Potrebbe essere italiana la prima vettura elettrica della storia a partecipare alla 24 ore di Le Mans, con uno studio di fattibilità avviato dallo storico marchio Bertone.
Lo storico marchio piemontese di design Bertone potrebbe correre presto a Le Mans. L’azienda italiana infatti è stata acquisita nel 2018 dalla Flymove Holding. In particolare, la divisione FlyMove Bertone Motorsport, con sede all’autodromo di Adria, è dedicata alla gestione delle hyper-car full electric del marchio.
Flymove infatti ha sviluppato una tecnologia in grado di sopperire al limite principale all’impiego della mobilità elettrica nel motorsport, vale a dire l’autonomia. Si apre in questo modo la strada ad un ingresso nel mondo delle corse.
Mentre la Formula E è allo studio di un sistema di ricarica rapida per le proprie vetture di terza generazione, Flymove ha cambiato completamente le carte in tavola, sviluppando il BSS, acronimo di Battery Swap System, ossia Sistema di Scambio delle Batterie. Invece di ricaricare le batterie a bordo della vettura, queste vengono rapidamente sostituite con altre già cariche. Come si apprende dal comunicato stampa inoltre, l’energia richiesta dal sistema BSS per ricaricare le batterie, peraltro spesso totalmente di fonte rinnovabile, è estremamente inferiore a quella necessaria alle colonnine fast recharging per ottenere tempi di ricarica lontanamente comparabili a quelli del sistema BSS (nel migliore dei casi 15-30 minuti contro i soli 3 del sistema BSS).
Gli ingegneri di Flymove, in collaborazione con i propri partners tecnologici, hanno inoltre ideato e sviluppato il nuovo BSS Power Train per i veicoli Dianchè avente caratteristiche funzionali e di efficienza di assoluto rilievo.
La 24 ore di Le Mans il vero obiettivo
La tecnologia BSS permetterebbe alle vetture elettriche di poter competere contro prototipi ibridi o termici. Questo ha aperto la porta a Bertone per partecipare a corse quali la Pikes Peak in America e gare di durata in Europa, ma si sta valutando anche l’organizzazione di campionati monomarca.
Ma è la 24 ore di Le Mans il vero obiettivo dichiarato. Flymove Bertone Motorsport infatti annuncia di aver avviato gli studi preliminari di fattibilità per candidarsi alla partecipazione della prestigiosa competizione endurance nell’ambito della categoria “Garage 56”, per la prima volta nella storia con una vettura totalmente a propulsione elettrica con scambio rapido di batteria. Sono ancora sconosciute le tempistiche previste.
La vettura di partenza sarà la Dianchè BSS GT Cube. La versione stradale monta due motori elettrici, uno per ogni asse, da 300 kW l’uno, equivalenti a una potenza totale di oltre 800 cavalli. Dotata di una trazione integrale, la Dianchè GT Cube può raggiungere i 350 km/h, con l’incredibile scatto da 0 a 100 km/h in 2,2 secondi. L’autonomia della batteria è di 150 kwh.
Un dream team per puntare in alto
Per lo sviluppo della Dianchè BSS GT “Endurance”, Bertone ha scelto l’esperienza maturata in decenni di Formula Uno e di Le Mans di Sergio Rinland. A lui sarà affiancato il team di design di Bertone guidato da Carlos Arroyo Turon.
Presidente del Team è Enric Codony, forte di una grande esperienza nelle corse e in particolare in Renault Motorsport, mentre Team Principal è Giuseppe Dorigo, altro veterano delle corse con venticinque anni di militanza in Formula Uno. E’ in via di definizione inoltre la costituzione di un “dream team” di piloti di grande esperienza in Formula Uno ed Endurance.
La tecnologia ibrida è da anni in uso nel mondiale endurance, mentre l’ACO ha annunciato la creazione di una classe riservata alle vetture a idrogeno per il 2024. Il sistema BSS per vetture elettriche si colloca quindi in un ambiente tecnologico estremamente variegato. Bertone conferma ancora una volta il motorsport e in particolare Le Mans come il banco di prova perfetto per la mobilità del futuro.
WEC | Le ultime indiscrezioni sulla classe Hypercar: Oreca pronta?