Doppietta Toyota davanti a Ferrari, le Iron Dames conquistano l’ultima vittoria in GTE alla 8 ore del Bahrain, titolo WEC piloti a Buemì/Hirakawa/Hartley
La 8 ore del Bahrain 2023 ha chiuso la stagione 2023 del WEC, e anche due ere storiche con le ultime gar per la classe GTE e per la LMP2 nel WEC, mentre in Hypercar Toyota ha conquistato il titolo piloti con Buemì/Hirakawa/Hartley. Le 8 ore di gara si sono svolte praticamente senza incidenti di nota, e solo alcune cortissime FCY che hanno inframezzato l’azione.
Hypercar: la Toyota #8 chiude con vittoria e titolo
La vittoria del titolo mondiale piloti per la Toyota #8 di Buemì/Hirakawa/Hartley i era stata resa facile proprio dalla pole di Hartley ieri, e la gara è stata una passerella per il trio, che ha dominato sostanzialmente dal via alla bandiera a scacchi, infliggendo distacchi pesanti per tutti, anche e soprattutto ai compagni di squadra. Per la #8 questa è la seconda vittoria della stagione, ma sfruttando la propria costanza di punti hanno avuto facilmente la meglio sulla #7, che paga i KO a Le Mans e Portimao. Per Brendon Hartley e Sebastien Buemì questo è il quarto titolo, il secondo per il ben più giovane Ryo Hirakawa.
Proprio la Toyota #7 di Conway/Kobayashi/Lopez ha subito l’incidente in curva 1 causato dal bloccaggio della Cadillac di Bamber, che ha colpito Lopez costringendolo a una lunga rimonta che lo ha visto superare tutto il gruppo Hypercar, mentre le due Ferrari si sono avvantaggiate da questo incidente piazzandosi 2a e 3a. La Cadillac, che lottava con Porsche per il 3° posto nel mondiale costruttori, ne è rimasta però danneggiata, chiudendo solo 11a a 3 giri.
Nella terza ora Kobayashi è riuscito a passare anche la Ferrari #51 di Pier Guidi, ma poi per la #7 non c’ stato nulla da fare, l’equipaggio della #8, specie con Hirakawa, era assai più veloce, e hanno chiuso a 47 secondi dal vincitore.
Intense on-track battle for 3rd in Hypercar between the #50 Ferrari and #38 JOTA 😮#WEC #8HBahrain @JotaSport pic.twitter.com/CXggBMWSe6
— FIA World Endurance Championship (@FIAWEC) November 4, 2023
Un’appagante lotta per il podio tra Ferrari e le Porsche di JOTA e Penske
La lotta per il terzo posto ha visto la Ferrari #50 di Antonio Fuoco, Nicklas Nielsen e Miguel Molina chiudere sul podio, portando l’equipaggio della #50 al terzo posto nella classifica costruttori. Come avevano anticipato in casa Ferrari lottare contro le Toyota non era possibile, e anche le Porsche hanno mostrato spesso un passo migliore.
Dopo le prime due ore che le 499P hanno gestito bene, le Porsche 963 hanno infatti preso vita sfruttando l’arrivo della notte, con Yifei Ye sulla Porsche #38 JOTA che ha recuperato uno svantaggio di 15 secondi portandosi negli scarichi delle Ferrari.
Antonio Felix Da Costa, nella sua ultima gara (per ora) nel WEC, è stato autore del sorpasso sulla Ferrari #50 di Nielsen che lo ha portato in terza posizione nel corso della 5a ora, ma anche dell’errore con 2 ore e 45 minuti alla fine che è costato probabilmente il podio Hypercar. Un’uscita di pista e un rientro giudicato “pericoloso” dalla direzione gara gli è costato un drive through. Da Costa è comunque riuscito a superare la Ferrari #51 di Giovinazzi, ma non la #50 di Nielsen, e la lotta si è allargata anche alla Porsche #6 Penske, che ha recuperato da un inizio gara disastroso, con soste molto lente.
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Il lavoro dei meccanici di AF Corse è stato oggi encomiabile, rispettivamente primi e terzi per tempo in pit lane con la #50 e la #51, e questo ha consentito di arginare le due 963, con Fuoco che ha maturato un bel cuscinetto grazie anche alla difesa di Pier Guidi nella settima ora, con la #51 che ha dovuto poi mettere i remi in barca e accontentarsi della sesta posizione dietro alla Porsche #6 di Estre/Lotterer/Vanthoor. Nell’ultima ora Stevens è comunque giunto molto vicino alla #50, chiudendo a 962 millesimi dalla Ferrari.
