Vittoria in carrozza per 2 Seas Motorsports, mentre la VR46, senza Rossi, con Salucci, Marini e Fumanelli conquista il terzo posto assoluto alla 12 ore del Golfo
La 10a edizione della 12 ore del Golfo, tornata sul rinnovato circuito di Yas Marina, ha visto per la seconda volta consecutiva la vittoria di 2 Seas Motorsport. Il team del Bahrain, passato alle Mercedes AMG dopo aver vinto con una McLaren 720S nella scorsa edizione, ha vinto con la #1 di Ben Barnicoat, Isa Al-Khalifa e Martin Kodric.
Durante la prima metà di gara, le due vetture del Team hanno chiuso in doppietta, con la #1 davanti alla #66 di Loggie-Tillbrok-Stevenson. E’ stato sopratutto Caspar Stevenson a porre una certa opposizione ai compagni di squadra, ma la sua vettura non ha avuto fortuna nella seconda parte di gara, in cui è stata costretta a una sosta per riparare il fondo, perdendo 5 minuti e la 2a piazza, finendo al 4° posto.
Condividono il podio la Mercedes #88 SPS di Piermann-Baumann-Lenz, che vince anche la classifica PRO/AM, e la Ferrari VR46 del Team Kessel, con Salucci e Marini che hanno condiviso la 488 con David Fumanelli. Il pilota milanese, che ha sostituito lo sfortunato Valentino Rossi, bloccato in quarantena preventiva, ha tirato la squadra soprattutto nella seconda metà di gara, sfruttando poi la sfortuna della Mercedes #66. La velocità della vettura del Team SPS, sopratutto con Baumann, non ha permesso però di agguantare la vittoria in classe Pro/AM, bissando il successo del 2019.
12 ore golfo Rossi
Indubbiamente i momenti più divertenti sono giunti alla partenza della seconda metà della gara, con Baumann che ha subito superato la #66, mentre Alessio Salucci si è reso protagonista di una serie di sorpassi in staccata piuttosto divertenti, ai danni della Ferrari #51 AF Corse di Cozzi, giunta quinta al traguardo.
Nella classe riservata ai Gentleman vince l’altra AF Corse, quella con equipaggio tutto americano di Saada, Grunewald, Kvamme e Estep.
Parlando invece degli altri protagonisti, le altre due vetture iscritte in classe PRO hanno avuto un sacco di problemi: la Mercedes 75 SPS (Habul-Grenier-Engel) è stata costretta a sostituire un ammortizzatore rotto nella prima metà, chiudendo 6a con 4 giri di ritardo.
Per l’Audi #99 di Attempto Racing la gara ha visto una catena di incidenti e sfortune varie: costretta alla partenza dalla pit lane, poi una foratura e un drive through nella prima ora di gara: per finire il povero Dries Vanthoor, autore anche di una rimonta, è stato costretto a riportare l’Audi ai box per una lunghissima sostituzione di un disco. Lavoro sprecato: poco dopo la macchina si ferma in pista, con il cambio rotto, e la gara definitivamente compromessa. Il team italiano ha comunque riparato la vettura per la seconda metà di gara, riportandola in pista con Vanthoor in gran forma. Un incidente tra Aka e la #51 ha comunque concluso la prima di due gare endurance previste per questo telaio. L’altra vettura incidentata è la #11 Kessel di Pampanini, costretta al ritiro dopo un incidente nella prima ora.
In GT4, la vittoria è andata alla McLaren 570 Greystone GT di Webb-Campbell-Clarke, davanti all’Aston del Century Motorsport.
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