Siamo al terzo appuntamento della giornata con la nostra cronaca e sintesi in diretta della 24 Ore di Le Mans 2019, che finora si è rivelata più sorprendente del previsto. Dopo una partenza relativamente tranquilla, la gara si è accesa al calare del sole. Una sequenza di Safety Car e un ritiro eccellente (quello della #3 Rebellion) hanno reso ancora più intensa la lotta in Toyota e nelle altre classi. Rimanete con noi per il racconto dello stint notturno, il più difficile e suggestivo.
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L’ottava ora di gara le mans cronaca
In GTE-Pro la lotta rimane davvero tesissima. Ferrari e Porsche continuano a schermirsi, con Estre a tenere la testa per pochi secondi su Pier Guidi, che a breve sarà sostituita da Calado. Ricordiamo che la Ferrari #71 ha invece dovuto scontare uno stop and go di dieci secondi. le mans cronaca
Si segnalano distacchi molto contenuti anche in LMP2. Non c’è vero dominio, ma la sfida sembra essere tutta fra G-Drive e Signatech. La squadra russa si era d’altronde detta preparata al meglio in una nostra intervista a Monza. Tutte le vetture della classe sono racchiuse in appena sei giri di distacco! le mans cronaca
Cambio pilota in LMP1 per la Toyota #8: Buemi va al volante e la testa della gara torna temporaneamente alla #7 con Lopez. Suggestiva inquadratura del pit stop di Christensen: si ammira la precisione millimetrica (e cronometrica) del team tedesco. Tensione ai box Toyota: la #7 ha un minuto di vantaggio sulla #8, ma c’è il cambio pilota di Conway. Incredibile ruota a ruota all’uscita dei pit, ma Conway rimane in testa! le mans cronaca
Perdita di fluidi sulla #7 in testa, ancora non meglio definita. Dall’altra parte dello spettro, ByKolles getta la spugna. La vettura non sarà ritirata, ma Dillmann la dichiara “fuori dai giochi”.
La situazione nelle varie classi sembra ora stabilizzata. In GTE-Am, in particolare, Keating ha stabilito un vantaggio consistente su JMW: a inseguire c’è l’italiano Perfetti, sulla Porsche Project 1. Cominciano le strategie conservative dei team, che chiedono ai piloti di risparmiare carburante e raffreddare i sistemi. Errore per Buemi, che è costretto a una manovra evasiva alla Dunlop.
Bandiere gialle per la JMW (seconda in GTE-Am) fuori pista. Si provvede a un rientro immediato. Pit stop per G-Drive e Signatech, quasi in contemporanea: non ci si aspettano scambi di posizione fra i leader LMP2.
In GTE-Pro, Calado sta replicando uno stint eccezionale, riducendo il divario con Christensen ad appena sei secondi. Contatto fra la Ford di Pla e la Porsche di Muller: spavento: testacoda ma nessun danno per le due vetture.
Pit stop quasi consecutivi in LMP1: Toyota, poi SMP. Tutte le squadre con due vetture in LMP1 sono appaiate a ricoprire le prime sei posizioni. Riprende il ruota a ruota Calado-Christensen: le due PRO, con la Ferrari in testa, sono separate da appena otto decimi.
La nona ora di gara
Si avvicina la mezzanotte, e la stanchezza si fa sentire per tutti. Si fa sentire perfino per i social media manager della gara, che fanno ironia sulla disavventura della Rebellion #3.
Here’s why @ThomasLaurent85 spun in the #3 @RebellionRacing! ?#BecauseWeAreRebells #LEMANS24 #WEC #SuperFinale #Mario #MarioKart pic.twitter.com/QKNcZoWLzV
— 24 Hours of Le Mans (@24hoursoflemans) June 15, 2019
Bandiere gialle in pista: brutto testacoda per la Aston Martin di Lynn, ora ferma in pista. Dopo circa dieci minuti di slow zones, si ritorna a pieno regime di bandiera verde. Vero disastro per Aston Martin: la #95 si schianta e causa una Safety Car. Si tratta della macchina in pole position: Sorensen ne esce indolenzito e leggermente claudicante.
