Il WEC torna in Giappone a casa della Toyota per la 6 ore del Fuji, e Sportitalia trasmetterà tutto in chiaro: l’anteprima e gli orari TV
Orari TV: il debutto di Sportitalia
Per la prima volta il Mondiale Endurance sarà trasmesso in chiaro e in diretta in Italia da Sportitalia (canale 60 del DTT), che si aggiunge alla copertura di Eurosport a partire da questo evento. L’emittente visibile sul digitale terrestre seguirà in diretta la corsa sul canale principale e su SI Motori a partire dalle 8:00 fino alle 10:00, con una replica integrale dalla 10.00 alle 16.00 su SI Motori. Il commentatore sarà Luca Basso, già redattore di Motorionline e amministratore della pagina “I Talenti Immaginari della F1”.
Rimane disponibile la copertura integrale e senza pubblicità dell’app WEC (a pagamento per lo streaming live) (fiawec.com/en/live), che offre anche gli onboard di alcune vetture selezionate.
Ora | Evento | TV |
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Venerdì 4 ottobre | ||
4:00-5:30 | Prove Libere 1 | No |
8:30-10:00 | Prove Libere 2 | No |
Sabato 5 ottobre | ||
2:20-3:20 | Prove Libere #3 | No |
6:10-6:30 | Qualifiche GTE | App WEC, Motorsport.tv |
6:40-7:00 | Qualifiche LMP | App WEC, Motorsport.tv |
Domenica 6 Ottobre | ||
Giro di formazione alle 3:56, Partenza alle 4:00, termine alle 10:00 | Gara | Sportitalia (ultime due ore), App WEC, Motorsport.tv, Eurosport Player, Eurosport 1 (ultimi 90 minuti) Replica su SI Motori (10.00-16.00) |
Il circuito
Il Fuji Speeway, costruito ai piedi della vulcano sacro simbolo del Giappone, è assieme a Suzuka il principale circuito Giapponese. Nacque nel 1965 come un velocissimo circuito di 6 km con una curva sopraelevata, e ospitò la F1 nel 1976 e 1977 e il Mondiale Sport Prototipi dal 1982 al 1988. Il Fuji nel corso degli anni divenne sempre più vecchio e insicuro, come dimostrò il pauroso incidente di Tetsuya Ota nel 1998. Nel 2000 Toyota comprò il tracciato dalla Mitsubishi, e in occasione del suo ingresso in F1 lo fece aggiornare da Hermann Tilke, con nuove infrastrutture.
Il nuovo Fuji Speedway è un circuito che pur somigliando al vecchio tracciato, è nei fatti cambiato in ogni singola parte, specialmente nel terzo settore dove la nuova Dunlop chicane esce su un complesso di tre tornanti al posto della lunga e veloce ultima curva.
La F1 vi corse solo due gran premi, nel 2007 e nel 2008, ma nel 2012, con l’arrivo di Toyota in LMP1 il WEC divenne il nuovo principale evento internazionale, e la Toyota ebbe finalmente l’occasione di rallegrare i suoi fan vincendo ogni singola gara, fatta eccezione per il 2015.
Le condizioni atmosferiche hanno condizionato le edizioni del 2013 (gara fermata dopo 16 giri sotto safety car), del 2017 (gara fermata dopo 4 ore per nebbia) e del 2018. Altra gara memorabile è certamente quella del 2016, che vide un triello tra Audi, Toyota e Porsche, vinto dalla TS050 di Sarrain-Conway-Kobayashi con un margine di poco più di un secondo.
I Record
In LMP1 rimane imbattuto il record in qualifica di Mark Webber sulla Porsche 919 del 2016 (1:22.639), mentre in gara sempre nel 2016 Duval segnò un 1:24.645 sulla Audi R18.
In LMP2 i record da battere sono l’1:28.011 di Duval in qualifica e l’1:30.610 di Lapierre in gara.
Record recentissimi anche in GTE-PRO, con Thiim (Aston Martin) che detiene l’1:35.884 che lo mandò in pole lo scorso anno, mentre Blomqvist detiene il record in gara (1:37.392) con la BMW M8.
In GTE-AM Matt Campbell ha segnato un 1:36.992 nella qualifica dello scorso anno, e Cairoli detieneil record in gara (1:38.830). wec 6 ore fuji orari
Come già detto, la Toyota ha vinto 6 delle sette edizioni tenutesi dal 2012, salvo quella del 2015, vinta dalla Porsche. In GTE-PRO abbiamo 3 vittorie per la Ferrari, due per la Porsche e una a testa per Aston Martin e Ford.
La gara del 2018
La pioggia segna la prima ora di gara, ma mentre l’asfalto si asciuga Toyota #7 di Conway-Kobayashi-Lopez, partita dal fondo, riesce a recuperare e a superare la #8 di Buemì-Alonso-Nakajima.
In LMP2 è doppietta Jackie Chan, con la #37 davanti alla #38, mentre la #36 Signatech, che vincerà il mondiale è terza.
Inserisce un altro mattone nel muro del suo straordinario mondiale la Porsche #92 di Estre-Christensen, grazie anche all’intervento di Pastor Maldonado che si scontra con un incolpevole Rigon mentre era in testa con la Ferrari #71, rovinandone la gara. Seconda posizione per la BMW #82 in gran forma, completa il podio la Ford #67.
La Porsche #56 Project 1 vince per la prima volta nel mondiale e si lancia alla conquista del titolo, seguita dalla #88 Dempsey-Proton e dalla Aston Martin #90 TF Sport.
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