La 6 ore di Spa del 2020 cambia data e evita il conflitto tra WEC e Formula E, mentre si cerca la possibile convergenza tra Dpi e Hypercar
Spa rinnova il contratto WEC per quattro anni e sposta la data ad aprile
La 6 ore di Spa, l’evento più importante del WEC dopo la 24 ore di Le Mans, continuerà a far parte del calendario per altre quattro stagioni oltre a quella 2019/20. L’ACO e il circuito belga hanno infatti rinnovato il contratto, che include anche la 4 ore di Spa ELMS di settembre.. La data della gara WEC però sarà spostata almeno per la stagione 2019/20 al termine di aprile, precisamente sabato 25 aprile 2020, per evitare il conflitto con l’ePrix di Seoul del 3 maggio. La sovrapposizione tra le due date era un grosso problema per i molti piloti che si dividono tra le due serie. Tuttavia rimangono ancora due conflitti: uno con la gara ancora non annunciata del 14 dicembre e la 8 ore del Bahrain, l’altro tra la 1000 miglia di Sebring e l’E-Prix della Cina.
Gerard Neveu, AD del WEC, si dice soddisfatto dell’accordo, anche se spera di non avere la neve che ha colpito l’evento di quest’anno.
“Fornire ai nostri concorrenti e agli appassionati l’opportunità di visitare circuiti e strutture di prima classe come Spa è per noi fondamentale e, naturalmente, esso è anche uno dei luoghi preferiti dai piloti per gareggiare, con tanta storia e passione. Abbiamo assistito ad alcune gare incredibili, anche se speriamo di non avere la neve nel 2020! WEC Spa
I DPi 2.0 convivranno con le Hypercar?
Domani si terrà la conferenza stampa annuale dell’IMSA a Road America, denominata State of the Series in riferimento al ben più importante State of the Union americano. In questo frangente sarà presentato il calendario IMSA 2020.
L’argomento scottante è però il dibattito attorno alla seconda generazione della classe DPi, che dovrebbe iniziare a scendere in pista nella stagione 2022. I più recenti rumour indicano che assieme alla nuova generazione di telai derivati dalle LMP2, ci sarà anche un sistema ibrido spec da 400 volt e 70-90 kW (90-120 cv), da accoppiare ai motori delle case costruttrici. Il sistema ibrido dovrebbe costare circa 100000$, e vi sarà una gara per l’unico costruttore.
Questa soluzione che ha avuto il placet di Ford permette all’IMSA di evolvere la sua classe di gran successo, ma allo stesso tempo la sua somiglianza con le regole ACO Hypercar, almeno in termini di potenza e velocità sul giro, rendono possibile un avvicinamento tra le serie. Un comitato composto dai presidenti del WEC e dell’IMSA Fillon e Atherton, gli amministratori delegati Neveu e Bennett e Jim France è correntemente al lavoro per permettere questa armonizzazione tra le classi
Il CEO WEC Gerard Neveu, a tal proposito, intervistato da Sportscar365, ha riferito:
Tutti i nostri vertici hanno chiesto ai reparti tecnici di ACO e IMSA di lavorare e indagare seriamente su come possiamo essere sicuri di avere la possibilità di correre insieme con DPi 2.0 e Hypercar. Per fare questo, dobbiamo condividere in anticipo tutte le informazioni riguardanti l’evoluzione dei rispettivi regolamenti tecnici. Non diciamo che sarà facile o sicuro al 100% perché devono dimostrare che questo è possibile. Ma chiaramente da entrambe le parti, l’istruzione è: “Lavorateci sopra e cercate di farlo accadere”.
Parlando della possibilità di poter avere gare miste già nel 2022, ha detto che questo è effettivamente il piano, per poi aggiungere:
“Se [le due organizzazioni] lavorano insieme, è meglio che se lavorano da sole e poi cercano di riunirsi. Devono lavorare insieme e condividere tutte le informazioni di cui dispongono [per raggiungere livelli di performance simili]. “Condividiamo la stessa passione e gli stessi interessi per le sportscar. “Se si dice Le Mans, Sebring, Daytona….. Questi sono le gare importanti. Chiaramente è nostra responsabilità cercare di gestirle”.