F1 ed eSport è un agormento ultimamente molto chiacchierato, sia per l’arrivo del primo campionato nel mondo della F1, sia perchè il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) ha riconosciuto gli eSport come sport a tutti gli effetti, con i giocatori che saranno dei veri e propri atleti.
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Negli “Asian Games 2022” gli eSport saranno una disciplina ufficiale e, nel 2024, alle Olimpiadi di Parigi, gli organizzatori hanno dichiarato l’intenzione di voler anche gli eSport. eSport che quindi sono uno sport in continua crescita ed evoluzione.
In Italia se ne parla da poco, ma all’estero sono molto più conosciuti, con un mercato che fattura quasi mezzo miliardo di dollari, un pubblico di circa 320 milioni di appassionati e tanti sponsor pronti a sfruttare anche queste competizioni.
Dopo questa premessa, torniamo al nostro argomento principale, la F1 eSport.
Con l’ultimo GP di Abu Dhabi, che ha chiuso la stagione (reale) 2017 di Formula 1, ci sono state anche le finali della F1 eSport Series, dove i migliori 20 videogiocatori si sono sfidati per il titolo eSport della F1. A trionfare è stato il diciottenne britannico Brendon Leigh, superando all’ultimo giro Fabrizio Donoso.
Ci sono state diverse gare per accedere a questa finale, con un organizzazione non sempre impeccabile (ad esempio la gaffe dove le vetture avevano le prestazioni reali e non pari, cosa che ha dato un malus a chi aveva ad esempio la Sauber ed un bonus a chi aveva la Mercedes), ma nel complesso, essendo la prima volta, possiamo sorvolare su questi errori da parte degli organizzatori. Rimangono alte le aspettative per l’organizzazione della prossima edizione, quando sicuramente ci saranno anche sponsor che investiranno su questi F1 eSport e ci sarà al suo seguito un pubblico maggiore.
A proposito proprio di eSport e F1, notizia di pochi giorni fa, Fernando Alonso ha creato il suo team spagnolo di eSport, l”FA Racing G2 Logitech G“, un team di piloti virtuali.
Welcome to the future.
Welcome to FA RACING-G2 esports team. #LogitechG #esports #team pic.twitter.com/Gg7dPZ5XSK— Fernando Alonso (@alo_oficial) 23 novembre 2017
Un settore quindi in continua evoluzione, che trova in Alonso e il suo team una figura importante.
Anche la McLaren crede in questo nuovo sport, assumendo un videogiocatore per il simulatore ufficiale.
Dopo aver lanciato un contest, con più di 30.000 partecipanti, ha trovato nel “gamer” Rudy van Buren (gamer ed ex pilota di kart, con un vittoria nel campionato nazionale prima del suo ritiro dovuto alla mancanza, purtroppo, di risorse finanziarie a 16 anni) il vincitore di un contratto vero e proprio. Rudy però non si limiterà al simulatore, contribuirà anche allo sviluppo della monoposto 2018 con i collaudatori di pista.
Ladies and gentlemen, meet our World’s Fastest Gamer WINNER and new #F1 sim driver: https://t.co/taeNBhnJyr ?? pic.twitter.com/w6AQxO8dlo
— McLaren (@McLarenF1) 21 novembre 2017
Quindi, come già detto, ci troviamo davanti al futuro, con gli eSport che sono una grossa opportunità per tanti giovani, ma la domanda principale è:
“Questo eSport andrà a cambiare qualcosa nel mondo della F1 reale?”
Sinceramente no, sicuramente ci sarà un evoluzione, la tecnologia va avanti e ci potrà essere un campionato eSport più grande nella F1, ma sicuramente la F1 virtuale non potrà mai sostituire la Formula 1 reale (quella su pista).
Insomma, che piaccia o meno, sara questo il futuro, ma allo stesso tempo, se proprio non vi piace questa F1 virtuale, potete sempre guardare la nostra amata Formula 1 su pista, che non manca e non mancherà mai.