La Safety Car rimane ancora in pista: il team di estricazione è al lavoro per mettere il tracciato in sicurezza. I team ne approfittano per rivedere le strategie di pit stop e consumo carburante. Il lungo periodo in regime di sicurezza, peraltro, sta seriamente ricompattando il gruppo: la ripartenza sarà impressionante. Torniamo in bandiere verdi, così come ritorna lo scontro Christensen-Calado. E questa volta è proprio Calado ad avere la meglio, in una battglia meravigliosa sacrificata dalla regia internazionale.
Di nuovo bandiere gialle in pista, e di nuovo problemi per la Dragonspeed LMP1 guidata da Hanley: è la seconda volta nella giornata di oggi.
La decima ora di gara le mans cronaca
Allo scoccare della decima ora, la pista conta ancora 60 vetture in corsa (nonostante qualche ritiro sostanziale, ma non formale). Sicuramente un record positivo, che sarebbe sembrato impossibile solo qualche anno fa. La notte è ormai inoltrata, ma questo non significa che lo spettacolo sia finito. In GTE-Pro non si combatte solo per la testa della gara, ma anche per le altre posizioni: è furioso il tentativo di recupero della AF Corse #71, al momento guidata da Molina. Delusione (annunciata) per BMW, che si appresta ad abbandonare il WEC senza alcun guizzo finale dai suoi pur bravissimi piloti.
Cambio pilota per il leader di classe PRO #92, con Vanthoor che si sostituisce a Christensen. Grosso cambiamento ai vertici della gara! Satefy Car a causa di uno schianto della SMP di Orudhzev, sul podio provvisorio in P3 fino a questo momento. Il pilota è illeso, ma la gara è irrimediabilmente compromessa. L’incidente è avvenuto nello stesso punto che aveva reclamato la Aston Martin.
Longue glissade de la #17 @SMP_Racing au virage du karting !
? La nuit est cruelle…#LeMans24 pic.twitter.com/huVCW1N2QA— 24 Heures du Mans (@24heuresdumans) June 15, 2019
Un’altra Safety Car così lunga scompiglia nuovamente gli equilibri in tutte le classi: i vantaggi maturati sono stai abbondantemente vanificati, e ricomincia anche la sfida Toyota. Dopo oltre venti minuti tornano le bandiere verdi: per i piloti è un’impresa tenere le gomme in temperatura. Difficoltà anche per Earl Bamber, che non segue la traiettoria ideale e perde qualche secondo, pur rimanendo in pista.
L’undicesima ora di gara
Continua, ancora accanito, il duello Toyota e la perdita di fluidi della #7. La situazione è tornata staile, con le vetture a passo costante. In questa fase, i piloti preferiscono spendere tutte le loro energie nel mantenere la concentrazione, rimanendo comservativi ed evitando inutili rischi.
Ricominciano i cambi pilota: Buemi e Rusinov entrano rispettivamente in Toyota e G-Drive per il primo stint a notte inoltrata. Nonostante il pit stop ritardato per il cambio con Kobayashi, la #7 riesce a mantenere la testa della gara! Approfittiamo di questo momento tranquillo per ricordarvi che risultati e classifiche sono reperbili in tempo reale a questo link.
Rimane stabile il dominio in GTE-Am di Keating: Fraga fa registrare il giro veloce! Lunga bandiera gialla esposta durante lo stop del leader pro #92: è di nuovo ARC Bratislava, fuori pista alle curve Porsche. Pilota illeso, si entra in regime di slow zones: non è ancora adeguato alla portata dell’incidente, arriva la terza safety car in quattro ore! Al suo rientro, il gruppo è nuovamente ricompattato. Ricomincia l’ennesima, estenuante (ma bellissima) lotta per il trionfo nelle varie classi.
24 Ore di Le Mans | Sintesi quinta-ottava ora: Colpi di scena con FCY e Safety Car