna a trionfare nella 24 Ore del Nurburgring, sia come prima detentrice del titolo VLN.
La Schmitz ha condotto per anni il Ring Taxi, sessioni di hot laps su tutto il percorso di 20,8 km del tracciato, a bordo di una BMW M5. Le decine di migliaia di giri percorsi all’Inferno Verde le valgono la fama mondiale di pilota veloce ed estremamente affidabile. Le sue capacità e il suo carisma la portano in televisione, dove si distingue come temibile “rivale” dello Stig in Top Gear.