Arriva il divieto di indossare mascherine del marchio U-Mask: Ferrari costretta a ritirarle, ma per Imola è già pronto il nuovo fornitore.

Il Ministero della Salute aveva già fatto circolare il divieto di produzione e vendita delle U-Mask, mascherine considerate non sicure contro il Covid-19. Scuderia Ferrari ha deciso di non utilizzarle più e da Imola indosserà quelle di un nuovo fornitore: “abbiamo sempre agito in sicurezza“.
In Bahrain, primo GP dell’anno, la Scuderia Ferrari ha utilizzato U-Mask, nonostante in Italia fosse già attivo il divieto. Tutto il processo è nato da una campagna di «Striscia la Notizia» contro queste mascherine. I test di verifica hanno dimostrato gli scarsi risultati nel filtraggio. L’azienda ha annunciato che farà ricorso; il prodotto, infatti, non compare più nella banca dei dati dei dispositivi medici.
Le spiegazioni della Scuderia Ferrari
Ferrari ha spiegato che si è sempre attenuta alle normative in materia di sicurezza. A seguito del divieto di commercializzazione e immissione sul mercato del prodotto a Maranello hanno voluto vederci chiaro. Infatti, in base all’ordinanza del ministero della Salute aveva 5 giorni di tempo per adeguarsi alla nuova prescrizione.
Quindi poteva ancora usare le U-Mask, molto di moda in tutto il paddock, durante la corsa in Bahrain. In altri Paesi sono considerate ancora legali e alcune squadre le vendono addirittura come merchandising con il logo del team, fra queste la McLaren. Sostituirle nel primo week end di gara sarebbe stato, in effetti, molto difficile: ogni componente della squadra Ferrari, dai meccanici al team principal Mattia Binotto, ne usa due al giorno. Il team al lavoro in Bahrain era composto da 90 persone. Fate un po’ voi i conti.
Leggi anche: F1 | Piero Ferrari a proposito della famiglia Sainz: “Affascinato dalla loro storia nell’automobilismo”