Con la notifica di stamattina, l’ACO ufficializza il debutto delle auto da competizione a idrogeno per la Le Mans 2026.
L’Automobile Club de l’Ouest sta lavorando all’introduzione delle tecnologie a idrogeno nelle corse dal 2018, con lo scopo di decarbonizzare le competizioni automobilistiche e contribuire alla imminente e necessaria transizione ecologica. Ecco, quindi, che nel 2026 faranno il debutto a Le Mans le prime auto a idrogeno da competizione.
L’ACO, in stretta collaborazione con la FIA, sta lavorando duramente per la realizzazione di una classe dedicata ai prototipi a idrogeno alla 24 ore di Le Mans nei prossimi anni. Mission H24, questo è il nome di una joint venture tra ACO e Green GT, sta tracciando la strada, conducendo ricerca e sviluppo in aree quali sicurezza, prestazioni e rifornimento.
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La 24 Ore di Le Mans celebra quest’anno il suo centenario. L’ACO, organizzatore e promotore del leggendario evento di durata, sinonimo di passione, dedizione e innovazione, sta preparando un nuovo capitolo per la gara, perseguendo la sua reputazione di impegnativo banco di prova tecnologico per le più recenti iniziative del mondo automobilistico. L’ACO ha iniziato a introdurre la sua strategia sull’idrogeno nel 2018, con l’obiettivo di introdurre una categoria dedicata a questa tecnologia alla 24 Ore di Le Mans e nel resto del FIA WEC. Grazie al sostegno della FIA, il programma Mission H24 e i suoi partner TotalEnergies, Michelin, Symbio, Plastic Omnium, Richard Mille, Dietsmann ed Essilor sono andati di bene in meglio, trasformando gradualmente le idee in realtà.
In pochi anni, i progressi compiuti sono sotto gli occhi di tutti: dall’approvazione del progetto dell’auto, alla creazione di una stazione di rifornimento mobile, fino alle corse di un prototipo di auto elettrica con celle a combustibile alimentate a idrogeno, che ha partecipato anche alla Micheli Le Mans Cup. Per i futuri costruttori ci sarà anche l’alternativa dei propulsori classici, ma con l’utilizzo dell’idrogeno come carburante.
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Pierre Fillon, Presidente dell’ACO ha dichiarato:
“Dal 2018, l’ecosistema dell’idrogeno si è evoluto enormemente. Stiamo imparando facendo. Stiamo esplorando le possibilità. E questo è esattamente l’obiettivo che ci siamo posti cinque anni fa quando abbiamo lanciato MissionH24. La cella a combustibile è stata scelta inizialmente per il suo potenziale, che è ancora attuale. Oggi, anche il motore a combustione interna a idrogeno si presenta come una possibilità per i costruttori. Il regolamento della 24 Ore di Le Mans ha sempre sostenuto la libertà e la varietà. Per questo motivo, annunciamo ufficialmente che entrambe le tecnologie, celle a combustibile e motore a combustione interna a idrogeno, saranno accettate e autorizzate per i costruttori che desiderano partecipare alla 24 Ore di Le Mans nella categoria Idrogeno. Vorrei sottolineare l’enorme lavoro svolto da MissionH24, insieme all’ACO e alla FIA. Siamo tutti consapevoli delle sfide che attendono il futuro del motorsport e della necessità di decarbonizzare la mobilità, e le stiamo affrontando insieme”.
Queste invece le parole di Richard Mille, presidente della commissione Endurance della FIA:
“L’idrogeno come fonte di energia non è ancora stato pienamente esplorato nello sport automobilistico. Tuttavia, dato che offre una varietà di opzioni in termini di tipi di stoccaggio e di propulsori, rappresenta una prospettiva molto interessante. L’implementazione di fonti di energia sostenibili nelle competizioni motoristiche è uno degli obiettivi principali della FIA e fa parte della nostra tabella di marcia a lungo termine. La chiave è individuare le soluzioni migliori per le diverse discipline motoristiche. Data la natura delle gare di durata, l’idrogeno è una delle opzioni più adatte; pertanto, la FIA sostiene pienamente il progetto MissionH24 dell’ACO. Stiamo lavorando con loro, condividendo il nostro know-how e la nostra esperienza, per introdurre una nuova fonte di energia nelle gare di durata”.
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