L’analisi del passo gara del GP del Bahrain evidenzia il solito Hamilton, padrone incontrastato di questa F1, e del ritorno della Ferrari nelle retrovie
Lewis Hamilton vince anche il Gran Premio sul circuito del Sakhir, davanti alle Red Bull di Max Verstappen (+1.254) e di Alexander Albon (+8.005). La Ferrari torna alle prestazioni deludenti che hanno caratterizzato questa stagione, con Leclerc 10° e Vettel 13° e fuori dai punti. Sfortuna per Perez che vede sfumare il podio a poche tornate dalla conclusione a causa di un guasto sulla sua Power Unit.
Si spengono i semafori e dopo pochi metri è bandiera rossa: Romain Grosjean, dopo un contatto con Kvyat, sbatte violentemente contro il guardrail e la sua monoposto prende fuoco, spezzandosi in due. Il pilota francese riesce a salvarsi, con l’halo che ha evitato una fine ben peggiore. Dopo il terribile incidente, ripartenza condizionata da un altro crash: Kvyat colpisce Stroll, con la sua Racing Point che si cappotta. Safety car fino al giro 8, e la gara ha finalmente inizio. Da qui parte la nostra analisi di passo di questo GP del Bahrain.
1° stint: Hamilton “controlla” Verstappen. Ferrari in palese difficoltà
Con Bottas in fondo al gruppo per il pit anticipato, a causa di una foratura rilevata dai box, la lotta per la vittoria è una questione tra Hamilton e Verstappen. A parità di mescola (media per entrambi), è Lewis il più veloce, sul passo dell’1:34 e mezzo, circa mezzo secondo meglio dell’olandese. Dietro i primi due, è Sergio Perez a fare la differenza, girando sull’1:35 e mezzo, seguito da Albon a tre decimi di media più lento. Poi le McLaren, con Norris sull’1:36.500 e Sainz, su soft, che gestisce bene il degrado e tiene il ritmo del compagno di squadra.
Meno performanti le Renault che, entrambe sul pneumatico a banda gialla, con un passo sull’1:36 alto – 1:37 anticipano la prima sosta rispetto agli altri. Gasly, che smarca subito il cambio mescola durante la bandiera rossa, gestisce il ritmo sulle hard sull’1:37 basso e si mantiene sulle prestazioni di Ricciardo e Ocon.
Si confermano, invece, le difficoltà viste in questo weekend per le Ferrari, con Leclerc sul piede dell’1:37 e mezzo su gomma media, seguito da vicino da Kvyat su soft. Più staccato Vettel su gomma dura, che con un andamento medio sull’1:38 basso, fatica a risalire la classifica. L’altra Mercedes di Bottas, nel traffico e costretta a una gara difficile, gira sull’1:37 basso sulla hard.
2° stint: Hamilton e Verstappen su mescole diverse, ma la musica non cambia
Hamilton decide di montare nuovamente la gomma media, Verstappen rientra su gomma dura. Il britannico sembra gestire anziché creare un gap da Super Max e il loro ritmo si mantiene sull’1:34 basso. L’Alpha Tauri di Gasly è terza dopo la girandola dei pit a 8 secondi dalla Red Bull di Verstappen e il passo del francese è sull’1:35 basso. Dietro di lui, però, arrivano Perez (su hard) e Albon (su media) che girano sull’1:34.800 – 1:35. Anche le McLaren affrontano la parte centrale della gara sulla gomma gialla e il loro passo e sull’1:35 basso.
Charles Leclerc rientra al giro 24 per indossare le gomme più dure. Il suo ritmo, però, resta lento e, sul piede dell’1:36.000, gira meglio solamente delle due Renault, di Kvyat (sullo stesso compound), e di Sebastian Vettel su mescola media. Bottas, risalito in sesta posizione dopo le soste, percorre la sua fase migliore di GP con un ritmo medio sull’1:34 e mezzo.
3° stint: Verstappen prova la carta della terza sosta, ma regala la vittoria a Hamilton
I due contendenti alla vittoria si marcano a 4 secondi circa di distacco e il loro ritmo su gomma dura è sull’1:33 basso. Al giro 47, la Red Bull prova a sparigliare le carte in tavola richiamando nuovamente l’olandese per terzo pit. Nonostante il giro veloce segnato (1:32.014), Hamilton non si ferma e gestisce il vantaggio.
Sul podio ci sarebbe Perez che, a quasi 23 secondi di distacco dalla 33 di Verstappen a 3 giri dal traguardo, è costretto al ritiro per il cedimento della sua Power Unit. Sale così sul podio Alexander Albon, con il suo ultimo stint sull’1:34 basso. Seguono le due McLaren di Norris e Sainz sullo stesso ritmo. Ottimo Pierre Gasly che agguanta la sesta piazza, decidendo di effettuare una sosta in meno della concorrenza.
Settima piazza per Ricciardo che su hard mantiene il ritmo dell’1:34 basso e tiene dietro di lui Bottas e Ocon. Chiude la top ten Leclerc, che acciuffa un punto in questa gara difficile, a 11 secondi di distacco dalla Renault del francese al momento della Safety car che ha terminato la corsa. Fuori dai punti Kvyat e Vettel, che su gomma bianca non riescono a scendere sotto l’1:35 di media in quest’ultimo stint.
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