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F1 | ESCLUSIVA – Jarno Trulli sul 2023: “Favoriti? Sicuramente Red Bull. In Ferrari nessuna gerarchia”

A pochi giorni dall’inizio della nuova stagione di F1 abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con Jarno Trulli riguardo il 2023: tra pronostici, favoriti e…Leclerc.

La nuova stagione è ormai alle porte. Ancora pochi giorni e le squadre torneranno in pista per le prime prove libere del 2023. Le incognite e i dubbi sul nuovo anno sono tanti soprattutto dopo quanto visto nei test. Red Bull è sembrata essere la scuderia più in forma nonostante i dubbi sul programma di lavoro della Ferrari che potrebbe aver nascosto quello che è il vero valore della macchina. Dalla sorpresa Aston Martin a una Mercedes ancora una volta difficile da decifrare, le certezze a pochi giorni dal via sono davvero poco. A tal proposito abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con Jarno Trulli per chiedergli alcune opinioni riguardo la stagione 2023 di F1: tra favoriti, pronostici e…Leclerc

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A ridosso dell’inizio della stagione 2023 di F1 abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Jarno Trulli: tra favoriti, pronostici e Leclerc – Foto: @XPB

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Trulli è stato un pilota di Formula 1 dal 1997 al 2011, quattordici anni durante i quali ha dimostrato di essere uno dei più grandi talenti italiani della sua generazione. Da molti addetti ai lavori è considerato uno dei migliori piloti in qualifica viste anche le quattro pole position conquistate in carriera con monoposto non sempre di primo livello. Il pilota abruzzese viene però ricordato per lo splendido successo al Gran Premio di Montecarlo del 2004 quando, partendo dalla prima casella, riuscì a conquistare la vittoria davanti a Button e Barrichello.

Parlando della stagione 2023 ormai alle porte, quali crede che siano le scuderie favorite? Sarà ancora corsa a due, anche se lo scorso anno si è trasformato poi in un assolo Red Bull, o potrebbero esserci degli outsider?

J.T.: Penso che alla fine la situazione sarà molto simile allo scorso anno. I team che hanno fatto bene nel 2022 partiranno davanti anche nel 2023 visto che il regolamento è rimasto pressoché lo stesso. Rimane comunque difficile fare previsioni senza vedere le nuove monoposto in pista. Basta vedere quella che è stata l’ultima stagione della Ferrari. A inizio anno sembravano avere una vettura dominante mentre poi, con il passare delle gare, si è vista una situazione molto diversa. Dovendo fare dei nomi direi che Red Bull sarà sicuramente molto competitiva così come Ferrari che dovrà dimostrare di aver risolto i problemi dello scorso anno. Mi aspetto anche che Mercedes prosegua quanto di buono ha fatto vedere sul finire del 2022 visto che credo abbiano imparato dagli errori commessi. Per quanto riguarda il resto della griglia penso che ci saranno alcuni team che lotteranno a centro gruppo. Tra questi vedo più avanti Alpine, McLaren, AlphaTauri e Alfa Romeo.

La situazione alla fine è sempre più o meno la stessa. Ci sono due o tre squadre che lottano per le vittorie, altri che si giocano dei podi e infine quelli che lottano per i punti”.

Per quanto riguarda i piloti? Quali crede siano i favoriti?

J.T.: “Le considerazioni sui piloti sono più o meno le stesse fatte per le scuderie. Molto dipende da quelle che saranno le prestazioni delle monoposto. Sicuramente in Red Bull punteranno tutto su Verstappen. Mercedes ha due piloti molto forti così come Ferrari”.

Restando su Ferrari, crede che i piloti della Rossa partiranno alla pari o con delle gerarchie già dall’inizio?

J.T.: “Ferrari può contare su una coppia piloti molto forte. Leclerc sono anni che dimostra di essere molto talentuoso e di avere tanta velocità. Sainz ha fatto bene in questi primi due anni con la Rossa. Penso che partiranno entrambi alla pari e poi in base a come si evolverà la stagione verranno fate le dovute scelte”.

 Crede che piloti come Hamilton o Alonso, che fanno parte di quella che può essere definita la ‘vecchia generazione’, possano ancora essere in grado di lottare per il titolo con una macchina all’altezza?

J.T.: Hamilton penso sia ancora un pilota di livello altissimo e lo ha dimostrato anche lo scorso anno nonostante le difficoltà iniziali. Nel 2022 ha dovuto anche fare i conti con un Russell che, visto che si trattava del suo primo anno in Mercedes, non ha sofferto troppo una vettura non competitiva come le precedenti. Per quanto riguarda Alonso molto dipenderà dalla monoposto che Aston Martin porterà in pista. Si tratta di una squadra che negli ultimi anni ha investito molto e potrebbe diventare uno degli outsider. Va anche detto che Fernando ha qualche anno in più di Hamilton e alla lunga l’età potrebbe diventare un fattore. La Formula 1 si sta trasformando sempre di più in uno sport in cui il fisico ricopre un ruolo molto importante”.

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Jarno Trulli insieme a Fernando Alonso – Foto: motorionline

 Tornando a Red Bull, crede che le ore di galleria del vento ridotte potranno influire in maniera decisiva sulle prestazioni in pista o gli effetti della penalità saranno marginali?

J.T.: “Sicuramente le ore di galleria del vento ridotte influiranno. Prevedere in che misura ciò impatterà sulla prestazione e sulla competitività della vettura è impossibile. L’aver sforato il budget potrebbe essere stato un vantaggio l’anno scorso e potrebbe rivelarsi uno svantaggio più o meno importante nel 2023”.


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 Per concludere vorrei proporle una considerazione. Lei da molti è stato, e lo è tuttora, considerato uno dei migliori piloti in qualifica. Si rivede per certi versi in Leclerc visto che il monegasco ha da sempre dimostrato più feeling con le pole position che con le vittorie?

J.T.: “Quella della qualifica è sempre una situazione particolare. Molto dipende dalla macchina. Nella mia carriera non ho mai guidato monoposto che mi potessero permettere di lottare per il campionato ma, nonostante ciò, riuscivo sempre a fare molto bene in qualifica.

Leclerc ha da sempre dimostrato di essere molto forte sia in qualifica che in gara. Quando ha avuto una monoposto all’altezza ha sempre lottato per le prime posizioni anche se poi in alcune situazioni è stato “abbandonato” dal team o dalla macchina”.

A tal proposito, quanto conta il pilota in qualifica?

J.T.: “Dare delle percentuali è sempre impossibile. Personalmente penso che l’ago della bilancia sia leggermente più spostato verso la macchina. Un pilota, per quanto forte, senza una monoposto veloce non riesce a lottare per le prime file”.

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