È la MCL35 la vettura della McLaren per difendere nel mondiale di Formula 1 2020 il quarto posto dello scorso anno. Una vettura che già nella presentazione mostra aspetti degni di nota.

Con la grande annata dello scorso anno, culminata nel quarto posto costruttori ai danni della stessa Renault, il team McLaren si candida come uno dei protagonisti del mondiale di Formula 1 2020. Già dalle prime immagini della vettura, si nota come i tecnici di Woking abbiano portato all’estremo alcune soluzioni tecniche. McLaren mcl35
All-in sull’ala anteriore
Il primo aspetto da analizzare è l’ala anteriore. Dopo aver modificato gradualmente durante la stagione il concetto dell’ala anteriore, McLaren ha deciso di puntare tutto sull’outwash. Questa soluzione ha come funzione quella di indirizzare i flussi d’aria all’esterno e non al di sopra della vettura per allontanare le turbolenze generate dalla rotazione degli pneumatici. Al di sotto del profilo principale, compaiono due deviatori di flusso, per indirizzare i flussi al di sotto della vettura.
Come sperimentato lo scorso anno dalla Ferrari, l’ala outwash a differenza di quella tradizionale ha un decremento di carico aerodinamico. Per correggere questo problema, Ferrari aveva ripreso e riproposto sulla SF1000 le cosiddette zanne ai lati del musetto. Stessa soluzione utilizzata dalla Red Bull sulla RB16 e anche dalla McLaren sulla MCL35.
Il musetto inoltre è più ristretto e, al di sotto delle zanne, presenta ben tre aperture laterali, i cosiddetti soffiaggi, per migliorare il flusso che viene deviato verso i badgeboards laterali.
Corpo vettura molto elaborato
Il lavoro in McLaren si è concentrato inoltre sul corpo vettura, dove vengono elaborati i flussi che investiranno l’ala posteriore e il fondo. Con le regole stringenti sull’ala anteriore, questa parte della vettura diventa determinante. Oltre al concetto della carenatura degli specchietti con il ricavo di un soffiaggio, McLaren ha scavato ulteriormente la parte delle pance per inserire una serie di badgeboards e turning vanes.
In particolare è comparso il profilo a boomerang, introdotto dalla Mercedes e ripreso anche dalla Ferrari. Dalla foto si vede inoltre come particolare attenzione sia stata rivolta alle piccole appendici per generare i vortici ed allontanare le turbolenze degli pneumatici. Questo flusso viene poi elaborato dal fondo e attraverso i soffiaggi crea la minigonna pneumatica sigillandolo.