Il weekend della 24 ore di Le Mans 2019 entra nel vivo con la seconda sessione di qualifiche. La lotta per la pole position per la varie classi si fa intensa e, fra vicissitudini e bandiera rossa, è la Toyota #7 a prevalere.
Prima del semaforo verde
La sessione si apre con qualche aggiornamento sui lavori portati avanti dai team. Dopo la collisione della giornata di ieri, la #7 di Toyota sostituisce lo chassis. Si lavora anche nei box Rebellion e ByKolles. Questi ultimi, in particolare, sono costretti a cambiare interamente gli assetti dei freni della vettura dopo la deludente prestazione di ieri. Tracy Khron riceve invece conferma definitiva che non potrà partecipare alla maratona di La Sarthe dopo l’incidente nelle libere.
LMP1 Le Mans qualifiche
La sessione si apre subito con dei tempi impressionanti nella classe regina, molto più veloci rispetto al 2018. SMP sembra essere una seria minaccia al dominio Toyota, con un fantastico 3:16.953 di Aleshin subito insidiato dalle ibride. Lo stesso Aleshin perde la vettura alla seconda chicane, senza conseguenze. La promessa Thomas Laurent amministra una Rebellion in difficoltà (la #3 e la #1 in quinta e sesta posizione), ma si gira alla Dunlop. Dopo l’inconveniente, è proprio la #3 a causare una lunga bandiera rossa a causa di perdita di liquidi e fumo in pista alla Mulsanne. La sessione riprende dopo 25 minuti, ma la seconda Rebellion non tornerà in pista. Ancora una doppietta Toyota, ma gli equilibri sono precari!
LMP2
La classe rimane tesa e competitiva come ci si aspetta, con le prime cinque vetture racchiuse in meno di un secondo. Ci sono grossi problemi per quanto riguarda l’interazione in pista fra GTE-Pro e LMP2, che si ostacolo a vicenda con le simili velocità di punta. La Ford Chicane reclama sia la High Class e la Duqueine, senza conseguenza alcuna. La vera battaglia si conferma quella fra Dragonspeed e Jackie Chan (#38), separate in testa da appena tre decimi. Deludente la prova di G-Drive, che si ferma alla tredicesima piazza, mentre il team tutto italiano di Villorba è quindicesimo.
GTE-Pro Le mans qualifiche
La lotta in questa categoria, se possibile, è ancora più serrata. Entrambe le AF Corse sono leggermente fuori passo, ma si riservano 60 cavalli di potenza. Ad ora, la #71 chiude la top 10, con la #51 in dodicesima piazza. Nel frattempo, Ford tiene la testa con Tincknell per buona parte della sessione, salvo essere spodestata da una Porsche in stato di grazia e dalla sorpresa Corvette. Le prime otto vetture sono racchiuse in appena un secondo.
GTE- Am
A 25 minuti dalla fine si entra in regime di slow zones (80 km/h) per una uscita di pista nel secondo settore della Keating, mentre la #70 di Edward Cheever sconta 3 minuti di stop and go per abuso dei limiti del tracciato. Sono diverse, come sempre nella categoria, le uscite di pista senza conseguenze. In GTE-Am è ancora dominio Porsche, con Dempsey-Proton e Project One con Cairoli e Bergmeister al volante alla bandiera a scacchi.
I risultati completi della sessione sono reperibili a questo link.