Doppietta dominante delle Acura a Laguna Seca, che allungano nella classifica IMSA prima di Petit Le Mans. La Ford #66 conquista la prima vittoria stagionale
La partenza e la prima ora
La Mazda #77 di Nunez dopo un inizio molto aggressivo perde posizioni uscendo leggermente sulla ghiaia, e passa in ottava posizione, per il resto la bandiera verde non vede cambiamenti importanti nelle tre classi. La Porsche #911 di Tandy nei primi giri passa le due Corvette per la sesta posizione, mentre in GTD la Lamborghini #48 Paul Miller scappa.
La lotta è tra la Acura #86 MSR e la Porsche #9 Pfaff per la sprint cup: ad entrambe basta stare davanti all’avversaria per vincere il titolo piloti, e a separara la Acura dalla Porsche è la Ferrari #63 in terza posizione.
Al nono giro la #86 perde però di colpo due posizioni, con MacNeil e Robichon che sorpassano Hindman nel giro di poche curve: la Sprint Cup passa ora nelle mani di Robichon, pilota della Porsche #9.
Colpo di scena anche in GTLM, con la BMW #24 che singhiozza in uscita da curva 2 al giro 12, perdendo la leadership in favore della Ford #66 di Hand.
In DPi solo la Cadillac #10 WTR sembra in grado di contrastare le due Acura, che hanno costruito un netto vantaggio sulla #5 di Albuquerque.
Si ferma per prima la #31 Cadillac, dopo poco più di mezz’ora, un segno della sofferenza che alcune squadre stanno patendo con le gomme, mentre le altre DPi aspettano uno o due giri per la sosta. Le Corvette sono le uniche GTLM a fermarsi presto. Non si ferma subito invece la Mazda #77, che perde due secondi al giro prima della sosta.
Va in testacoda all’ultima curva Briscoe sulla Ford #67, perdendo la sesta posizione a vantaggio della Porsche #911 di Tandy, e fermandosi il giro dopo.
Seconda ora
La classifica DPi dopo i pit è #7, #6, #10, #5, #31, #55, #77, con le due Cadillac Action Express che hanno sopravanzato le Mazda, e la #5 più veloce del terzetto di testa.
Dopo i pit stop in GTLM le Corvette sopravanzano tutti, tranne la Ford #66 di Hand, mentre la BMW #24 dopo uno stint lungo rientra quarta.
La Acura #86 è assieme alla Lamborghini #48 l’unica che ha percorso 8 giri in più rispetto alla concorrenza, ma soffre anche di oltre 70 secondi di ritardo.
Cameron sulla Acura #6 approfitta del traffico per scambiarsi la prima posizione con la #7 di Taylor. È intanto battaglia tra la Corvette #3 e la Ford #66, e tra la #48 e la #86, ma per evitare il doppiaggio di quest’ultima.
Contatto tra la #96 e la #33 in GTD, mentre ricomincia il valzer dei pit stop, aperto dalla #5 MSR, seguita poi dalla Corvette #3 e dalle Acura.
Esce fuori pista la Acura #7 di Castroneves, senza perdere posizioni.
Sorpasso di prepotenza di Sellers sulla #86 di Farnbacher per il doppiaggio della Acura. Con un giro di ritardo, non potranno più approfittare di una bandiera gialla.
Viene penalizzata la #38 Performance Tech per un wheelspin mentre la vettura era sui jack.
Con 70 minuti alla fine le due Corvette, fermatesi fuori sequenza sfornano giri veloci su giri veloci (oltre un secondi migliori rispetto alla testa), e chiaramente puntano a una strategia a 3 soste.
Si ferma la Porsche #912, aprendo la finestra della strategia a due soste in GTLM. Garcia sulla Corvette #3 è a 35 secondi dalla testa, e continua a guadagnare sulla Ford #66.
Ultima ora
Si fermano la BMW #25 e la Ford #67, per andare fino in fondo. La BMW passa la Ford in pit lane. Si fermano anche la Ford #66 e la BMW #24. Hand rientra a 20 secondi da Garcia, ma la Corvette deve ancora fermarsi.
Continua nella terza ora la lunga lotta intestina tra le Cadillac #31 e #5 Action Express.
Hand gira in un incredibile 1’22”, passando a 15 secondi di svantaggio dalla Corvette #3.
Dopo il pit stop la Corvette #3 rientra a 35 secondi da Hand, mentre la Corvette #4 rimane in pista alcuni giri in più, rientrando poco dietro la Corvette.
Lally sulla Laborghini #44 approfitta di una imprecisione della #9 Pfaff per prendersi la terza posizione. Robichon è comunque il vincitore virtuale della Sprint cup.
L’ultima sosta della Mazda #55 è disastrosa, con la vettura spinta nel garage.
Pipo Derani sulla Cadillac #31 esce alla curva #6 perdendo la scia della Cadillac #10, la quale continua a inseguire la Acura #7. imsa laguna seca
Si sviluppa a 20 minuti dalla fine una battaglia a tre tra Edwards (#24), De Philippi (#25) e Garcia (#3) per la seconda posizione GTLM.
A nove minuti dalla fine entrambe le Corvette passano la BMW #25. Edwards sulla BMW #24 è però ormai lontano.
It’s not over ‘til it’s over!
📺: NBC pic.twitter.com/yjYcr8zhVi
— #IMSA (@IMSA) September 15, 2019
La Cadillac #31 di Derani sorpassa la #10 WTR, ma deve poi difendersi dalla stessa. imsa laguna seca
Bandiera a scacchi
Acura segna una doppietta assolutamente dominante, con la #6 di Montoya-Cameron che passando la #7, partita in pole, guadagna 5 punti in classifica sulla Cadillac #31 di Derani-Nasr, che però non sono ancora sconfitti in vista di Petit Le Mans.
Disastro per la Mazda, con la #55 che si ritira a causa di un guasto al cambio, uscendo dai giochi per la classifica, ormai compromessa anche nel costruttori dopo il sesto posto della #77. imsa laguna seca
In LMP2 la #52 PR1 conquista una corsa dominata dall’inizio alla fine.
La Ford #66 di Hand-Mueller conquista la prima vittoria stagionale, riuscendo a interpretare correttamente le difficili variabili della pista e delle gomme, passando presto la BMW #24, seconda al traguardo davanti all’arrembante Corvette #3 di Garcia-Magnussen. Il team Corvette Racing ha tentato una strategia a tre soste, che ha pagato relativamente, consentendo un terzo e un quarto posto.
Weekend sottotono per le Porsche, ultime, con la #912 davanti alla #911. Il titolo costruttori non è però in pericolo, e quello piloti solo relativamente, essendo la Corvette #3 a 15 punti dalla Porsche #912.
La GTD vede una vittoria assolutamente dominante della Lamborghini #48 Paul Miller di Lewis e Sellers, che hanno avuto un passo irraggiungibile, con la Ferrari #63 di MacNeil-Vilander seconda, anch’essa molto lontana dalla Lamborghini #44 Magnus. imsa laguna seca
La lotta per la Sprint Cup si è di fatto risolta nel primo stint, a causa del passo terribile della Acura #86 di Hindman-Farnbacher rispetto a quello della Porsche #9 di Robichon-Hargrove, che conquista questo titolo. La compagine del Meyer Shank Racing è d’altronde prima in classifica generale.
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