In Formula 1 non c’è posto per la discriminazione: Nelson Piquet paga caro gli insulti omofobi e razzisti contro Lewis Hamilton.
Il caso Lewis Hamilton contro Nelson Piquet si è concluso. Un tribunale brasiliano ha condannato l’ex pilota brasiliano per i suoi insulti omofobi e razzisti contro il sette volte campione del mondo. Giustizia è stata quindi fatta.
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L’ex alfiere della Williams era stato citato in giudizio per i commenti che aveva rivolto al britannico nel novembre 2021. In quell’occasione, Piquet era ospite nell’emittente brasiliana Enerto. Parlando dell’incidente a Silverstone tra Hamilton e Max Verstappen aveva usato più volte un epiteto razzista riferendosi al pilota Mercedes.
In un’intervista separata, Piquet aveva invece parlato del Mondiale di F1 2016, quando Nico Rosberg aveva soffiato il titolo al suo compagno di squadra, Lewis Hamilton. Anche quella volta, il tre volte campione del mondo si era macchiato di infamia, pronunciando non solo epiteti razzisti ma anche omofobi contro il pilota britannico.
A nulla sono servite le scuse di Nelson Piquet, poiché Hamilton ha duramente condannato le sue parole. Ieri, finalmente, è arrivata la sentenza definitiva sul caso.
La condanna e la multa (salatissima)
Secondo quanto riferisce Reuters, Piquet è stato condannato in primo grado a pagare un risarcimento di 5 milioni di reais (che corrispondono a quasi 900mila euro) per razzismo e omofobia). Il 20° Tribunale civile di Brasilia ha emesso la sentenza.
Nel pronunciarla, il giudice Pedro Matos de Arruda ha affermato che l’importo del risarcimento è stato dichiarato non solo “in funzione riparatoria della responsabilità civile, ma anche (e forse soprattutto) in funzione punitiva.“ Una condanna che arriva, prosegue, “affinché, come società, un giorno potremo essere liberi dagli atti perniciosi quali sono il razzismo e l’omofobia”.
I commenti razzisti ed omofobi erano emersi online lo scorso anno. La Formula 1 aveva vietato a Nelson Piquet l’accesso al paddock a tempo indeterminato.
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