In casa Ferrari AF Corse probabilmente avrebbe preferito evitare l’episodio all’inizio della settima ora, quando Fuoco e Pier Guidi sono andati al contatto più volte nell’out lap su gomme fredde della #50, con Fuoco che ha decisamente esagerato nel portare l’attacco con gomme calde. Il grande capo Antonello Coletta probabilmente avrà qualcosa da dire ai suoi piloti, visto che questo non è stato un caso nel corso della stagione.
D’altra parte, va dato atto al lavoro di JOTA, oggi nettamente superiore alla squadra ufficiale con la 963, e a tratti anche migliore delle Toyota.
Gli altri sono stati diciamo, mere comparse: la Porsche #5 ha chiudo settima, con alcuni problemi che ne hanno rallentato il passo, mentre la Porsche Proton #99 dopo una bella lotta con la #5 chiude 10a con problemi ai freni, davanti alle due Peugeot che non hanno avuto problemi visibili, ma neanche hanno mai inciso. WEC 8 ore Bahrain
LMP2: WRT maestosa con Andrade/Kubica/Delatraz
All’equipaggio della #41 WRT non serviva un’altra vittoria per il titolo, ma per Robert Kubica, Rui Andrade e Louis Delatraz è giunta ugualmente questa consacrazione.
A facilitare il lavoro di WRT sono state due enormi penalità, due stop and go di 90 secondi comminati alla #10 Vector Sport e alla #23 United, leader rispettivamente del primo e del secondo terzo di gara, per infrazione dei limiti minimi sulla pressione delle gomme. A questo si aggiunge un’altra penalità da 90 secondi per la United Autosports #22, e i problemi elettrici intermittenti per la #34 INter Europol, unici rivali rimasti in classifica (con chance minime), e nel finale anche la sosta lunga della WRT #31, la squadra sorella era infatti passata al comando dopo la penalità dlla United #23.
Dietro alle due WRT, che conquistano l’ultima doppietta prima di passare in Hypercar come squadra ufficiale BMW, troviamo la #28 JOTA di Heinemeier-Hannson, Fittipladi e Rasmussen, e poi le Prema #9 e #63, in una prova che ha visto sopratutto la #9 di Viscaal/UGran/Correa a lungo vicinissimo alla prima posizione, per poi calare.
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GTE: Le Iron Dames conquistano l’ultima corsa della classe
L’hanno cercata a lungo, e finalmente, nel gran finale della classe GTE, è arrivata: le Iron Dames hanno finalmente vinto una gara del WEC, con gran merito.
Le condizioni della corsa, praticamente senza neutralizzazioni, hanno certamente favorito Sarah Bovy, Michelle Gatting e Rahel Frey, ma il trio ci ha messo molto del suo, e anche la squadra è stata perfetta, portando alla prima vittoria di un equipaggio interamente femminile nel WEC.
La Porsche #85 ha gestito bene la gara con Bovy e Frey, e nell’ora finale Gatting è stata efficace nel difendersi da Caspar Stevenson sulla Aston #777 D’Station (Fujii/Talbot), riuscendo anche a controbattere e a gaudagnare terreno proprio quando la Vantage era a un secondo di margine.
A dirla tutta gran parte della gara è stata guidata dalla Porsche #60 Iron Lynx, con Matteo Cressoni e Alessio Picariello al volante. Malgrado un vantaggio di quasi un giro dopo 5 ore, tutti gli appassionati si erano accorti della mancanza del pilota Bronze, il co-proprietario del team Claudio Schiavoni, a causa della febbre. Mancando il pilota amatore, la squadra sarebbe stata squalificata, e per questo motivo con 2 ore e 20 minuti alla fine Picariello ha parcheggiato nel box la 911, ritirandola.
Chiude sul podio un’altra grande protagonista dell’era GTE, la Aston #98 ProDrive Heart of Racing di James/Mancinelli/Riberas, davanti alla Ferrari #54 AF Corse di Flohr/Castellacci/Rigon, alla #57 Kessel Racing, alla #77 Dempsey-Proton, con Christian Ried che chiude la sua carriera nel WEC dopo 85 gare, e infine con la Corvette #33 di Catsburg/Keating/Varrone in 7a posizione. Il trio Corvette però aveva già vinto il titolo a Monza, e qui non ha avuto abbastanza passo per lottare.
Classifica WEC 8 ore Bahrain 2023
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Copertina e immagini del corpo dell’articolo: Photo Copyright 2023 FIA WEC / FocusPackMedia